Filosofo austriaco (Vienna 1880 - ivi 1975), prof. all'univ. di Vienna (dal 1924); ha lavorato alla teoria della conoscenza, particolarmente secondo i principî del neopositivismo del Circolo di Vienna, [...] di cui è stato anche uno storico (Der Wiener Kreis. Der Ursprung des Neopositivismus, 1950). Tra i suoi scritti: Weltbegriff und Erkenntnisbegriff (1912), Die Grundformen der wissenschaftlichen Methoden ...
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In filosofia, tendenza a ricondurre alla psicologia, e quindi all’attività psichica soggettiva dell’uomo, la teoria della conoscenza, i concetti matematici, l’etica, l’estetica e le stesse dottrine politiche. [...] Rientrano nello p. così definito le concezioni sostenute, nella prima metà del 19° sec., da G.F. Fries e F.E. Beneke, secondo cui la ricerca filosofica consisterebbe propriamente nell’introspezione e nell’indagine ...
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fenomenismo
fenomenismo [Der. di fenomeno] [FAF] Concezione filosofico-scientifica che afferma che la scienza ci offre solo la conoscenza di fenomeni, ossia di elementi o eventi che appaiono, ma che [...] potrebbero non corrispondere alla realtà in sé: v. epistemologia: II 437 e ...
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Filosofia
Nella filosofia scolastica, l’attribuzione di una realtà oggettiva ai concetti universali. Nella filosofia moderna, ogni dottrina che consideri l’oggetto della conoscenza come esistente in sé, [...] . Montague, R.B. Perry, E.B. Holt, T.P. Nunn, S. Alexander: esso identificava il dato sensoriale oggetto diretto della conoscenza con le stesse cose e qualità reali. A questa conclusione si opporranno successivamente gli esponenti del r. critico (A.O ...
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Filosofo della scienza (Vienna 1902 - Croydon 1994). Tra i maggiori filosofi della scienza del sec. 20º, ha esercitato grande influenza per la sua concezione fallibilistica della conoscenza e del metodo [...] da quelle delle scienze naturali e non soggette a falsificazione. Sul piano della filosofia politica, la concezione fallibilistica della conoscenza ha condotto P. a una critica del totalitarismo (che avrebbe le sue radici in Platone, Hegel e Marx) a ...
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Scienza indiana. La scienza nella cultura indiana
Frits Staal
La scienza nella cultura indiana
Il concetto di scienza e la classificazione delle scienze
Per designare le conoscenze sistematiche indiane [...] trad. it., pp. 73-74)
I punti di forza e di debolezza di questo brano sono evidenti per chiunque abbia una certa conoscenza di una qualsiasi scienza. Non è il caso di dilungarsi sulla spiegazione del concetto di 'ente'; questo punto di vista, come è ...
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Traslitterazione del greco δόξα; significa in genere «opinione, credenza».
Nella gnoseologia greca classica, il termine è usato per designare quella forma di conoscenza che, basandosi sull’opinione soggettiva, [...] che a sottolineare scetticamente il carattere relativistico del conoscere, per suggerire dialetticamente l’esistenza di quella vera conoscenza (ἐπιστήμη) che costituisce il fondamento delle varie dòxai: In questo significato positivo e dialettico, la ...
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Filosofo (Brieg 1836 - Breslavia 1913). Fu prof. di filosofia a Greifswald dal 1873 al 1910. Interessato all'epistemologia e alla teoria della conoscenza, elaborò una teoria della conoscenza, egualmente [...] lontana dalle posizioni del realismo, dell'idealismo e del positivismo. Nozione fondamentale di tale teoria è quella d'immanenza alla coscienza (da cui la denominazione di filosofia dell'immanenza), per ...
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Filosofia
Nella logica kantiana, giudizio a. è quello nel quale il concetto del predicato è implicitamente contenuto nel concetto del soggetto, e in cui quindi basta analizzare il soggetto per ricavarne [...] non contraddizione, è a priori, cioè vero necessariamente e universalmente, ma è infruttuoso, perché non estende la conoscenza, ma la chiarisce soltanto. linguistica Si dicono a. le lingue che per esprimere rapporti sintattici ricorrono di preferenza ...
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epochè In filosofia, l’atto di ‘sospensione dell’assenso’, considerato dagli antichi scettici come necessario data l’assoluta incertezza di ogni conoscenza concernente la realtà esterna.
Nel pensiero di [...] E. Husserl, l’e., o ‘riduzione’ fenomenologica, è l’atto con cui ‘si pone tra parentesi’ il mondo, si sospende cioè il giudizio d’esistenza delle cose, il quale obbedisce alla preoccupazione di servirsi ...
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conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...