Pittore, architetto, scienziato (Vinci, Firenze, 15 aprile 1452 - castello di Cloux, od. Clos-Lucé presso Amboise, 2 maggio 1519). Ha personificato il genio rinascimentale che rivoluzionò sia le arti figurative [...] di L. derivano e si ricollegano a quelle della dinamica greca, anche se, attraverso gli scritti di Alberto di Sassonia, L. è a conoscenza delle teorie di G. Buridano e Nicola d'Oresme e di quelle della scuola inglese di Oxford. Compaiono in L. alcune ...
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Poeta e critico statunitense (Saint Louis, Missouri, 1888 - Londra 1965), naturalizzatosi cittadino britannico nel 1927. Nacque da famiglia di tradizione unitariana. Dal 1906 al 1910 studiò filosofia alla [...] metodo mitico, messo a punto nel saggio (1923) sull'Ulysses di J. Joyce, propone la necessità di collocare la conoscenza frammentaria del secolo a specchio di una tradizione che la illumini e le dia coerenza, facendo vieppiù risaltare lo stridore ...
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Uno dei maggiori rappresentanti dell'Illuminismo francese (Langres 1713 - Parigi 1784). Figlio di un artigiano, fece i primi studî in un collegio gesuitico e fu per breve tempo avviato allo stato ecclesiastico; [...] letteraria di D. si svolse dopo la seconda crisi dell'Encyclopédie, senza che il grande pubblico ne venisse a conoscenza. Circolarono tra pochi lettori sia La religieuse (1760), sia i resoconti critici delle esposizioni di pittura, i nove Salons ...
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Filosofo e logico britannico (Trelleck, Galles, 1872 - Pernhyndeudraeth 1970). Tentò di risolvere i paradossi da lui stesso individuati nei progetti di fondazione logica dell'aritmetica, ed elaborò - risentendo [...] di per sé. Nel periodo tra il 1918 e il 1925 R. svolse una serie di ricerche sul problema della conoscenza e sulla filosofia del linguaggio, delineando le tesi principali dell'atomismo logico (Philosophical essays, 1910; The problems of philosophy ...
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(lat. Æenēis -eĭdos) Poema epico di Virgilio, in 12 libri, intorno a cui il poeta lavorò per gli ultimi dieci anni della sua vita (29-19 a.C.), senza peraltro giungere a dargli l'ultima mano. Vi sono [...] (1190 ca.) di Enrico di Veldeke, traduzione del precedente. Durante l'Umanesimo e il Rinascimento, con l'ampliarsi della conoscenza del latino, si ebbero le prime traduzioni vere e proprie, da quella di Ciampolo di Meo degli Ugurgieri (14° sec ...
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Poeta latino (Bilbili, Spagna Tarraconense, 39 o 40 d. C. - ivi 104 d. C. circa). Ricevuta la prima istruzione in Spagna, venne nel 64 a Roma, sperando appoggio nelle potenti famiglie iberiche, come quella [...] degli epigrammi fu scoperto nella biblioteca di Montecassino da Boccaccio (1362-63); e di lì derivò probabilmente a Petrarca la conoscenza dell'opera di Marziale. L'editio princeps è del 1470; l'edizione commentata che ne dette Domizio Calderini nel ...
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Poeta tedesco (Wesselburen, Dithmarschen, 1813 - Vienna 1863). Una delle maggiori personalità della storia letteraria tedesca in ambito teatrale, la sua vasta opera è dominata da una visione tragica del [...] e mal conciliati con la tragica visione del mondo sino in ultimo non smentita. H. lasciò incompiuto il dramma Demetrius (postumo, 1864) e, a partire dal 1836, scrisse Tagebücher, di alto interesse per la conoscenza dell'uomo e del poeta. ...
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SINGER, Isaac Bashevis
Marino Freschi
Romanziere, critico letterario, giornalista yiddish, nato a Leoncin, in Polonia, il 14 luglio 1904, da una famiglia di rabbini ortodossi. Educato secondo la rigorosa [...] indifesa è capace di superare l'oscuramento spirituale dell'età contemporanea. Tale lode della semplicità si fonda su una conoscenza consumata del mondo moderno anche nelle sue radici storiche, come testimonia il romanzo The slave (1962), in yiddish ...
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CARDUCCI, Giosue
Mario Scotti
Nacque a Valdicastello, frazione di Pietrasanta nella Versilia lucchese, primogenito del dottor Michele e di Ildegonda Celli, il 27 luglio 1835 alle undici di sera. Gli [...] Giuseppe Millanta, cui avrebbe alluso senza simpatia nelle Rimembranze di scuola. Pure da questo insegnamento gli derivò la buona conoscenza del latino: a dieci anni traduceva ad apertura di libro le Metamorfosi e sapeva scandirne i versi. Più che ...
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Tradizioni ecclesiastiche, culto e teologie russe
Il Constantinus Orthodoxus in Russia nei secoli X-XV e la ricezione del Constitutum
Alessandro Maria Bruni
Questo contributo presenta la storia del [...] Eusebio di Nicomedia, come sostenuto dagli storici contemporanei e da Eusebio di Cesarea. Egli non pare essere tuttavia a conoscenza del fatto che il vescovo di Nicomedia fosse ariano: su questo punto nulla è proferito. La condanna del metropolita ...
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conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...