ī Scienziato persiano (Khuwārizm 973 - Ghazna 1048), il più grande del Medioevo musulmano. Scrisse tutte le maggiori sue opere in arabo e coltivò la matematica, l'astronomia teorica e pratica, la fisica, [...] ), ricco di preziose notizie storiche e culturali, e un'opera d'insieme sull'India e la sua civiltà (Kitāb al-Hind), composta da al-B. di prima mano, con diretta conoscenza del sanscrito e profondo interesse scientifico per una cultura straniera. ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. I Principia di Newton nel Settecento
Niccolò Guicciardini
I Principia di Newton nel Settecento
Nel 1687 furono pubblicati a Londra i Principia di Newton. Quest'opera è oggi [...] calcolo. Da parte leibniziana si sosteneva che nei Principia Newton non aveva fatto uso del calcolo, anzi la sua non conoscenza di esso sarebbe stata dimostrata da una serie di errori. In particolare, Johann I Bernoulli (1667-1748) accusò Newton di ...
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Economista e statistico (n. Lichfield, Staffordshire, 1648 - m. 1712), il più notevole del piccolo gruppo di scrittori inglesi che posero nel 17º sec. le basi dell'indagine statistica. Le sue Natural and [...] 1802, e ne pubblicò un'edizione completa nel 1810), rappresentano, per l'epoca, un contributo considerevole alla conoscenza della popolazione e contengono anche osservazioni originali sul funzionamento del mercato e su argomenti finanziarî e monetarî ...
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GEYMONAT, Ludovico
Livio Sichirollo
Filosofo e matematico, nato a Torino l'11 maggio 1908; professore ordinario di storia della filosofia a Pavia dal 1952, di filosofia della scienza dal 1956 a Milano. [...] sistematiche) ai quali le scienze umane e la stessa scienza sono continuamente esposte.
Opere: Il problema della conoscenza nel positivismo, Torino 1931; Studi per un nuovo razionalismo, ivi 1945; Saggi di filosofia neorazionalistica, ivi 1953 ...
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Medioevo: la scienza siriaca. Matematica e astronomia
Henri Hugonnard-Roche
Matematica e astronomia
Le testimonianze dirette e indirette della produzione astronomico-matematica in lingua siriaca sono [...] studi. Alla corte di Cosroe II (Xusrō, 590-628), un certo Aba (Āḇā) di Kashgar è divenuto celebre per la sua conoscenza del greco, del persiano, del siriaco, dell'ebraico, così come della medicina e dell'astronomia. Il poema astrologico di Doroteo di ...
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Econometria
Luigi Pasinetti
Guido Gambetta
di Luigi Pasinetti, Guido Gambetta
Econometria
sommario: 1. Definizione. 2. I precedenti storici. 3. La nascita dell'econometria. 4. I maggiori centri econometrici. [...] delle variabili endogene, una volta assegnati certi valori alle variabili esogene. Ora, se la struttura non cambia nel tempo, la conoscenza dei valori stimati di πij sarà sufficiente a tale scopo. Ma se abbiamo motivi per aspettarci che cambi e se ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Dal greco all'arabo: trasmissione e traduzione
Roshdi Rashed
Dal greco all'arabo: trasmissione e traduzione
Gli storici delle scienze e della [...] vi sono riusciti, bensì solo i più sicuri e abbastanza abili in greco da non lasciarsi sfuggire due cose insieme, la conoscenza dei significati del libro e l'esattezza delle sue parole. Infatti, colui che si appresta a interpretare il senso di quanto ...
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Statistica applicata alle scienze sociali
Italo Scardovi
La statistica e l'immanenza della variabilità
Statistica è parola dai tanti, forse troppi, significati. Essi riflettono, nella loro varietà, [...] estraneo al problema del 'cosa' si misura. E la misura per la misura, se può talora sembrare un passo avanti nelle conoscenze, può essere, e talvolta è, la goffa mascheratura di un'assenza di idee, cui nessun mezzo automatico di calcolo può sopperire ...
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Nell’antichità classica, panno, generalmente di lino, usato sia come tovagliolo, sia come acconciatura femminile. Gli antichi agronomi chiamarono m. (perché spesso eseguite su tela) ogni rappresentazione [...] dei geni sui cromosomi umani ha impegnato i laboratori scientifici di tutto il mondo e ha portato nel 2001 alla conoscenza delle sequenze complete del DNA del genoma umano (➔ genoma). Il paragone fra le m. genetiche o m. di associazione (linkage ...
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Scienza greco-romana. Scienza e istituzioni nella Tarda Antichita
Ilsetraut Hadot
Scienza e istituzioni
La matematica
Le quattro scienze matematiche ‒ aritmetica, geometria, astronomia e musica, riunite [...] dall'astronomia e dall'aritmetica, scienze che la purificano dal suo amore per le cose sensibili e la guidano alla conoscenza delle realtà intelligibili; tuttavia, la scienza che è superiore alle scienze matematiche e che ne è il coronamento, cioè la ...
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conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...