FASOLO (Faseolo, Faseoli), Angelo
Paolo Cherubini
Nacque a Chioggia (Venezia) nel 1426 da Giovanni, notaio e procuratore della cattedrale di Chioggia, città di cui la famiglia era originaria. Non si [...] sede in diverse occasioni. Ma il pontefice lo chiamò presto a Roma, dove riteneva che la sua dottrina e la sua conoscenza del diritto si sarebbero rivelate più utili. Lasciò quindi la Dalmazia e, passando per Venezia, giunse a Roma; qui la sua ...
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FROVA, Antonio Giuseppe Nicola
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Vercelli il 13 giugno 1715 da Carlo Antonio, stimato medico, e da Anna Teresa (Vercelli, Arch. della parrocchia di S. Maria Maggiore, [...] letterarie (nn. 24 e 25 del 1750) con ampie lodi, e la Storia letteraria d'Italia di F.A. Zaccaria ne divulgò la conoscenza (II, Venezia 1751, pp. 41-47; III, ibid. 1752, p. 579). Nel IV volume della Storia letteraria (ibid. 1752, p. 318) apparve ...
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GIOVANNI da Correggio (Giovanni Mercurio da Correggio)
Simona Foà
Nacque nel 1451, se si considera attendibile l'indicazione contenuta nella Epistola Enoch di Ludovico Lazzarelli, nella quale si afferma [...] invece: "tenevasse dal vulgo fusse signor da Corezo" (Vecce, p. 16).
Sembra sia da far risalire al 1481 la conoscenza di G. con Ludovico Lazzarelli, umanista marchigiano che coltivava, fra gli altri, interessi per la letteratura ermetica e che ha ...
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GUERRIERI GONZAGA, Cesare
Fabrizio Capanni
Nacque a Mantova il 2 marzo 1749 (Mantova, Archivio diocesano, Anagrafe parr. ant., S. Silvestro, Nati, X, 9), dal marchese Bonaventura, ufficiale dell'esercito [...] e la tonsura ecclesiastica, dei quali però non si è trovata traccia. Inoltre dovette possedere una conoscenza non superficiale del pensiero economico contemporaneo.
Gli anni dell'occupazione francese sono documentati quasi solo dal diario ...
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LAGUMINA, Bartolomeo
Bruna Soravia
Primogenito di Salvatore e Vincenza Faja, nacque a Palermo il 4 luglio 1850.
Rimasto orfano di padre in tenera età, fu posto dalla madre nel seminario di Palermo insieme [...] , all'epoca senatore del Regno.
Per interessamento di Amari il L. si trasferì a Roma, per perfezionarvi la conoscenza dell'arabo sotto la guida di Celestino Schiaparelli e Ignazio Guidi. Nominato nel 1875, appena venticinquenne, ispettore del Museo ...
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Filosofo (Parigi 1638 - ivi 1715). Seguace di R. Descartes, se ne discostò poi per alcuni aspetti. La sua tesi principale è che la mente umana, attraverso l'illuminazione, vede le idee (cioè le cose e [...] la concezione dell'idea come copia dell'oggetto esterno, M. elaborò una teoria gnoseologica di ascendenza agostiniana; la nostra conoscenza sarebbe in effetti non una replica della realtà esterna, ma una visione delle idee in Dio, una visione cioè ...
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Psicologia
onnipotenza O. del pensiero In psicanalisi, espressione adottata da S. Freud per designare un atteggiamento psichico comune al bambino, al primitivo e a certe forme patologiche (nevrosi e psicosi) [...] stesso inconsapevole di tutto l’imperfetto mondo delle cose, di questo ha piena conoscenza la divinità come è concepita nell’ebraismo e nel cristianesimo. Questa conoscenza non ha limiti, neppure nel tempo, estendendosi anche alla sfera del futuro ...
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FALLANI, Giovanni
Gemma Bracco Baratta
Nacque a Roma il 15 nov. 1910 da Achille ed Elvira Mazza; ordinato sacerdote nel 1933, si laureò in teologia all'università lateranense e in lettere nel 1937 presso [...] del F. stesso, al poema si ispirarono.
Il capitolo "Viaggio dantesco nelle regioni d'Italia" verifica attraverso le conoscenze geografiche di Dante la configurazione dell'Italia del tempo; ogni personaggio del poema è occasione per tale ricerca, che ...
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CAMPORA (Canfora), Giacomo
Roberto Zapperi
Nacque a Genova in data imprecisata, probabilmente agli inizi del sec. XV. Entrato nell'Ordine domenicano, studiò a Oxford e conseguì il grado di magister [...] al papa Eugenio IV con una calda raccomandazione che vantava i meriti del candidato e ne sottolineava la buona conoscenza delle lingue parlate nella lontana diocesi del Mar Nero. Questa circostanza, che venne ricordata anche nelle altre lettere ...
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FILIPPO (Filippino) da Bergamo
Fabio De Propris
Nacque a Bergamo, come risulta anche dalla dedica della sua opera a Gian Galeazzo Visconti ("et patrie mee pergamensis per qua preces inculco"). Nulla [...] degli errori morali e teologici.
La seconda parte si sofferma sul giusto indirizzo da dare al desiderio umano di conoscenza. Prendendo spunto dai distici II ("Mitte arcana Dei") e XII ("Quid Deus intendat, noli perquirere"), F. tratta dei problemi ...
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conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...