Benedetto Varchi (Firenze 1503 - ivi 1565), dopo la laurea in utroque iure a Pisa e un breve esercizio di professione notarile, si dedicò alla poesia e agli studi umanistici. Di sentimenti repubblicani, [...] parti dei Sonetti. La sua produzione letteraria (prosa filosofico-scientifica e storica, poesia, traduzioni) riflette la profonda conoscenza della letteratura volgare e degli autori greci e latini, ma rappresenta anche il frutto delle ricerche sui ...
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Lo studio dell’italiano a scuola si affermò tra la fine del Cinquecento e il Settecento (Manacorda 1980; Marazzini 1985; De Blasi 1993; Matarrese 1993: 21-40) con un processo che modificò l’iter della [...] linguistica). Ne deriva la giusta istanza di non scoraggiare scolari dialettofoni, ai quali è comunque proposta l’indispensabile conoscenza dell’italiano (Bianchi 2002). Successivamente, nei due decenni a cavallo tra il XX e il XXI secolo, una ...
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Nella tradizione lessicografica, la definizione lessicale è la parafrasi usata per illustrare il significato di una voce lessicale (o lemma o, più raramente, entrata). Questa parafrasi è posta generalmente [...] (ingredienti che lo compongono) e, in quanto manufatto, il suo scopo (prodotto a scopi nutritivi), la nostra conoscenza enciclopedica legata alla parola pane riguarda le operazioni che possiamo fare con il pane (affettarlo, sbriciolarlo, impastarlo ...
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BENCINI, Giuseppe
Armando Petrucci
Di questo giurista e filologo nato e vissuto a Roma nella prima metà del sec. XVIII non resta alcuna notizia biografica, ove si escludano gli scarsi e indiretti accenni [...] , alla filologia, da lui definita "ars critica" ed intesa come metodo universale per il raggiungimento della piena conoscenza del passato attraverso la migliore comprensione delle fonti letterarie e storiche restituite alla più genuina lezione.
Ben ...
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I composti di venire sono quasi cinquanta, in larga parte verbi che già in origine, nel latino classico o medievale, risultavano dalla composizione tra venīre e uno o più elementi a valenza di prefisso.
Alcuni [...] la variante devenire), intervenire, pervenire, prevenire, provenire, rinvenire (nel significato di «trovare» o, intransitivo, «riprendere conoscenza» data invece al XV secolo) e sovvenire (con varianti sovenire e suvvenire).
Ci sono però anche ...
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Gli studiosi moderni, come già i retori e i grammatici del mondo classico e umanistico, hanno tentato di ordinare i testi raggruppandoli in classi omogenee. Ne sono emerse varie tipologie testuali, divergenti [...] il massimo grado di libertà, esso segue precise norme e tradizioni compositive, regole di cui il lettore deve essere a conoscenza per l’interpretazione dell’opera. Esse riguardano in primo luogo il ritmo: la misura e gli accenti dei versi, curati ...
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CRESCINI, Vincenzo
Gianfranco Folena
Nacque a Padova il 10 ag. 1857 da Vincenzo ed Anna Crescini, cugini, in una famiglia di agiata borghesia con tradizioni culturali e risorgimentali legate a Iacopo [...] la Histoire poétique de Charlemagne di Gaston Paris e Le fonti dell'Orlando Furioso di Pio Rajna, ma notevole per la conoscenza diretta di poemi franco-veneti ancora inediti, come l'Entrée d'Espagne e la redazione padovana dell'Ugo d'Alvernia.
Per ...
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L’➔italiano regionale usato in Sardegna (cfr. Loi Corvetto 1983) è una varietà che, nei suoi tratti principali, è diffusa presso tutti gli strati sociali dell’isola, non è recepita come marcata in maniera [...] dialetto, dal quale, spesso inconsapevolmente, prende molti tratti. Tale varietà è usata da dialettofoni con una scarsa conoscenza dell’italiano, che fanno frequente ricorso alla ➔ commutazione di codice per superare gli ostacoli dovuti appunto alla ...
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Botanica
Pianta perenne legnosa, con fusto diritto, colonnare, che solo a qualche metro d’altezza porta rami o un ciuffo di grandi foglie. Il fusto dell’a. è chiamato tronco; mentre la chioma è l’insieme [...] gli altri antenati; all’apice può comparire la Madonna con il Bambino.
Albero della vita
A. che sorge, insieme all’a. della conoscenza del bene e del male, nel paradiso terrestre, capace di preservare l’uomo dalla morte (Gen. 2, 9). Si presenta a ...
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Diritto
Si chiama c. fortuito qualunque accadimento che renda inevitabile il verificarsi di un evento, costituendo l’unica causa efficiente di esso. Non ha valore concreto la distinzione tra c. fortuito [...] di un fenomeno. Analoga concezione ritorna in Spinoza, per il quale il c. è il risultato di una carenza della nostra conoscenza, e in Leibniz che, distinguendo fra contingenza del sapere umano e necessità di quello divino, fa del c. una espressione ...
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conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...