Filosofie e teologie politiche
Neoplatonismo e politica da Plotino a Proclo
Riccardo Chiaradonna
I secoli III-V sono l’epoca del ‘neoplatonismo’, l’ultima filosofia in un contesto religioso pagano, [...] presupposti filosofici di Giamblico: come si è detto prima, infatti, egli ritiene che all’uomo sia preclusa l’adeguata conoscenza delle realtà divine, finché si trova nel corpo. La figura del re filosofo è in apparente contrasto con una concezione ...
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DORIA, Iacopo (Giacomo)
Giovanni Nuti
Nacque verso il 1233 a Genova da Pietro e Mabilia Casiccia.
Nelle pagine conclusive dei suoi Annali, redatte nel 1293, il D. afferma di aver compiuto sessant'anni. [...] egli riveli vivo interesse per un episodio non strettamente collegato con le vicende cittadine, su cui dimostra profonda conoscenza, mancano documenti sulla sua diretta partecipazione all'impresa. A certo però, che nel 1271 si trovava a Laiazzo ...
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BISACCIONI, Maiolino
Valerio Castronovo
Nacque a Ferrara nel 1582, da Girolamo Maiolino, poeta e professore di retorica e poesia nell'ateneo ferrarese, oriundo di Iesi. Compì i suoi studi in legge a [...] cabalistico di Gabriel e lo stesso giudizio sulla nascita e sulla ascendenza del Tassoni, che tradivano una qualche conoscenza di astrologia e di negromanzia, quali appunto si diceva professasse il B., erano prove troppo schiaccianti perché egli ...
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LUDOVICO I di Borbone, re d'Etruria
Alba Mora
Nacque a Colorno, presso Parma, il 5 luglio 1773, primogenito maschio del duca di Parma e Piacenza Ferdinando I e di Maria Amalia d'Asburgo Lorena. La sua [...] 1788. La pedagogia del Turchi, mirante a formare un uomo alla società e al Vangelo, pur apparentemente semplice, poggiava su una solida conoscenza di autori come F. Fénelon, J.B. Bossuet, J.J. Duguet, e su una fitta rete di relazioni, di ausilio e ...
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BRIGNOLE, Gian Carlo
Maristella Ciappina
Nacque a Genova il 26 nov. 1761 secondogenito di Giacomo Maria ultimo doge della Repubblica genovese e di Barbara Durazzo, figlia del doge Marcello. Nel 1796 [...] B. si adoperò con zelo, anche se inizialmente con scarso successo, nella difesa di questi interessi, dimostrando tale conoscenza dei problemi economici sopravvenuti con l'unificazione ligure-piemontese da venire nominato, il 3 giugno 1817, ministro ...
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MALVASIA, Innocenzo
Renato Sansa
Nacque a Bologna nel 1552 dal conte Cornelio, esponente del patriziato cittadino e membro del Senato bolognese (i "Quaranta Senatori"), e da Faustina, figlia del giureconsulto [...] fu incaricato di compiere una visita delle Comunità dell'Umbria, nell'ambito della politica promossa da Sisto V per approfondire la conoscenza dell'intero Stato.
Partito da Roma il 17 settembre, visitò Rieti e, dopo aver soggiornato a Perugia dal 28 ...
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GIANNELLI, Andrea
Fulvio Conti
Nacque a Firenze il 30 nov. 1831 da Giuseppe e Clorinda Mariotti, entrambi di modeste condizioni. Avviato agli studi di disegno e di pittura, entrò in contatto con alcuni [...] che resse le sorti del Granducato dopo la partenza di Leopoldo II. Fu in quel periodo che egli fece seppur fugacemente la conoscenza di G. Mazzini, alle cui dottrine sociali e politiche sarebbe rimasto legato per tutta la vita. Subito dopo, tramite l ...
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Caccia
Baudouin van den Abeele
"L'arte della caccia", scrive Federico II nel prologo al De arte venandi, "è la ricerca degli insegnamenti che permettono all'uomo di catturare per il suo uso degli animali [...] che Federico fece tradurre dal suo 'filosofo di corte' Teodoro di Antiochia. Si tratta di un testo abbastanza dettagliato sulla conoscenza, l'addestramento e la cura degli uccelli da caccia, con un'appendice sui cani da caccia. Un secondo trattato di ...
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Fisiognomica
JJoseph Ziegler
La fisiognomica (dal greco phýsis, 'natura', e gnṓmōn, 'interprete', o gnṓmē, 'indicatore', o 'contrassegno conoscitivo'; i testi di fisiognomica tardomedievali riferivano [...] predecessori greci, e cioè il ruolo centrale attribuito al concetto di complessione. Nella concezione di Michele Scoto, la conoscenza dell'eredità e della complessione, i due fattori naturali che influenzano l'aspetto fisico dell'uomo, è essenziale ...
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BUONAMICI, Giovanni Francesco
Gaspare De Caro
Nacque a Prato nel 1592 da Piero di Bonamico e da Livia Camesecchi. Avviato dal padre allo studio delle leggi, si addottorò probabilmente a Pisa. In una [...] , suo parente, egli conosceva infatti il latino, lo spagnolo, il tedesco ed il francese ed aveva una buona conoscenza delle principali questioni politiche e diplomatiche del tempo. Nel 1622 il nunzio pontificio Carafa, inviato a Vienna, lo scelse ...
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conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...