Ogni fenomeno passivo della coscienza.
Aristotele identifica l’a. con il patire, e quindi con una delle dieci categorie della sostanza vivente. Oggetto del patire sono i sensi, che trasmettono all’anima [...] totale apatia o assenza di passioni. In età moderna questa posizione caratterizza anche la filosofia di Kant. Dal punto di vista conoscitivo il concetto di a. riveste grande importanza nella Critica della ragion pura (➔) di Kant, ed è alla base della ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Giambattista Vico
David Armando
Manuela Sanna
All’interno di un itinerario fra i più significativi nella tradizione filosofica dell’Italia moderna Vico, recuperando il valore creativo e conoscitivo [...] della fantasia e dell’ingegno e coniugando il «vero» della filosofia con il «certo» della storia, propone le leggi universali dello sviluppo dell’uomo e della società che tracciano le linee di un progresso ...
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upamana
upamāna
Strumento di valida conoscenza (➔ pramāṇa) consistente in un’analogia e accettato come strumento indipendente da Nyāya e Mīmāṃsā, mentre le altre scuole filosofiche lo riconducono a [...] una volta visto è dovuta alla percezione diretta, mentre quella della sua somiglianza a una mucca è dovuta alla Parola come strumento conoscitivo di chi abbia detto al cittadino che «un gavaya è simile a una mucca». L’unico oggetto che resta all’u. è ...
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L’atto del prendere coscienza di una realtà che si considera esterna a noi.
Filosofia
Si possono distinguere due sensi con cui il termine p. è usato nella storia della filosofia. In un senso generale [...] chiaro con T. Reid, dalla sensazione: se quest’ultima è un dato semplice e soggettivo, la p. è un atto conoscitivo complesso che unifica attivamente un insieme di sensazioni ascrivendole a un oggetto effettivamente presente.
Psicologia
Al fine di ...
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Nella gnoseologia, il criterio della verità intermedio tra quello oggettivistico dell’adeguazione dell’intelletto al reale e quello soggettivistico della certezza: l’e. tende perciò a persuadere della [...] verità di un contenuto conoscitivo solo in forza della sua chiarezza e della sua coerenza. All’e. come criterio di verità ricorre Epicuro che parla di una ἐνάργεια, un’e. immediata posseduta dai fenomeni. Il pensiero filosofico torna all’e. ogni ...
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poetica
Rosario Assunto
Si dice p. di un autore l'idea di ciò che, a suo parere, ‛ deve ' essere l'arte da lui praticata: una teorizzazione, cioè, che da quella conoscitivo-descrittiva dell'estetica [...] (v.) si differenzia per il suo carattere deontologico-operativo. In questa nozione di p. rientra così la teoria degli strumenti e procedimenti del fare arte come quella intorno al fine e all'ufficio dell'arte ...
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RISPARMIO (XXIX, p. 453; App. II, n, p. 721)
Carlo RUINI
La ricerca teorica sul r., seguendo lo schema e la terminologia keynesiani, si è rivolta in questi ultimi anni all'affinamento conoscitivo della [...] sua formazione. L'apporto di numerose ricerche statistiche ha consentito, fra l'altro, d'indagare sul rapporto esistente fra ammontare del reddito e quota di r., accertando la validità della formulazione ...
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psicologia
psicologìa [Der. del lat. psychologia, comp. dei gr. psychè "anima" e -log✄ía "-logia"] [FAF] Scienza che studia la psiche umana, analizzandone i fenomeni e i processi. ◆ [INF] P. cognitivista: [...] studia il processo conoscitivo razionale; insieme con la p. sperimentale è una delle parti della p. di immediato interesse per quella parte dell'informatica che si chiama intelligenza artificiale: v. intelligenza artificiale: III 236 d. ...
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diritto, filosofia del
Disciplina che indaga la complessa fenomenologia dell’esperienza giuridica, ricercandone il senso profondo attraverso una riflessione sul fondamento del diritto e dell’idea di [...] -scientifico, abbandonato all’arbitrio del legislatore e comunque della prassi, e viene ad acquistare un nuovo e più rigoroso statuto conoscitivo. La filosofia del d. del sec. 20° si chiude con l’individuazione del tema dei ‘diritti umani’ quale tema ...
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Poeta statunitense (New York 1904 - ivi 1978). Pubblicò i primi versi nel volume antologico, da lui curato, An objectivists anthology (1932). Vicino alla concretezza di W. C. Williams, attento all'essenza [...] musicale del linguaggio poetico e al suo valore conoscitivo, ha legato il suo nome al lungo poema intitolato "A", le cui 24 sezioni apparvero saltuariamente tra il 1940 e il 1978, anno dell'edizione definitiva. Pubblicò anche raccolte di versi più ...
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conoscitivo
(ant. cognoscitivo) agg. [der. di conoscere]. – 1. Proprio del conoscere, che concerne la conoscenza: la virtù c.; l’atto c.; la facoltà c. dell’uomo è limitata. 2. Che tende a conoscere, ad acquisire la conoscenza di determinati...
hearing
〈hìëriṅ〉 s. ingl. [propr. «audizione, ascolto», der. di (to) hear «ascoltare»], usato in ital. al masch. – Termine di uso com. nel linguaggio polit. e parlamentare come equivalente dell’ital. indagine conoscitiva (v. conoscitivo),...