Mimamsa
Mīmāṃsā
Sistema filosofico indiano sviluppatosi a partire dall’esegesi dei testi vedici.
Storia
Il termine significa letteralmente «desiderio di riflettere» e si trova già in testi sacrificali [...] comune e al Veda e per la rigida divisione dei loro ambiti rispettivi. A eccezione del Veda, tutti gli strumenti conoscitivi si basano direttamente o indirettamente sulla percezione sensibile (dato che è questa a fornire i dati bruti a partire dai ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Céline, scrittore francese celebre per il romanzo Viaggio al termine della notte, esprime [...] l’hiver et dans la Nuit, / Nous cherchons notre passage / Dans le ciel où rien ne luit”. Inizia così il viaggio conoscitivo nei territori devastati dalla guerra, alla scoperta dell’assurdo e del non senso: “Mai m’ero sentito così inutile tra tutte ...
Leggi Tutto
buddismo
Religione fondata da Siddhārtha Gautama, detto il Buddha («risvegliato») nell’India nordorientale alcuni secoli prima della nostra era e poi largamente propagatasi in Asia meridionale, centrale, [...] la conoscenza di un colore, per es., non va descritta a partire dai tre fattori di soggetto conoscente, atto conoscitivo e oggetto conosciuto, bensì come un singolo evento istantaneo all’interno del quale tali elementi possono essere distinti solo a ...
Leggi Tutto
sentimento
Rappresentazione cosciente di eventi emotivamente significativi, e quindi percezione, esperienza soggettiva delle emozioni. Nel pensiero antico il s. non viene riconosciuto come sfera autonoma [...] o le facoltà dell’anima possono essere ricondotte a tre, che non si lasciano ulteriormente ridurre a un principio comune: il potere conoscitivo, il s. del piacere o del dolore e il potere di desiderare» (Critica del giudizio, 1790, Intr., III). Il s ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Monari
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Béla Bartók, nato in Transilvania nel 1881 e morto in esilio negli Stati Uniti nel 1945, [...] percorso articolato in 153 piccoli pezzi di significativa destinazione didattica, ma secondo un complesso progetto formativo e conoscitivo della musica contemporanea non solo bartokiana: dai primi brani, a misura degli studi pianistici iniziali, agli ...
Leggi Tutto
trascendenza
La proprietà o la qualità di qualcosa che si trova al di là, va oltre un determinato ambito, e in questo senso è l’opposto di immanenza, che indica invece ciò che si risolve o permane dentro [...] viene riferito alle stesse realtà sia in quanto ontologicamente sovrastano altre realtà sia in quanto gnoseologicamente superano la facoltà conoscitiva che dovrebbe attingerle. In Mario Vittorino, per es., Dio viene connotato al di là e al di sopra ...
Leggi Tutto
Abhidharma
Raccolta di testi poi divenuti canonici, ma composti intorno al 1° sec. a.C., alcuni secoli dopo la vita del Buddha. Per estensione il termine designa anche la metodologia delle prime scuole [...] , che si immagina qualcosa dotato di tale estensione quello che si sta attuando è una sintesi fra diversi dati conoscitivi, sintesi che deve essere nuovamente sciolta se si vuole arrivare a qualcosa di realmente esistente. Gli elementi atomici con ...
Leggi Tutto
Filosofo, teologo, mistico e missionario catalano (Palma di Maiorca 1233/1235 - forse Isola di Maiorca 1315), detto doctor illuminatus. Le sue numerose opere sono scritte in catalano, latino e arabo. Elemento [...] volontà); e alla stessa tradizione si riallaccia l'esito mistico di tutta la sua speculazione: il processo conoscitivo è orientato, attraverso "passaggi trascendentali", al superamento dello stesso intelletto per attingere, con l'aiuto della grazia ...
Leggi Tutto
Diritto
Attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato. In senso più ampio, tutta l’attività che si svolge dinanzi all’autorità giudiziaria per giungere [...] Kant attribuiva l’interpretazione estetica e teleologica della realtà, g. ‘riflettente’ e non ‘determinante’ come quello conoscitivo.
In seguito, in una prospettiva antipsicologistica e platonista, la nozione di g. è stata al centro delle ...
Leggi Tutto
Potere insito nell’uomo di scegliere e realizzare un comportamento idoneo al raggiungimento di fini determinati.
La v. costituisce già nell’antichità uno dei principali problemi filosofici, soprattutto [...] il pragmatismo di W. James, con il suo insistere sulla ‘v. di credere’ rispetto ai problemi non risolvibili sul piano conoscitivo (➔ pragmatismo), e la ‘filosofia dell’azione’ di M. Blondel (➔).
Il concetto di v. è delineato in varia maniera nelle ...
Leggi Tutto
conoscitivo
(ant. cognoscitivo) agg. [der. di conoscere]. – 1. Proprio del conoscere, che concerne la conoscenza: la virtù c.; l’atto c.; la facoltà c. dell’uomo è limitata. 2. Che tende a conoscere, ad acquisire la conoscenza di determinati...
hearing
〈hìëriṅ〉 s. ingl. [propr. «audizione, ascolto», der. di (to) hear «ascoltare»], usato in ital. al masch. – Termine di uso com. nel linguaggio polit. e parlamentare come equivalente dell’ital. indagine conoscitiva (v. conoscitivo),...