CASSOLA, Carlo
Alba Andreini
Ultimo di cinque figli, nacque a Roma il 17 marzo 1917 da Garzia e da Maria Camilla Bianchi. Il decennio di distanza che lo separava dal quarto fratello (nato nel 1908) lo [...] Cancogni, e devo dire che era azzeccato […]. Il sublimine è l’oggetto spogliato di ogni attributo ideologico, conoscitivo, etico, psicologico: ridotto quindi a simbolo esistenziale. L’emozione esistenziale era la sola cosa che ci premesse esprimere ...
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Comunicazione e nuove tecnologie
Andrea Granelli
Le straordinarie potenzialità offerte dalle tecnologie della comunicazione, per essere sfruttate appieno, devono essere considerate in relazione ai rischi [...] aspetti innovativi non sono legati tanto alla dimensione tecnica, quanto alle potenzialità rese disponibili come strumento conoscitivo, che consentono di realizzare una vera e propria memoria estesa, a complemento e integrazione di quella fisiologica ...
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MAZZELLA, Scipione
Piero Ventura
– Nacque a Napoli (secondo Pedio, a Procida) intorno alla metà del XVI secolo.
Scrittore e storico, il M. iniziò a pubblicare alla metà degli anni Ottanta. Le sue vicende [...] Regno.
L’impianto generale e molte delle singole sezioni dell’opera denotano il rilevante sforzo di fornire un valido apporto conoscitivo del Regno di Napoli nel suo insieme, alla fine del XVI secolo. Infatti la Descrittione può essere considerata il ...
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FAGNANO (Fagnani, Toschi di Fagnano), Giulio Carlo
Ugo Baldini
Nacque a Senigallia (prov. di Ancona) il 26 sett. 1682 da Francesco e da Camilla Caterina Bartoli.
La sua biografia fino al 1752 e la storia [...] , nel 1705-1706, subito dopo il matrimonio, egli si avvicinò alla matematica moderna, spinto dalla esaltazione del suo ruolo conoscitivo che trovò nella Recherche de la vérité del Malebranche. Non è questo, nell'Italia di quegli anni, l'unico caso ...
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Vedi La chiamata de relato quale riscontro probatorio dell'anno: 2013 - 2014
La chiamata de relato quale riscontro probatorio
Leonardo Suraci
La valutazione della prova costituisce, nei sistemi di tradizione [...] c.p.p. – e nell’ambito di un sistema che affida al libero convincimento il momento valutativo della prova, elementi conoscitivi privi di un rapporto percettivo diretto ed immediato con il loro oggetto.
Il tema è stato affrontato dalla giurisprudenza ...
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Considerata la ‘regina’ delle figure retoriche, la metafora (dal gr. metaphorá «trasferimento», in lat. translatio) è un tropo, cioè un sovvertimento di significato, rispetto al significato proprio, di [...] all’artificio dell’allegoria: attraverso una data immagine è possibile sviluppare un intero circuito significativo a fini conoscitivi e didattici. Ad es., l’Ars poetriae di Gervasio di Melkley distinguerà tra translatio e transumptio, indicando ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A partire dalla fine degli anni Sessanta gli artisti cercano nuovi spazi e modalità [...] attraversato e segni temporanei come cumuli di pietre, legni o altri materiali incontrati nel cammino, secondo un procedimento conoscitivo primitivo, tribale, essenziale.
Agire con lo spazio naturale, agire con lo spazio urbano
Nel corso degli anni ...
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Vedi TARQUINIA dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
TARQUINIA (v. vol. vii, p. 619 ss.)
G. Colonna
La scoperta, a partire dal 1958, di una larga messe di nuove tombe dipinte, impone la necessità di una completa [...] sdraiate (cfr. le Tombe del Triclinio e della Nave), sugli spioventi del cielo una scacchiera multicolore. Purtroppo l'apporto conoscitivo delle tombe di recente scoperta è limitato, sia per la qualità che per il miserando stato di conservazione di ...
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Metodi scientifici
Gaspare Polizzi
Come orientare la conoscenza della realtà
La ricerca di un metodo nasce con il pensiero umano, ma solo con la scienza moderna diventa un problema fondamentale: infatti [...] il suo carattere rigoroso, razionale, oggettivo e comunicabile, nonché per il suo fine di accrescere il patrimonio conoscitivo dell’umanità, il metodo di ciascuna scienza è invece condizionato dalla costruzione concettuale, basata spesso sull’uso di ...
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BONATELLI, Francesco
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Nato a Iseo (Brescia) il 25 apr. 1830 da Filippo, commissario distrettuale, e da Elisabetta Bocchi, rimase in tenera età orfano di padre. Dal 1842 iniziò gli studi ginnasiali [...] . Perciò la percezione sensitiva, considerata in sé, non contiene un criterio della sua validità obiettiva, ma "atto veramente conoscitivo" è la coscienza, la consapevolezza di sé, la percezione dell'io, che "contiene la verità materiale, cioè la ...
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conoscitivo
(ant. cognoscitivo) agg. [der. di conoscere]. – 1. Proprio del conoscere, che concerne la conoscenza: la virtù c.; l’atto c.; la facoltà c. dell’uomo è limitata. 2. Che tende a conoscere, ad acquisire la conoscenza di determinati...
hearing
〈hìëriṅ〉 s. ingl. [propr. «audizione, ascolto», der. di (to) hear «ascoltare»], usato in ital. al masch. – Termine di uso com. nel linguaggio polit. e parlamentare come equivalente dell’ital. indagine conoscitiva (v. conoscitivo),...