BARBERINI, Francesco
E. Bassan
Cardinale della Curia romana, nato a Firenze il 23 settembre 1597 e morto a Roma il 10 dicembre 1679, figura di rilievo nel panorama politico e culturale del Seicento, [...] validità di tal genere di repertori è stata dimostrata anche recentemente dal contributo da essi offerto, per es., quale supporto conoscitivo al restauro degli affreschi del nartece di S. Lorenzo f.l.m. (Basile, Paris, Serangeli, 1988).Se il grado di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Vittorio Emanuele Orlando
Mauro Fotia
Presentare in un breve profilo una personalità multiforme come quella di Orlando, torna piuttosto arduo. Ci si trova invero dinanzi al giurista più rappresentativo [...] input provenienti dai mutamenti culturali e sociali. Trattasi, in effetti, di una scienza promossa come un sistema conoscitivo di natura tecnicistica, asettico e indifferente agli scopi e interessi materiali e ai connessi conflitti, sì da risultare ...
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Passione
Giorgio Sassanelli
Il termine passione, in rapporto al significato fondamentale del verbo latino pati, "patire, soffrire" da cui deriva, si contrappone ad azione e indica la condizione di passività [...] fra Edipo e Giocasta nell'Edipo re (5° secolo a.C.) di Sofocle. Ma la tragedia sofoclea, dove il rigore conoscitivo ed etico di Edipo non lascia spazio ad alcun moto passionale amoroso, indica, secondo la costante lezione freudiana, un ben altro ...
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DEL PO, Pietro
Maria Barbara Guerrieri Borsoi
Nacque a Palermo probabilmente nel 1616 da Francesco Iacopo e Francesca lo Po (Prota Giurleo, 1955, p.259); fu pittore e incisore. Nel 1637, nella parrocchia [...] inviate alla cattedrale di Toledo.
Queste opere, pubblicate da Pérez Sánchez (1965), in un articolo che segna il recupero conoscitivo dell'autore, furono eseguite per incarico dell'ambasciatore card. Pasquale di Aragona. Lo Schleier (1979, p. 116) ha ...
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Leonardo da Vinci
Romain Descendre
Nato il 15 aprile 1452 a Vinci, attivo come pittore a Firenze almeno dal 1472, si trasferisce a Milano presso Ludovico il Moro all’inizio degli anni Ottanta (forse [...] comune a L. e M. si riscontra anche sul terreno epistemologico. I modi di apprendimento e i modelli conoscitivi che appartengono in proprio alla cultura delle botteghe fiorentine, notoriamente decisivi per L., si riflettono anche nella scrittura ...
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INVERNIZIO, Carolina
Giuseppe Zaccaria
Nacque a Voghera il 28 marzo 1851 da Ferdinando, funzionario del Regno di Sardegna, cui la città allora apparteneva, e da Anna Tettoni.
La data, accertata solo [...] "storico-sociali", attribuita spesso dall'I. alle sue vicende di perdizione e di morte, non riveste alcun intento conoscitivo, anche quando potrebbe sembrare diversamente (in romanzi quali Il figlio dell'anarchico, Torino 1901, e I drammi degli ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
I maestri di San Vittore e la teologia mistica
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Mentre i grandi maestri di dialettica [...] di amore divino. L’anima umana, immagine della natura divina, è unica ma contiene al suo interno tre facoltà conoscitive: l’immaginazione, la ragione e l’intelligenza. La prima conserva le tracce della percezione sensibile, la seconda orienta il ...
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VAILATI, Giovanni Battista
Gaspare Polizzi
– Nacque a Crema il 24 aprile 1863 da Vincenzo, di nobile famiglia cremasca risalente al Seicento, e da Teresa Albergoni, anch’ella aristocratica.
Dopo aver [...] come disciplina autonoma. Egli intese la filosofia e la scienza come aspetti complementari di un medesimo processo conoscitivo e ritenne che la filosofia, in quanto «coscienza critica delle molteplici forme del sapere umano», «non potesse ...
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PUGLIATTI, Salvatore
Marco Sabbioneti
PUGLIATTI, Salvatore. – Nacque a Messina il 16 marzo 1903 da Giuseppe, impiegato presso l’Università di Messina, e da Paola Anastasi.
Rimase ben presto orfano di [...] e di un’intelligenza critica immediatamente portata a relativizzare, non si spinse mai sino al punto di negare qualsiasi valore conoscitivo alla dogmatica; essa si trasformò semmai in un deposito di schemi e di soluzioni tecniche, valide e attuali ...
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Complesso di costruzioni teoriche formulato da Einstein a partire dal 1905, che ha profondamente trasformato l’immagine del mondo fisico, investendo in partic. le nozioni classiche di spazio, tempo, materia. [...] luogo il fondamento dell’a priori kantiano, le intuizioni spaziali e temporali, e l’idea di oggetto conoscitivo che ne derivava. Sottolineando in senso antiintuizionistico alcuni concetti della r. einsteniana, il maggior esponente del neokantismo ...
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conoscitivo
(ant. cognoscitivo) agg. [der. di conoscere]. – 1. Proprio del conoscere, che concerne la conoscenza: la virtù c.; l’atto c.; la facoltà c. dell’uomo è limitata. 2. Che tende a conoscere, ad acquisire la conoscenza di determinati...
hearing
〈hìëriṅ〉 s. ingl. [propr. «audizione, ascolto», der. di (to) hear «ascoltare»], usato in ital. al masch. – Termine di uso com. nel linguaggio polit. e parlamentare come equivalente dell’ital. indagine conoscitiva (v. conoscitivo),...