mìtico, pensièro Secondo alcuni filosofi e antropologi (a partire da E. Cassirer), categoria o modo di pensiero collettivo che genera i contenuti del mito, con procedimenti diversi da quelli del pensiero [...] logico. Il mito, originato da percezioni soggettive di singoli individui, si trasforma in realtà psicologica sociale, e quindi in rappresentazione storica sentita come oggettiva ...
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Biologia
Condizione in cui gli organi genitali, e perciò i gameti dei due sessi, si trovano in uno stesso individuo. La condizione opposta si chiama dioicismo o dei sessi separati o gonocorismo. L’e. [...] divine, o in prodotti della speculazione teologica occidentale e orientale (gnosi, taoismo, buddhismo) rivela una tendenza del pensieromitico-religioso a ravvisare nel mondo superumano, o semplicemente extraumano, la caratteristica di una ‘totalità ...
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Storico italiano (n. Bojano, Campobasso, 1946). Allievo di Renzo De Felice, ultimati gli studi universitari ha intrapreso la carriera accademica. Nella sua prima significativa monografia ha analizzato [...] ricerche sul fascismo e ha dato alle stampe numerosi saggi sui temi della modernità, della nazione, del totalitarismo, del pensieromitico e delle religioni della politica (tra cui si ricordano Il mito dello Stato nuovo del 1982 e Le religioni della ...
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La produzione filosofica dopo il 1945 ha senza dubbio risentito fortemente della seconda guerra mondiale, del trauma che essa aveva rappresentato nella vita delle nazioni soprattutto europee. La sua conclusione [...] , uscita fra il 1923 e il 1929, è venuta acquistando rilievo soprattutto in questi anni, nelle discussioni sul pensieromitico e simbolico, sul linguaggio, sulle "strutture". Il suo saggio del 1946, Structuralism in Modern Linguistics, è sembrato ...
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Il cielo appare come una cupola azzurra appiattita, la cui base circolare riposi sull'orizzonte. Ci sembra così schiacciata che, se dividiamo a occhio in due parti uguali un arco verticale tra lo zenit [...] che li considera come personificazioni del cielo - nella varietà dei suoi fenomeni - e quindi come prodotti di un pensieromitico (R. Pettazzoni).
La grande importanza di queste figure per la storia delle religioni sta nei loro sviluppi ulteriori ...
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(XIV, p. 847; App. I, p. 571; II, I, p. 904; III, I, p. 593)
La questione del fascismo. - Scomparso da quasi mezzo secolo come protagonista della politica europea, il f. è tuttora uno dei problemi più [...] e d'integrazione fideistica delle masse per la creazione di un ''uomo nuovo''; 3) una cultura fondata sul pensieromitico e sul senso tragico e attivistico della vita concepita come manifestazione della volontà di potenza, sul mito della giovinezza ...
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Con tale termine (in tedesco Entmythologisierung) R. Bultmann (v. App. III, 1, p. 271) ha indicato - per la prima volta in uno scritto programmatico (Offenbarung und Heilsgeschehen) pubblicato a Monaco [...] definitivamente superata.
A tale decisiva domanda Bultmann risponde in modo positivo, sostenendo che ogni forma di pensieromitico, e più specificamente quella che si esprime negli scritti neotestamentari, nasconde sotto il rivestimento cosmologico ...
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Utopia
VValerio Verra
di Valerio Verra
Utopia
sommario: 1. Introduzione: utopia e utopismo. 2. Utopia ed escatologia. 3. Utopia, ideologia, immaginazione sociale. 4. Marxismo e utopia. 5. Utopia, staticità [...] della funzione storica e politica dell'utopia, conviene affrontare il problema del suo rapporto con le forme di pensieromitico e religioso nella misura in cui si rifanno a momenti anteriori o, addirittura, trascendenti rispetto al tempo e ...
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OMODEO, Adolfo
Girolamo Imbruglia
OMODEO, Adolfo. – Nacque il 18 agosto 1889 a Palermo, da Guido Omodeo Salé, ingegnere lombardo impiegato al Genio civile, che adottò una forma ristretta del cognome, [...] «educatore politico, che diventerà problema critico, storiografico nella elaborazione e definizione del concetto di “pensieromitico” come distinto dal “pensiero razionale”» (Cantimori, 1959, p. 63). Il bilancio era tragico, aveva partecipato a una ...
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Cultura
PPietro Rossi
di Pietro Rossi
Cultura
sommario: 1. Introduzione. 2. La cultura come designazione dell'elemento propriamente umano. 3. Origine e evoluzione della cultura. 4. Le basi psichiche [...] . Il richiamo da un lato alla tradizione della linguistica ottocentesca (da W. von Humboldt a M. Müller) e dall'altro agli studi sul pensieromitico (da E. B. Taylor e J. G. Frazer fino a L. Lévy-Bruhl) e, insieme a esso, l'interpretazione in chiave ...
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figura
s. f. [dal lat. figura, dal tema di fingĕre «plasmare, modellare»]. – 1. a. Aspetto esteriore d’una cosa: lo circulo che ha f. d’uovo (Dante); prender corso e f. di fiume (Manzoni); un monumento in f. di piramide; un attore in f. di...
natura
s. f. [lat. natūra, der. di natus, part. pass. di nasci «nascere»]. – 1. Il sistema totale degli esseri viventi, animali e vegetali, e delle cose inanimate, che presentano un ordine, realizzano dei tipi e si formano secondo leggi. Quindi:...