Filosofo greco (Stagira 384-83 a. C. - Calcide 322 a. C.). Fu, con Socrate e Platone, uno dei più grandi pensatori dell'antichità e di tutti i tempi. Nato da una famiglia di medici, si formò nell'Accademia [...] sorte della sua materia (il corpo). Ma d'altra parte, se l'anima è legata al corpo e lo sviluppo conoscitivo ha il suo primo fondamento negli organi di senso, da essi derivando quelle sensazioni che preparano la conoscenza dei concetti universali ...
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Probabilità che un certo fenomeno naturale, superata una determinata soglia, produca perdite in termini di vite umane, di proprietà, di capacità produttive. Viene espresso in funzione di tre fattori: pericolosità [...] dell’evento, a una stima del rischio su un prefissato orizzonte temporale.
La previsione è quindi un’azione di tipo conoscitivo che deve fornire un quadro accurato e preciso delle aree vulnerabili e del rischio al quale sono sottoposte le persone e ...
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(IV, p. 63; App. II, i, p. 229; III, i, p. 122; IV, i, p. 150; V, i, p. 203)
La voce architettura, presente sin dall'inizio nell'Enciclopedia Italiana, venne redatta da G. Giovannoni, che cercò di definire [...] spazio costruito preesistente. La scelta, sempre più diffusa, di volute dissonanze, appare fondata non su un processo conoscitivo, storico-critico, ma piuttosto sull'empirismo di letture morfologiche o su aprioristiche volontà espressive. Per di più ...
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Pubblica amministrazione
Marco D'Alberti
(v. amministrazione pubblica, II, p. 993; App. I, p. 112; II, i, p. 162; IV, i, p. 116; V, i, p. 150)
Il secolo 20° è stato caratterizzato da una graduale espansione [...] del governo. Tutto ciò non significa che le autorità siano franche da controlli: valgono comunque il controllo conoscitivo del Parlamento sull'attività svolta, il controllo giurisdizionale e il controllo della Corte dei conti sul rendiconto della ...
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(XIII, p. 9)
Disegno architettonico. - Nell'ambito di un rinnovato riconoscimento del valore del d., inteso come conoscenza ed espressione, e di un ritrovato piacere del disegnare, inteso come invenzione [...] dell'opera, partecipazione allo spazio architettonico, fonti di archivio e bibliografiche; b) indagine storica e approccio conoscitivo; c) rilevamento a vista; d) rappresentazione grafica, messa in pulito degli appunti; e) lettura dell'opera ...
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(XI, p. 814; App. II, I, p. 722; III, I, p. 451; credito agevolato, IV, I, p. 543)
Legislazione creditizia. − Premessa. − La situazione economica del nostro paese si caratterizza, agli inizi del ventesimo [...] 'organo tecnico istituzionalmente competente − preordinata all'obiettivo di carattere generale della stabilità del sistema; il giudizio conoscitivo-valutativo, che sottende l'adozione dei provvedimenti assunti dall'autorità, dà vita a un controllo di ...
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Poesia
Gian Mario Villalta
La fine del 20° sec. e l'inizio del 21° non sembrano aver lasciato un segno decisivo sulla coscienza comune della poesia. L'impressione più generale, anzi, potrebbe essere [...] , a volte enormi, tra scuole, tendenze e individualità, fino al punto di divenire uno strumento inattendibile sul piano conoscitivo. Pur concedendo a Friedrich l'attenuante di lavorare nella metà degli anni Cinquanta, e quindi - rispetto al nostro ...
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OMEOPATICA, TERAPIA (dal gr. ὅμοιος "uguale" e πάϑος "affezione")
Alberico BENEDICENTI
Leonardo ALESTRA
Giacinto VIOLA
TERAPIA È una dottrina terapeutica derivante dalla scoperta fatta da E. Jenner [...] bruti.
Da parte sua il Hahnemann fu quindi eccessivo nell'escludere in modo radicale la vivisezione, metodo conoscitivo più profondo e controllabile dell'azione terapeutica. Alla sperimentazione sull'uomo manca infatti il controllo delle alterazioni ...
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Arte. Manifesta. Monumenta. Bibliografia. Sitografia. Documenta. Bibliografia. Architettura
Arte di Stefania Zuliani. – A partire dall’ultimo scorcio del Novecento, le b., caratterizzate innanzitutto dalla [...] letture orizzontali e istantanee dello stato dell’arte. Incrociando Gramsci e Adorno, Medina insiste sul carattere politico e conoscitivo della sua b., con la quale ha voluto affrontare un vero e proprio scavo archeologico del moderno. The ...
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(VI, p. 934; App. I, p. 270; II, I, p. 396; IV, I, p. 262)
La b. è consistita piuttosto che nell'esplicazione di una disciplina, in un'attività, quella appunto bibliografica, e in una serie d'interessi [...] , ossia che abbia come oggetti propriamente disciplinari (oggetti cioè che essa deve segnalare, ordinare e reperire) entità conoscitive o contenitori di tali entità. Il fatto che l'informazione non risiede nei documenti non deve occultare la verità ...
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conoscitivo
(ant. cognoscitivo) agg. [der. di conoscere]. – 1. Proprio del conoscere, che concerne la conoscenza: la virtù c.; l’atto c.; la facoltà c. dell’uomo è limitata. 2. Che tende a conoscere, ad acquisire la conoscenza di determinati...
hearing
〈hìëriṅ〉 s. ingl. [propr. «audizione, ascolto», der. di (to) hear «ascoltare»], usato in ital. al masch. – Termine di uso com. nel linguaggio polit. e parlamentare come equivalente dell’ital. indagine conoscitiva (v. conoscitivo),...