GORINI CORIO, Giuseppe
Stefano Meschini
Nacque a Solbiate, presso Como, l'8 giugno 1702, figlio probabilmente quartogenito di Alessandro e di Maria Corio, unica figlia ed erede del giureconsulto milanese [...] libri di contenuto più specificamente morale, quelli diffusi a parte nelle "copie da correggersi". Quanto alla natura del processo conoscitivo l'opera segue la teoria associazionistica allora in voga grazie agli scritti di D. Hartley. A L'uomo, come ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dal punto di vista dell’intera produzione intellettuale, e di quella filosofica e teologica [...] in quanto cioè esse sono conoscibili mediante il lume divino”” (Somma Teologica, I, 1, 4).
La Rivelazione è un tramite conoscitivo (lumen), il quale si radica nella perfetta intelligibilità della conoscenza che Dio ha di se stesso; il lume totalmente ...
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Gentile e Spaventa
Jonathan Salina
Nell’operazione, culturale e teorica, messa a punto da Giovanni Gentile a partire dal secondo decennio del Novecento, l’importanza rivestita dalla dottrina di Bertrando [...] la separazione hegeliana di fenomenologia e logica: gnoseologia e ontologia vanno radicalmente unificate, poiché il processo conoscitivo è unico, ed è attuato non dal singolo individuo empirico, bensì «originariamente» dall’universalità dello Spirito ...
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Valentina Lucianetti
Abstract
Il presente contributo, in tema di delitti contro la pubblica amministrazione, analizza la fattispecie delittuosa della violazione dei sigilli prevista dall'art. 349 c.p. [...] generico e non rilevano, dunque, le ragioni o i fini mediati dell’agente al momento del fatto.
Il momento conoscitivo del dolo si sostanzia della consapevolezza, da parte di costui, della esistenza e della natura dei sigilli: oltre a rendersene ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Uscire dal Novecento
Alberto Melloni
Lo scrivere di storia non ha fisionomia diversa da quella che la XIV Degnità della Scienza nuova di Giambattista Vico esprime quando postula che «natura di cose [...] . Si enfatizza come un valore la ‘irresponsabilità’ del lavoro storico che si presenta come un ‘atto conoscitivo’ pronto a sgravarsi dalla responsabilità della sua trasmissione. Oppure si adotta quel sistema di tribunalizzazione della storia ...
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Emanuele La Rosa
Abstract
L’analisi si concentra sui profili di rilevanza penale delle pratiche di “surrogazione di maternità”, sia alla luce del diritto vigente, sia in prospettiva de iure condendo. [...] bambino, omettendo di specificare le particolari circostanze del concepimento e della nascita, sottrae al patrimonio conoscitivo dell’ufficiale di stato civile italiano un elemento – il carattere surrogato della maternità – «potenzialmente valutabile ...
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Novità giurisprudenziali in tema di prove
Leonardo Filippi
La Corte europea dei diritti dell’uomo
Continua incessante la giurisprudenza garantista della Corte europea dei diritti dell’uomo e delle libertà [...] , né determina alcuna alterazione dello stato delle cose, tale da recare un pregiudizio alla genuinità del contributo conoscitivo in prospettiva dibattimentale ed essendo assicurata, in ogni caso, la riconducibilità di informazioni identiche a quelle ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Sulla natura dell’anima il pensiero medievale ha sviluppato una complessa articolazione [...] resto, per Agostino, ricerca di sé e ricerca di Dio non costituiscono due indagini distinte ma due processi conoscitivi illuminati dalla luce divina che si richiamano reciprocamente fino a rivelare l’anima come specchio analogico del mistero della ...
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trarre (traere; trare; indic. pres. II singol. traggi, III singol. tra' e tragge [Parodi, Lingua 257-258]; III plur. ind. imperf. traean; II singol. cong. pres. tragghe. Notevoli anche le forme con enclisi [...] " deriva " l'intenzione, la rappresentazione dell'oggetto, dall'esser verace, dalla realtà, e poi la elabora nel processo conoscitivo.
Le interpretazioni discusse sono due. Per dire che, in Purgatorio, gl'invidiosi sono stimolati a pentirsi da esempi ...
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Annalisa Pessi
Abstract
Viene analizzato il tema dei diritti sindacali nei luoghi di lavoro, di cui ai titoli II e III della l. 20.5.1970, n.300, cercando di indagare, in via generale, le problematiche [...] , si sono sviluppati nella direzione di un coinvolgimento delle organizzazioni sindacali sotto il profilo informativo e conoscitivo nelle scelte organizzative e nelle politiche imprenditoriali. Peraltro, gli stessi diritti, all’origine, vengono ...
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conoscitivo
(ant. cognoscitivo) agg. [der. di conoscere]. – 1. Proprio del conoscere, che concerne la conoscenza: la virtù c.; l’atto c.; la facoltà c. dell’uomo è limitata. 2. Che tende a conoscere, ad acquisire la conoscenza di determinati...
hearing
〈hìëriṅ〉 s. ingl. [propr. «audizione, ascolto», der. di (to) hear «ascoltare»], usato in ital. al masch. – Termine di uso com. nel linguaggio polit. e parlamentare come equivalente dell’ital. indagine conoscitiva (v. conoscitivo),...