Uomu politico inglese, nato a Newcastle il 4 giugno 1751. Compiuti gli studî a Oxford, iniziò la sua carriera di avvocato a Londra, nel 1776; ma sin dall'inizio fu si)prattutto un avvocato-politico, ciò [...] apportò qualità eminenti di giurista, diplomatico e oratore. Nella politica interna era rigidamente conservatore; e il suo conservatorismo si accentuò quando fu costretto a dimettersi (aprile 1827). Contro i progetti del Canning, suo nemico, per ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'economia in Grecia
Stefano Ferrucci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’economia greca è stata al centro di un interminabile dibattito [...] nei diversi contesti ellenici. Si coglie la compresenza di atteggiamenti economici di segno opposto: tesaurizzazione e circolazione, conservatorismo e innovazione, attivismo e stagnazione, in una tensione che riflette, anche in questo campo, la ...
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CHIARAMONTI, Giambattista
Paolo Preto
Nato a Brescia il 2 marzo 1731, ricevette un'ottima educazione classica nell'ambiente familiare e poi passò a studiare filosofia e giurisprudenza nell'università [...] logico sbocco di un intenso e appassionato impegno civile e culturale.
In quest'"aria di tipica transizione, ove un conservatorismo critico, che non è ancora incrinato dall'aperto consenso per la dottrina dei 'filosofi', si fa sempre più consapevole ...
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BONCOMPAGNI LUDOVISI, Ugo
Francesco Malgeri
Nacque a Roma l'8 maggio 1856, da Rodolfo e da Agnese Borghese, ereditando i titoli nobiliari di principe di Piombino, marchese di Populonia, principe del [...] liberalismo, tipica di una parte del movimento cattolico postunitario; in essa confluirono soprattutto elementi vicini a quel conservatorismo cattolico, che cercò di svilupparsi come partito autonomo nei primi anni del pontificato di Leone XIII.
Il ...
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Guglièlmo I imperatore di Germania e re di Prussia. - Figlio secondogenito (Berlino 1797 - ivi 1888) di Federico Guglielmo III di Prussia e di Luisa, nel 1861 succedette al fratello Federico Guglielmo. [...] al trono (1861). Come primo atto di sovrano, G., che nel frattempo aveva molto temperato il suo primitivo conservatorismo, fece dimettere il ministero del reazionario O. Mateuffel. Nella sua azione di governo volle realizzare un tipo di monarchia ...
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Commercio e marina
Massimo Costantini
Il Mediterraneo all’inizio del XVIII secolo
L’ultimo secolo di vita della Serenissima, considerata nel suo aspetto storicamente più significativo, vale a dire dal [...] altro per il mai perduto senso della passata grandezza, cui si sentiva tenuta a corrispondere almeno nelle intenzioni. Ma il conservatorismo, da un lato, e la mancanza di determinazione, dall’altro, resero meno incisive le risposte alla crisi che l ...
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Mannheim, Karl
Sociologo e filosofo ungherese, naturalizzato tedesco (Budapest 1893 - Londra 1947). Formatosi nell’ambiente intellettuale tedesco, fu prof. di sociologia nelle univv. di Heidelberg e [...] lingua tedesca e inglese (tra i quali Konservatismus. Ein Beitrag zur Soziologie des Wissens, post. 1984; trad. it. Conservatorismo) sono raccolti in: Essays on the sociology of knowledge (1952; trad. it. Sociologia della conoscenza); Essays on the ...
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Economista inglese (Londra 1772 - Gatcomb Park, Gloucestershire, 1823) di famiglia ebrea, convertito al cristianesimo. Considerato uno dei massimi esponenti della scuola classica, i suoi studi sulla svalutazione [...] nations di A. Smith, all'economia. Nel 1819 R. entrò alla Camera dei comuni, dove si oppose decisamente al conservatorismo delle sfere governative. La morte lo colse nel pieno della maturità e dell'attività scientifica e politica.
Opere e pensiero ...
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RITTER, Joachim
Valerio Verra
Filosofo tedesco, nato a Geesthacht (Amburgo) il 3 aprile 1903, morto a Münster il 3 agosto 1974. Discepolo di E. Cassirer ad Amburgo, vi conseguì la laurea nel 1925 e [...] 1969).
Con quest'opera R. promuove una profonda revisione delle interpretazioni che vedono nel pensiero hegeliano soltanto conservatorismo o addirittura reazione antiliberale. Al contrario, per R. non esiste nessun'altra filosofia che come quella di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Teorie della politica
Carlo Altini
Nonostante le prospettive teoriche che si occupano di politica in Italia diventino, nella seconda metà del Novecento, sempre più specializzate a livello accademico [...] . Infine non può essere dimenticata la presenza di una cultura politica di destra che, senza alcuna apertura al panorama del conservatorismo europeo, a lungo si limita al culto del mito mussoliniano e a un desiderio nostalgico di ritorno al fascismo ...
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conservatorismo
s. m. [der. di conservatore]. – Tendenza ad avversare o ritardare il progresso (o la trasformazione) di idee, forme e istituti politici e sociali, propria dei partiti conservatori o dei loro esponenti: il c. illuminato di Cavour...
conservatoria
conservatorìa s. f. [der. di conservatore]. – Ufficio, carica di conservatore; la sede dove si esercita l’ufficio dei conservatori. C. dei registri immobiliari, ufficio ove sono conservati i registri immobiliari e ipotecarî.