DI GIULIO, Fernando
Francesco M. Biscione
Nacque a Grosseto il 27 apr. 1924 da Serafino e Agostina Dieciné, da famiglia medio borghese di origine lucana. Frequentò le scuole medie a Salerno e nel 1941-43 [...] 1957 passò dalla commissione di organizzazione alla federazione romana del partito (fu consigliere provinciale dal 1956 al "cultura di governo" del partito: in particolare, al non, aver compreso adeguatamente il carattere duale di uno Stato nel quale ...
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DI NEGRO, Pietro
Giovanni Nuti
Nacque agli inizi del sec. XIII a Genova da Ansaldo e Beatrice Lomellini. Suoi fratelli furono Enrico, Giacomo, Inghetto, Guido, Pastone, Nicolò, Bonifacio, Simonetto [...] il Federici, sarebbe stato anche sindaco degli uomini di Chiavari, Lavagna e Moneglia, venendo eletto podestà di Carpena per l richiese la consulenza di esperti in diritto. Nel 1276 affiancò Marchesino da Cassino, da tempo consigliere giuridico del ...
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DI VAGNO, Giuseppe
Fulvio Mazza
Nacque a Conversano (Bari) il 12 apr. 1889 da Leonardo Antonio e da Rosa Rutigliano, in un'agiata famiglia contadina. Dopo aver compiuto con buoni risultati gli studi [...] bracciantili di quegli anni. Nelle elezioni del 1914 fu eletto per la lista socialista al Consigliodi reclusione, provocando una veemente polemica da parte delle forze politiche progressiste.
Fonti e Bibl.: Roma, Arch. centrale dello Stato ...
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DI BLASIO, Scipione
Stefano Caviglia
Nacque a Casacalenda (Campobasso) il 26 ott. 1834 da Francesco Saverio e Isabella Vincelli. Compiuti i primi studi nella città natale, frequentò il collegio Sannitico [...] a cavallo.
Nel 1862 fu eletto consigliere provinciale del mandamento di Casacalenda. In tale veste si recò a 1884, p. 137; T. Sarti, Il Parlamento italiano nel cinquantenario dello Statuto, Roma 1898, pp. 233 s.; G. Masciotta, Il Molise dalle origini ...
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Giovanni Maria Mastai Ferretti (Senigallia 1792 - Roma 1878). Il suo pontificato (1846-78) è stato uno dei più lunghi della storia della Chiesa: furono decenni particolarmente densi di avvenimenti che [...] ; spinto dal movimento d'opinione pubblica, il pontefice concesse (1847) una limitata libertà di stampa, una consulta distato, la guardia civica, un consiglio dei ministri. Allarmata dalle riforme papali, l'Austria occupò Ferrara (luglio 1847), ma ...
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Giurista ed economista (Milano 1738 - ivi 1794). Tra i massimi rappresentanti dell'illuminismo italiano, la sua fama è legata al trattato Dei delitti e delle pene (pubblicato anonimo a Livorno nel 1764), [...] e spronato a dedicarsi agli studî di scienza politica ed economica, scrisse, dietro consigliodi Pietro Verri, il saggio Del disordine e de' rimedi delle monete nello statodi Milano nel 1762 (1762). In casa di Pietro, sede della redazione del Caffè ...
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Uomo politico e statista italiano (Mondovì 1842 - Cavour 1928). Segretario generale della Corte dei Conti e poi Consiglieredistato, fu deputato (1882, 1924), ministro del Tesoro (1889-90) e degli Interni [...] 1872 come reggente della direzione generale delle Finanze e poi come segretario generale della Corte dei conti. Consiglieredistato dal 1882 su invito di A. Depretis, l'anno stesso poté presentarsi candidato alla Camera e fu eletto deputato a Cuneo ...
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Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione [...] Toscana. Notevole nel priorato di D. fu anche il provvedimento preso, pare per suo consiglio, di bandire da Firenze - si compone in unitario sistema. L'impero non è per lui uno stato, non è solo un'organizzazione politica: è il mezzo voluto ab ...
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Giuseppe Vacca
Uomo politico italiano (Genova 1893 - Jalta 1964). Animatore con A. Gramsci del giornale l'Ordine nuovo, aderì al Partito comunista d'Italia (1921); dopo l'arresto di Gramsci divenne segretario [...] Nuovo e nella partecipazione al movimento torinese dei consigli (1919-20). In quella temperie maturò il interessi comuni al genere umano, rispetto a quelli di classe, diStato o "di campo", e prospettava una profonda revisione del marxismo assumendo ...
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Nacque ad Ajaccio il 15 ag. 1769, morì a Longwood, nell'isola di S. Elena, il 5 maggio 1821; figlio di Carlo e Letizia Ramolino. Collegiale ad Autun, Brienne, Parigi, fu poi luogotenente d'artiglieria [...] , un mese dopo (18 brumaio), un colpo distato, con la dispersione del Consiglio dei Cinquecento e la sostituzione del Direttorio con un collegio di tre consoli, assumendo egli stesso il titolo di primo console. Ripresa la guerra contro i coalizzati ...
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pizzo di Stato loc. s.le m. (spreg.) L’imposizione fiscale pubblica interpretata come una forma di taglieggiamento mafioso. ◆ [tit.] Il «pizzo» di Stato [testo] Nuove tasse, imposte e contributi vengono ideati ogni giorno, senza alcuna giustificazione...
statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...