L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] era la conservazione della pace nella regione marchigiana, che era stata turbata dalla lunga lotta contro Piccinino e i Malatesta; nel Regno di Napoli. Le ragioni politiche consigliavano però alla Chiesa di ricercare soluzioni di compromesso, ...
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L'ETA MEDIEVALE
Girolamo Arnaldi
L'ETÀ MEDIEVALE I confini del medioevo sono ormai due frontiere mobili. Accantonati i tradizionali 476 e 1492, si tende a spostarli sempre più in avanti: quello [...] concilio romano del 5-31 ottobre 649, nel corso del quale erano stati condannati i due editti imperiali, che, in forma più o meno troviamo riuniti in un consiglio ristretto alcuni dei maggiori protagonisti del moto di riforme che prendeva allora ...
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Autorità
Carlo Galli
Introduzione
Il termine 'autorità' riveste, nel linguaggio comune e in quello scientifico, una vasta gamma di significati, designando sia il fondamento o il criterio che origina [...] di tutela, di incremento e di piena attuazione del diritto, è nozione che si riconnette a quella di patronus e, esprimendo "più di un consiglio e meno di pp. 109-110) e riconosce che il moderno Statodi diritto è finito quando - tra Otto e Novecento ...
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Cattolicesimo
Luigi Sartori
sommario: 1. Ecumenismo: sfida per una nuova cattolicità: a) cammino comune con le altre confessioni; b) dentro la storia generale; c) assunzione della prospettiva escatologica. [...] il genere umano; e perciò alla pace.
Nell'ambito del Consiglio Mondiale delle Chiese emerge da decenni, sotto forme diverse, il del nuovo papa. Anche tale carattere è stato fatto oggetto di riflessione e di studio negli anni più recenti. Non si ...
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BERNARDINO da Siena, santo
Raoul Manselli
Nacque l'8 sett. 1380 a Massa Marittima da Tollo di Dino di Bando, della nobile famiglia senese degli Albizzeschi (sui quali cfr. A. Liberati, Genealogia della [...] - è uno dei tratti più simpatici della personalità di B.: gli era stato accanto nelle complesse e spesso difficili vicende della sua vita, aveva esercitato il compito, spesso ingrato, diconsigliere e giudice nella sua eloquenza, lo aveva aiutato ...
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ALBERIGO, Giuseppe (Pino)
Giovanni Miccoli
Nacque a Cuasso al Monte (Varese) il 21 gennaio 1926. Il padre, Giovanni Alberto, di famiglia poverissima, era maestro elementare. Aveva partecipato alla [...] di incertezza e discussioni. I pareri dei sacerdoti di loro fiducia e degli amici cui si rivolsero per un consiglio in qualche modo autonomo già per il fatto stesso di essere stato convocato e di esistere. In secondo luogo essa era frutto della ...
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ACQUAVIVA, Claudio
Mario Rosa
Nacque ad Atri il 14 sett. 1543 da Giovanni Antonio e da Isabella Spinelli. Rimasto giovanissimo, dopo la morte dei genitori, sotto la tutela del fratello maggiore Giovati [...] tenenda, che, nelle sue preoccupazioni di governo, l'A. emanò, col consiglio del Bellarmino, del Suarez e del 641, 642, 643 e n. 2; per la questione, maggiore attenzione è stata dedicata ai rapporti tra l'A. e il Suarez da R. de Scorraille, François ...
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FILIPPO Neri, santo
Vittorio Frajese
Nacque a Firenze, nel quartiere di S. Pier Gattolini, il 21 luglio 1515, da ser Francesco di Filippo da Castelfranco e da Lucrezia da Mosciano.
Il padre esercitava [...] dicembre mattina era alla chiesa Nuova, dove gli avevano consigliatodi visitare F., il Baronio e il Bozio. F. maggio 1595. Fu canonizzato nel 1622.
La sua opera è stata recentemente rieditata per cura di A. Cistellini: S.F.N. Gli scritti e le ...
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BARONIO, Cesare
Alberto Pincherle
Nacque la notte fra il 30 e il 31 ott. 1538 a Sora, da Camillo Barone (così, o anche Baroni, si firmò e fu chiamato pure il B., ancora, talvolta, nell'anno 1596) e [...] dic. 1560 annunciò ai genitori la decisione presa dopo tre anni di meditazione, preghiere, consigli del suo padre spirituale: avendo già avuto gli ordini minori, il sabato 21 sarebbe stato ordinato suddiacono, rimanendo a Roma; una volta abile a dir ...
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Antropomorfismo
Sante Di Giorgi
Marco Aime
Marco Bussagli
Il termine antropomorfismo (dal greco ἄνθρωπος, "uomo" e μορϕή, "forma") designa, in senso lato, la tendenza a conferire aspetto umano alla [...] di riprodurre la figura umana. Nella parte settentrionale sorge la piazza della to-guna, la 'casa della parola', dove si tiene il consiglio letterari che erano già statidi Fedro ed Esopo.Esiste, infine, un genere di antropomorfismo che, pur non ...
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pizzo di Stato loc. s.le m. (spreg.) L’imposizione fiscale pubblica interpretata come una forma di taglieggiamento mafioso. ◆ [tit.] Il «pizzo» di Stato [testo] Nuove tasse, imposte e contributi vengono ideati ogni giorno, senza alcuna giustificazione...
statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...