Uomo politico inglese (Londra 1780 - Bowood 1863); membro del ministero di coalizione Fox-Grenville (1806-07), sostenne la necessità di nuove imposte per condurre la guerra contro la Francia (1806); propugnò [...] dei Lord (1816) fu sostenitore delle idee liberali. Ministro degli Interni con G. Canning (1827), fu presidente del Consigliodistato (1830-41; 1846-52) con G. Grey e J. Russell. Quale ministro senza portafoglio partecipò ai gabinetti Aberdeen ...
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Uomo politico italiano (Vienna 1865 - Roma 1953); membro del Consigliodistato (1892-1928), deputato (1900-13), senatore del regno (1919). Fu ministro delle Poste (1906-09), ministro del Tesoro (1919-20), [...] 1922 fu favorevole alla collaborazione con i fascisti. Fu delegato italiano alla Società delle Nazioni (1920, 1921, 1924), e (1921-22) capo della delegazione italiana alla conferenza navale di Washington; nel 1928 fu nominato ministro distato. ...
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Uomo politico francese (Parigi 1785 - ivi 1870), figlio di Victor-Claude; sotto Napoleone fu al ConsigliodiStato e svolse incarichi diplomatici, creato pari di Francia alla Restaurazione (1814), difese [...] vita politica, militando nel gruppo dei "dottrinarî". Alla caduta di Carlo X, accettò il portafoglio dell'Istruzione (1830); fu poi ministro degli Esteri (1832) e infine presidente del Consiglio (1835). Con l'avvento del Guizot si ritirò dalla vita ...
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Uomo politico svizzero (Cologny 1845 - Ginevra 1928); dal 1871 al 1924 prese parte alla vita politica come liberale-democratico, promovendo la pace tra le varie confessioni religiose e la separazione della [...] e divenendo presidente del Consigliodistato (1890, 1892, 1896), del Consiglio nazionale (1902), membro del Consiglio federale (1917) e suo presidente (1918). Dal 1914 alla morte, presidente del Comitato internazionale della Croce Rossa e nel 1921 ...
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Soldato puritano e uomo politico (Owthorpe, Nottinghamshire, 1615 - Sandown Castle, Kent, 1664). Fu membro del Parlamento lungo, governatore e difensore di Nottingham (1643); quale indipendente votò la [...] Carlo I. Poi membro del Consigliodistato si oppose alla politica di Cromwell e sostenne G. Monk contro J. Lambert (1659). Espulso dal Convention parliament (1660), fu sospettato di cospirazione e arrestato (1663). Alla moglie Lucy (1620-1680 circa ...
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Patriota (Segrano, Milano, 1824 - Roma 1896); mazziniano in gioventù, firmò nel 1848 la protesta contro la fusione della Lombardia al Piemonte; passò poi al partito moderato e fu tra i fondatori del Crepuscolo [...] e della Perseveranza; referendario nel ConsigliodiStato, deputato nell'8a e 9a legislatura, commissario regio nel Polesine nel 1866, prefetto di Verona, dal 1881 senatore. Direttore dal 1871 della Banca generale. ...
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Uomo politico argentino (n. Buenos Aires 1766 - m. in Cile 1853). Fu tra i promotori della rivoluzione antispagnola del maggio 1810; seguace di M. Moreno, fece parte della prima giunta di governo, dalla [...] quale fu allontanato dal moto capeggiato da C. de Saavedra nell'apr. 1811. Membro del secondo triunvirato dall'ottobre 1812 fu presidente del Consigliodistato dal 1814. ...
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Letterato e patriota messicano (Puebla de Los Angeles 1821 - Città del Messico 1883); appoggiò una costituzione messicana entro l'ambito coloniale, poi passò al partito liberale e, come membro del Consiglio [...] diStato, cercò d'impedire l'abdicazione di Massimiliano. Fu poeta d'ispirazione patriottica e religiosa. Nel 1856 pubblicò un accurato saggio storico su Fray Luis de León. ...
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Magistrato inglese (Stockport 1602 - Londra 1659); nel 1649 fu scelto a presiedere l'Alta Corte di Giustizia che processò Carlo I, al quale il B. negò il diritto di parlare in propria difesa sia prima [...] sia dopo la condanna a morte. Nello stesso anno divenne presidente del Consigliodistato. Deputato repubblicano, fu tuttavia avversario di O. Cromwell. ...
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Uomo politico peruviano (Lima 1793 - ivi 1847), presidente del Consigliodistato nel 1839, occupò nel 1841, alla morte di A. Gamarra, la presidenza della Repubblica; fu spodestato nel 1842 da J. C. Torrico. ...
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pizzo di Stato loc. s.le m. (spreg.) L’imposizione fiscale pubblica interpretata come una forma di taglieggiamento mafioso. ◆ [tit.] Il «pizzo» di Stato [testo] Nuove tasse, imposte e contributi vengono ideati ogni giorno, senza alcuna giustificazione...
statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...