Talassio Termine latino, di significato e origine incerti, usato come invocazione nel rito nuziale degli antichi Romani. Secondo una tarda leggenda Talassio («per T.») sarebbe stato il grido di salvaguardia [...] Sabine portavano alla casa del loro capo una delle fanciulle rapite. Altre ipotesi interpretano T. come un epiteto del dio Conso (il ratto delle Sabine sarebbe avvenuto durante le feste Consuali) o come il nome sabino di Imeneo, divinità nuziale dei ...
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Rapimento, soprattutto di donne, con specifico riferimento all’antichità classica. antropologia Tra alcuni popoli e in taluni contesti folclorici europei, la rappresentazione simbolica del r. della donna [...] Secondo la leggenda romana, poiché i primitivi abitatori di Roma non avevano spose, invitarono alle celebrazioni per il dio Conso le popolazioni vicine e rapirono donne sabine intervenute alla festa. Di qui una lunga guerra che, sebbene vittoriosa ...
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antropologia Spoglie degli animali e dei nemici uccisi, indossate o conservate non solo come segno del valore del proprietario, ma anche allo scopo di ‘impossessarsi’ dello spirito della vittima, propiziandosela [...] a far parte del vestiario: così tra gli Abissini solo chi ha abbattuto un leone può indossarne la pelle; e tra i Conso dell’Etiopia meridionale solo l’uccisore di elefanti ha diritto a portare speciali bracciali d’avorio. storia e arte Segno di ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] e 2° a.C. la religione pubblica, per reazione ai fermenti di origine straniera, rafforza i culti arcaici: nuovi templi di Conso, Pale, Giano, Giuturna ecc. stanno a indicare questa tendenza. Ma dal 3° sec. in poi, in misura sempre crescente, anche la ...
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consono
cònsono agg. [dal lat. consŏnus, comp. di con- e tema di sonare «suonare»], letter. – Consonante, che produce consonanza: voci, note consone. Più com. in senso fig., conforme, concorde e sim.: parole c. ai sentimenti.
conservare
v. tr. [dal lat. conservare, comp. di con- e servare «serbare, custodire, mantenere»] (io consèrvo, ecc.). – 1. a. Tenere una cosa in modo che duri a lungo, che non si guasti, non si sciupi: come fai a c. così bene la roba?; c....