Censore romano (366 a. C.), per cinque volte console (364, 361, 355, 353, 351). Vincitore degli Ernici nel secondo consolato, nel 351 costrinse Tarquinia alla pace e nel 350, come dittatore, sconfisse [...] i Galli Boi ...
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Primo della sua gente, pervenne al consolato nel 242 a. C. e a lui e al pretore Q. Valerio Faltone Roma affidò il comando della flotta di 200 navi (Polibio, I, 59: cifre diverse in altre fonti), costruito [...] con offerte private, per uno sforzo supremo che terminasse, dopo cinque anni passati senza azioni navali, la prima guerra punica.
Al principio dell'estate, poiché i Cartaginesi avevano lasciato nell'abbandono ...
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Uomo politico dell'età di Cesare, fu accanito avversario di questo; spesso suo collega nelle più alte magistrature (nel consolato, nel 59 a. C.), ma, poco potente, riportò continui insuccessi. Durante [...] la guerra civile fu al comando della flotta di Pompeo, morì nel 48 a. C ...
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Funzionario e storico (Parigi 1778 - ivi 1836). Addetto agli uffici della Convenzione, poi del Direttorio, soprintendente agli archivî del Consolato e dell'Impero, segretario nel 1813 di Napoleone, che [...] l'aveva creato barone nel 1809, segretario particolare di re Luigi Filippo, dopo il 1830 pubblicò più volumi di memorie storiche: Manuscrit de 1814 (1823), de 1813 (1824), de 1812 (1827), de l'an III (1794-95) ...
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Letterato (Rennes 1748 - Parigi 1816). Ricoprì cariche sotto il Direttorio (fu ministro plenipotenziario a Torino nel 1797) e il Consolato, ma si mantenne sempre fedele alle idee repubblicane, e dal 1802 [...] attese soltanto al suo insegnamento universitario. In Italia godette la stima dell'Alfieri, del Foscolo e del Manzoni. Pubblicò varî scritti, ma la sua fama è tutta affidata alla Histoire littéraire d'Italie ...
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Uomo politico romano (m. 93 d. C. circa), noto per le sue ricchezze. Rivestì varie cariche pubbliche, tra cui il consolato per ben tre volte e il proconsolato d'Africa; fu buon oratore, lodato da Quintiliano. ...
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Giurista romano del periodo repubblicano, pretore nel 66 a. C. Per dedicarsi agli studî di diritto, rinunziò a concorrere al consolato. Son dovute alla sua influenza innovazioni giuridiche importanti (stipulazione [...] aquiliana, ecc.); fu spesso giudice ...
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OTONE (M. Salvius Otho)
Arnaldo MOMIGLIANO
Imperatore romano (69 d. C.), figlio di L. Salvio Otone che rivestì il consolato e di Albia Terenzia, nato nel 32 d. C.: la sua famiglia era, a quanto sembra, [...] di origine etrusca e fu innalzata al patriziato solo da Claudio nel 48 d. C. Amico intimo di Nerone, ne condivise i bagordi. Si sposò nel 58 con Poppea Sabina, facendola divorziare da Rufino Crispino. ...
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BICCHIERI, Martino
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Apparteneva ad una delle più antiche ed importanti famiglie del Comune di Vercelli, che rivestì più volte il consolato nell'ultimo ventennio del sec. XII, insieme con membri delle [...] redigeva il suo testamento. Un altro fratello,Guala - padre dell'omonimo cardinale e di Manfredo, capo ghibellino morto nel 1231 - fu console nel 1180, nel 1182, nel 1185. Il necrologio di S. Eusebio di Vercelli, che ne fa alti elogi, ci fa sapere ...
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Uomo politico francese (Domme, Périgord, 1741 - ivi 1824). Avvocato, dal 1795 al 1799 membro del Consiglio degli anziani, sotto il Consolato fu segretario redattore della commissione che preparò il Codice [...] civile e sostenne con J.-É.-M. Portalis il diritto romano contro la tradizione consuetudinaria. Senatore (1806), conte (1808), la Restaurazione lo fece pari e marchese (1817). Fra le opere: Du divorce ...
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consolato
s. m. [dal lat. consulatus -us]. – 1. Ufficio e dignità di console presso gli antichi Romani: adire il c.; aspirare al c.; essere eletto al c.; anche il periodo in cui un console durava in carica: durante il c. di Cicerone; sotto...