Processo fonetico per cui una consonante occlusiva perde la soluzione esplosiva e assume quella fricativa, trasformandosi in consonanteaffricata. L'a. si è verificata nel passaggio dal latino classico [...] e sonore seguite da i semivocale (così dal lat. class. gratia e medius si avranno in ital. grazia e mezzo). L’italiano possiede tre fonemi affricati: un'affricata alveolo-palatale sorda, il cosiddetto c dolce ‹č›, che appare in celare o mancia; un ...
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Terza lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
La sua forma deriva dal gamma dell’alfabeto greco occidentale (calcidese) che fu modello di quello romano. Qui inizialmente la C rappresentò sia la velare [...] (per es. Cicero ‹kìkero›) passò a poco a poco a una pronunzia palatale affricata, che tra il 4° e il 6° sec. d.C. si stabilizzò in generalmente dalla semplice c davanti ad a, o, u e a consonante, mentre davanti a e e i l’italiano e il romeno usano ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] suoi limiti (per es., sono ancora numerosi i dittonghi dopo consonante + r). Ma a Napoli la seconda generazione di poeti, ar- atono su -er (maraviglia, andarò), sibilante per affricata palatale (faza), prima persona singolare del passato remoto in - ...
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L’acquisizione dell’italiano come lingua seconda (L2) è un processo graduale che si innesta sul processo di acquisizione, avviato in tenera età, di un’altra lingua (detta lingua prima o L1). L’italiano [...] /ʦ ʣ/ e dell’affricata palatale sorda /ʧ/: nasionali «nazionale», [z]ucchëro «zucchero», comerscialista «commercialista» (Celata 2004);
(b) presso arabofoni la resa /b/ anche per /p/: broblema «problema»;
(c) la sonorizzazione di consonanti sorde ...
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Settima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Nell’alfabeto greco la lettera corrispondente alla G è il Γ (gamma), che occupa il terzo posto, nell’alfabeto latino occupato dalla C. Questa infatti [...] pronuncia occlusiva passò a poco a poco a una pronuncia di affricata palatale, che nei diversi idiomi romanzi si è sviluppata in è rappresentato dalla semplice g davanti ad a, o, u e a consonante, mentre davanti a e e i l’italiano e il romeno usano gh ...
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affricato
agg. [dal lat. affricatus, part. pass. di affricare «sfregare»]. – Consonante a. (o affricata s. f.): consonante che risulta da un’articolazione che nella fase iniziale è di tipo occlusivo e nella fase finale è di tipo fricativo...
affricazione
affricazióne s. f. [der. di affricato]. – Processo fonetico per cui una consonante occlusiva si trasforma in consonante affricata. Tale processo si è verificato nel passaggio dal latino classico al latino volgare per le occlusive...