I suoni fricativi, detti anche spiranti o costrittivi, sono prodotti mediante un rilevante restringimento del canale orale: gli organi articolatori si avvicinano senza pervenire ad una chiusura totale. [...] non sibilanti, come /f/ o /θ/, segmenti non striduli caratterizzati da frizione di lieve entità.
Le consonantifricative presentano un rumore irregolare costituito da striature verticali la cui distribuzione lungo l’asse delle frequenze dipende dal ...
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Processo fisiologico, essenziale per gli esseri viventi aerobici (Uomo, animali e vegetali), che consiste nell’assunzione dell’ossigeno atmosferico e nell’eliminazione di anidride carbonica e acqua, per [...] durata dell’articolazione; il volume relativo aumenta progressivamente se si passa dalle vocali aperte alle chiuse, alle consonantifricative, e alle esplosive; aumenta se si passa dalle articolazioni sonore alle sorde, dalle esplosive alle aspirate ...
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Come si producono i suoni
Nella produzione del parlato si distinguono due azioni parallele e distinte, quella della fonazione e quella dell’articolazione. Per fonazione si intende la produzione della [...] è fisiologicamente possibile creare un diaframma stretto e aprire il varco rinovelare), ma è dovuta alla natura stessa della consonantefricativa, in cui la condizione necessaria è che il flusso d’aria sia turbolento. Perché questo accada l’aria deve ...
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Come si analizza il segnale acustico
La fonetica acustica è lo studio dei segnali acustici complessi diretto a scomporli nelle loro componenti semplici. Essa si serve principalmente della spettrografia, [...] (in quanto sempre sonore), formanti marcate intorno ai 250 Hz e sbiadite tra i 250 Hz e i 2000 Hz
(c) consonantifricative
correlati acustici: fruscio per tutta la durata del fono
pattern spettrografico: striature verticali irregolari (nel caso di ...
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L’➔italiano regionale usato in Sardegna (cfr. Loi Corvetto 1983) è una varietà che, nei suoi tratti principali, è diffusa presso tutti gli strati sociali dell’isola, non è recepita come marcata in maniera [...] non rafforzato. Ugualmente /r/ è rafforzata in [rː]ana e in la [rː]ana, ma non in para.
Le consonanti ➔ fricative dentali sono realizzate come sonore in posizione intervocalica, tranne che a inizio di parola e in contesti intervocalici derivanti da ...
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Gli allofoni (o varianti) sono le diverse realizzazioni concrete che un fonema ha nella catena parlata. Per es., a due pronunce della parola pane, di cui la prima contiene una [a] e la seconda una [æ], [...] difetti di pronuncia come la cosiddetta lisca, che porta alla realizzazione delle consonantifricative /s/ e /z/ rispettivamente sorda e sonora come suoni laterali fricativi [ɬ] e [ɮ] rispettivamente sordo e sonoro, come in alcuni ➔ dialetti di area ...
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I suoni sibilanti sono una sottoclasse di ➔ consonanti (➔ fricative), suoni rumorosi e intensi, articolati mediante un forte restringimento del condotto orale.
La differenza tra fricative sibilanti (ingl. [...] 2000 e 4000 Hz. Oltre alla distribuzione, anche l’intensità del rumore fricativo concorre a differenziare i suoni sibilanti da quelli non sibilanti. Da un ale, [s]ignore, [s]ereno), come pure dopo un’altra consonante (per es. bor[s]a, sal[s]a, p[s] ...
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Le consonanti dentali si realizzano con una chiusura tra la punta della lingua e gli incisivi superiori. Tali foni fanno parte di una classe consonantica più ampia, in quanto l’articolatore (la parete [...] [n] (stesso grado diaframmatico delle occlusive ma con il diaframma rinovelare aperto) (fig. 1 b);
(c) tre coppie di consonantifricative sorda e sonora (diaframma stretto per tutta la durata del fono), una per ciascuna sottoclasse (dentali [θ] e ...
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Le consonanti palatali si realizzano mediante il sollevamento del dorso della lingua verso la volta palatina, nella parte mediana della cavità orale (➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di; ➔ [...] al tempo stesso non abbastanza stretto da mettere in turbolenza il flusso d’aria passante, come accade nelle consonantifricative. Quella delle approssimanti è quindi una zona articolatoria molto ridotta, contigua a quella tipica della vocale [i] e ...
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Per i grammatici antichi, il termine consonante (gr. stoikhêion [o grámma] sýmphōnon, lat. littera consonans) indicava una lettera che (per es., gr. β, γ, δ, lat. b, c, d) si riteneva non potesse essere [...] scuola. Processo simile si riscontra in Campania, ma non prima di consonante coronale ([ˈkwesta ˈʃkwo:la]). Nella varietà toscana (ma non a Firenze), romana e campana, la fricativa alveolare sorda dopo sonorante (nasale o liquida) è realizzata come ...
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consonante
s. f. [dal lat. consŏnans -antis (littĕra), part. pres. di consonare «consonare»]. – Ciascuno dei fonemi di una lingua che vengono pronunciati con il canale vocale chiuso (c. occlusive o momentanee) o semichiuso (c. semiocclusive...
fricativo
agg. [dall’ingl. fricative, der. del lat. fricare «strofinare»]. – In fonetica, consonante f. (o assol. fricativa s. f.), ogni consonante la cui articolazione richiede non una chiusura momentanea (come nelle esplosive), ma solo un...