Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] (basti pensare, ad es., al regresso della ➔ vocale di appoggio o al regresso dell’➔ assimilazione parziale nei nessi con consonantenasale), al punto da spingere Devoto a parlare di «un terzo sistema fonologico» in formazione (Devoto 19644: 149). Ma ...
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Bocca
Daniela Caporossi
Guido Grippaudo
Anita Sama
La parola bocca deriva dal latino bucca, che significava originariamente "guancia" e passò poi a indicare la bocca, soppiantando in questo significato [...] e delle labbra, che partecipano alla produzione di vocali e consonanti.
Le ghiandole salivari hanno il compito di secernere mucine e secondario, che separa la cavità buccale dalla cavità nasale. La mancata fusione dell'intero processo mascellare col ...
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Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] il Sud in età tardomedievale. Leggermente meno estesa dell’area assimilativa è quella in cui ogni consonante sorda si sonorizza dopo nasale ([ˈkambə] «campo», [ˈkandə] «canto», [ˈpaŋga] «panca», ecc.). Caratteristico dell’area centro-meridionale è l ...
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Tra le varietà regionali italiane, quella di Roma presenta alcune caratteristiche specifiche: da un lato si tratta, ormai da molti decenni, della varietà con cui tutti gli italiani vengono più spesso a [...] , inoltre, a Roma e nel Lazio non sono gradite le consonanti in fine di parola e quindi, a livello basso, sono da zona a zona, è diffusa anche la lenizione delle sorde post-nasali, che può arrivare fin quasi alla sonorizzazione (tem[b]o, tren ...
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Con francesismi si intendono i prestiti dal francese (i francesismi veri e propri, per la fase più antica della lingua detti anche, raramente, oitanismi dall’uso di designare il francese antico come lingua [...] all’epoca medievale (cfr. Dardi 1992: 67-77): vocali nasali adattate in orali, sulla base della grafia (fr. gendarme → toeletta, tuelette) e poi con /oa/ (toaletta).
Quanto alle consonanti, la fricativa alveolare sonora /z/ è resa con /s/, /z/ ...
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Con speciale riferimento all’Europa medievale romanza, si indica con il nome di scripta il sistema, diverso da una zona all’altra, con cui si rende nella scrittura la lingua: tali forme di realizzazione [...] dei fonemi romanzi innovanti rispetto all’inventario fonematico della lingua latina (come le consonanti ➔ palatali, ➔ fricative, ➔ affricate, ➔ nasali, ➔ laterali) e quindi non dotati di una rappresentazione grafica tradizionale, consolidata nel ...
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Ogni lingua si articola in sillabe, per effetto dell’alternarsi di foni consonantici e vocalici (➔ fonetica; ➔ consonanti; ➔ vocali). I secondi sono caratterizzati da maggior sonorità intrinseca e maggior [...] del francese si è avuta la nasalizzazione delle vocali, ma solo quando esse erano seguite da consonantenasale in coda (che è poi caduta), non quando la nasale era nell’attacco della sillaba seguente (cfr. bon /bõ/ ~ bonne /bɔn/). Si può dunque dire ...
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Come si producono i suoni
Nella produzione del parlato si distinguono due azioni parallele e distinte, quella della fonazione e quella dell’articolazione. Per fonazione si intende la produzione della [...] diaframma rinovelare: le fricative sono le sole consonanti in cui esso deve essere completamente chiuso, per impedire che l’aria espiratoria possa, anche parzialmente, defluire attraverso le cavità nasali.
L’incompatibilità tra il modo fricativo e ...
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Per alfabeto fonetico si intende l’insieme dei simboli impiegati per la rappresentazione grafica dei suoni di una lingua. La sua prerogativa essenziale è quella di associare in modo univoco un solo segno [...] occlusiva e l’esito finale è un suono fricativo breve: noce > [ˈnoʧe].
L’italiano ha due allofoni nasali, [ɱ] prima di consonante labiodentale (inverno > [iɱˈvɛrno]) e [ŋ] prima di segmento velare (banco > [ˈbaŋko]). Il suono [ɲ] è lungo ...
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L’estensione dell’area dialettale comunemente definita lombarda si sovrappone solo parzialmente a quella dell’odierna Lombardia amministrativa. Ciò è certamente in relazione con la storia del territorio, [...] a] «cavezza», da lat. septem, cepulla, capitia;
(c) vocali nasali lunghe da vocale + [n], specialmente in fine di parola: [k ] «asini» (milan. [gat], [ˈazen]);
(g) mantenimento della consonante dentale finale nei part. pass. sing. masch.: [kanˈtat], ...
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consonante
s. f. [dal lat. consŏnans -antis (littĕra), part. pres. di consonare «consonare»]. – Ciascuno dei fonemi di una lingua che vengono pronunciati con il canale vocale chiuso (c. occlusive o momentanee) o semichiuso (c. semiocclusive...
nasale
agg. e s. m. e f. [der. di naso]. – 1. agg. a. Proprio del naso, che è parte del naso, che ha rapporto col naso: la prominenza, il profilo n.; respirazione n., attraverso il naso; plastica n., in chirurgia, v. rinoplastica. In antropometria,...