La spirantizzazione (detta anche fricativizzazione) è un processo fonetico per cui un suono (tecnicamente, un fono; ➔ fonetica) è realizzato come fricativo o, in altri termini, spirante (➔ fricative). [...] delle occlusive scempie sorde e, in modo più variabile, anche di quelle sonore poste tra vocali, dopo legamento o consonante liquida: ricordo > [riˈhordo]. Il centro propulsore della gorgia è Firenze, ma gli effetti fonetici del fenomeno si ...
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I fonemi di ogni ➔ sillaba formano una struttura analizzabile in tre parti: l’attacco, il nucleo e la coda. Il nucleo, costituito sempre da una sola vocale, è l’elemento cruciale, necessario e sufficiente [...] zo, ot.tet.to, a cui si aggiunge anche il digramma cq: ac.qua, sciac.qua.re).
Si tengono però unite le sequenze formate da s + consonante (co.spi.ra.re, co.sto) e quelle tradizionalmente indicate come muta cum liquida, cioè b, c, d, f, g, p, t, v + l ...
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In fonetica, detto di articolazione ottenuta mediante l’intervento delle parti mobili della mesofaringe o dell’ipofaringe. In tale articolazione il canale della faringe, specialmente nella sua parte mediana, [...] sono indicate rispettivamente con il segno ḥ la sorda e con il segno ‛ la sonora. Nelle stesse lingue, inoltre, le consonanti f. influiscono sull’articolazione delle vocali seguenti e l’intervento della faringe si può avere, d’altra parte, anche nell ...
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Con il termine raddoppiamento espressivo (o geminazione espressiva) ci si riferisce prevalentemente all’esistenza in latino (quello classico e, ancor più, quello tardo) di forme che contengono una consonante [...] . I casi di questo tipo non sono molto numerosi. Si vedrà, infatti, che il raddoppiamento riguarda più spesso alcune specifiche ➔ consonanti, e in tal caso compare in tutte le parole che le contengono; oppure, che esso è limitato a singole parole, ma ...
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sillaba La minima unità fonica (autonoma e distinta sotto l’aspetto dell’articolazione) in cui si possono considerare divise le parole.
La s. è costituita da un punto vocalico o centro o apice, formato [...] Le s. che terminano in vocale si chiamano aperte o libere (per es., le tre s. di pa-ga-re); quelle che terminano in consonante si chiamano chiuse o implicate (per es., le prime due s. di con-trat-to). L’apertura o chiusura delle s. determina in molte ...
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lallazione
Caratteristico balbettio del bambino che sta imparando a parlare e che esprime l’abilità prelinguistica propria del neonato a partire dal sesto-settimo mese di vita. È caratterizzata dalla [...] produzione di coppie vocali e consonanti già definite, con tonalità diverse in rapporto a condizioni di richiesta, comando, ecc. L’attività espressiva con i suoni ha un’ampia variabilità da soggetto a soggetto e la valutazione di eventuali ritardi ...
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Scienza indiana: periodo vedico. L'analisi linguistica come paradigma della scienza vedica
George Cardona
L'analisi linguistica come paradigma della scienza vedica
'Śikṣā' ('fonetica')
Ai Veda sono [...] seguito da desinenze che sostituiscono gli affissi lUṄ, lAṄ o lṚṄ è soggetto a un incremento iniziale a o ā, a seconda che inizi per consonante o per vocale. Quindi, han- in han-t e han-ya-ta, con t e ta da lAṄ, riceve l'incremento a, mentre edh-a ...
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Come si analizza il segnale acustico
La fonetica acustica è lo studio dei segnali acustici complessi diretto a scomporli nelle loro componenti semplici. Essa si serve principalmente della spettrografia, [...] fig. 6, a titolo riassuntivo, è riportato lo spettrogramma della frase quell’assolo di tromba. Per quanto riguarda i loci delle consonanti occlusive si può notare come la velare iniziale [k] presenti un locus al di sotto dei 1000 Hz per effetto della ...
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QUANTITÀ
Giacomo DEVOTO
. Fonetica. - Durata di un suono, in particolar modo delle vocali, inquadrabile in un sistema di almeno due grandezze diverse e quindi suscettibile di dare origine al ritmo (v.).
Qualunque [...] suono ha una durata, ma le consonanti, trattandosi di valori negativi, subordinano la durata ad altri caratteri; risultanti dal punto e dal grado dell'articolazione (v. allitterazione). In italiano ci sono molto spesso rapporti del tipo di fatto a ...
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I suoni fricativi, detti anche spiranti o costrittivi, sono prodotti mediante un rilevante restringimento del canale orale: gli organi articolatori si avvicinano senza pervenire ad una chiusura totale. [...] . Nell’italiano settentrionale la pronuncia della sibilante è infatti sonora, laddove nelle varietà centrali e meridionali è sorda. Prima di consonante sorda si ha solo /s/, ad es. [s]calare, mentre prima di sonora si avrà soltanto /z/, es. [z]golare ...
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consonante
s. f. [dal lat. consŏnans -antis (littĕra), part. pres. di consonare «consonare»]. – Ciascuno dei fonemi di una lingua che vengono pronunciati con il canale vocale chiuso (c. occlusive o momentanee) o semichiuso (c. semiocclusive...
consonanza
s. f. [dal lat. tardo consonantia, der. di consonare «consonare»]. – 1. Il fatto di consonare, di dar suono insieme: chi, passando per una fiera, s’è trovato a goder l’armonia che fa una compagnia di cantambanchi, quando, fra una...