La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. La musica
Paolo Gozza
La musica
La musica e il Cosmo
Secondo la tradizione, l'istituzione del termine Cosmo (kosmos, mundus) risale a Pitagora. [...] una costante della cultura europea, e una sua direttrice è data appunto dai rapporti tra le teorie del suono e della consonanza e gli studi di anatomia e fisiologia dell'udito. È istruttiva al riguardo l'unica nota del diario di Beeckman relativa ...
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Fenomeno fonetico, caratteristico nel Medioevo del solo fiorentino e toscano occidentale e poi trasmesso agli altri dialetti toscani e alla lingua letteraria, per cui le vocali toniche é e ó si chiudono [...] rispettivamente in ì e ù, quando siano seguite da determinate consonanti: alle forme léngua, faméglia, méschia, óngere ecc. degli altri dialetti corrispondono le fiorentine e letterarie lingua, famiglia, mischia, ungere ecc. ...
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La fonetica linguistica è lo studio dei suoni (o foni; ➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di) prodotti dai parlanti nell’atto di pronunciare una lingua. Ciò non esaurisce la totalità dei suoni [...] queste prerogative sono quelli che si incontrano più spesso nelle lingue naturali.
Ogni lingua possiede suoni vocalici (➔ vocali), mentre tra le ➔ consonanti più diffuse si trovano le occlusive sorde [p t k], le fricative [f s] e le nasali [m n]. Le ...
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In fonetica, consonante che si articola con la punta della lingua tra i denti (tra gli incisivi superiori e quelli inferiori), come la cosiddetta s blesa: sorda ‹th› come nell’inglese thin ‹thin› o sonora [...] come nell’inglese then ‹dhèn›. L’italiano non possiede consonanti interdentali. ...
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La scienza in Cina: l'epoca Song-Yuan. Lo studio della lingua: la fonologia
Edwin G. Pulleyblank
Lo studio della lingua: la fonologia
La Cina generò il proprio sistema di scrittura nel secondo millennio [...] dei sogni (Mengxi bitan, 1086); in realtà Shen Gua genera confusione perché confondeva i quattro 'gradi' con le quattro classi di consonanti all'interno di un varga. Di maggiore interesse è l'opera del filosofo Shao Yong (1011-1077), il cui testo di ...
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In linguistica, nell’aspetto verbale, si dice azione m. quella concepita come concentrata in un punto del tempo (per es., morì), contrapposta all’azione durativa o continuata vista nel suo estendersi nel [...] il cui effetto acustico si può manifestare soltanto in un periodo di tempo breve (per es., p, t), a differenza delle consonanti continue, per le quali l’effetto acustico può essere esteso in un tempo di lunghezza apprezzabile (per es., f, s). Tutte ...
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RADDOPPIAMENTO (fr. redoublement; sp. reduplicación; ted. Reduplikation; ingl. reduplication)
Giacomo Devoto
Prefisso (v.) creato con la ripetizione parziale o totale della radice. Il raddoppiamento [...] noto è quello del perfetto greco e latino: procedimento puramente morfologico, che si limita a riprodurre una delle consonanti iniziali della radice, standardizzando la vocale nel timbro e: tango-terigi, λείπω-λέλοιπα. Meno comune è il raddoppiamento ...
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balbuzie
Disturbo dell’articolazione della parola, più propr. del ritmo del linguaggio, per spasmo dei muscoli deputati all’articolazione delle sillabe: se tale spasmo è tonico, provoca un blocco del [...] discorso del tipo tartagliamento, se è clonico, gli spasmi interrompono l’articolazione delle consonanti, di solito la prima della parola e più frequentemente una labiale. Più grave nell’eccitazione e nello stress, la b. si riduce se il soggetto è da ...
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Linguisitca
In fonetica, di consonante articolata facendo aderire la parte anteriore della lingua nella zona anteriore del palato e convogliando l’aria verso le aperture rimaste tra i bordi laterali della [...] lingua e le file laterali dei denti dell’arcata superiore. L’italiano possiede due consonanti l.: l’alveolare l e la palatale gl(i).
Medicina
In anatomia, scissura l., la scissura di Silvio nel cervello. In fisiologia, dominanza l., la preminenza ...
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Un inveterato luogo comune vuole l’italiano come la più adatta tra le lingue al canto, soprattutto per una ragione fonetica e una sintattica: la ricchezza di suoni vocalici, specie in fine di parola, e [...] ad essere oscurate, e dunque la a può talora assomigliare ad o, mentre la o ad u o uo. Anche le consonanti, negli attacchi di frase particolarmente acuti o in passaggi d’agilità particolarmente veloci, possono talvolta essere deformate; mai le nasali ...
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consonante
s. f. [dal lat. consŏnans -antis (littĕra), part. pres. di consonare «consonare»]. – Ciascuno dei fonemi di una lingua che vengono pronunciati con il canale vocale chiuso (c. occlusive o momentanee) o semichiuso (c. semiocclusive...
consonanza
s. f. [dal lat. tardo consonantia, der. di consonare «consonare»]. – 1. Il fatto di consonare, di dar suono insieme: chi, passando per una fiera, s’è trovato a goder l’armonia che fa una compagnia di cantambanchi, quando, fra una...