L'assistenza e la beneficenza
Dennis Romano
Introduzione: l'ideologia della beneficenza
Debbe il mercante essere largo a porgere la mano al povero, et farli elemosina della sua facultà quanto si extende, [...] d'urgenza durante i tre decenni iniziali del Cinquecento, culminando nella legge sui poveri del 1528-1529. Anni di contagio, di invasioni straniere, di fame, anni che - stante la situazione favorirono l'afflusso in città di immigrati in cerca ...
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zona euro
zòna èuro locuz. sost. f. – Espressione che indica l’insieme dei paesi membri dell’Unione europea (17 nel 2013), che hanno adottato progressivamente l’euro come valuta ufficiale comune costituendo [...] è stata la Grecia, un paese piccolo (incide per appena il 2% sul Pil europeo) che tuttavia ha prodotto un effetto contagio devastante su tutta la z. euro. La crisi greca nasce non tanto dall’indebitamento delle banche e della famiglie, quanto da una ...
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VILLOLA, Pietro
e Floriano
Armando Antonelli
da. – Il cognome dei due cronisti deriva da una località posta a breve distanza dalla città di Bologna, fuori porta San Donato.
Pietro, nipote di Petrizolo [...] ; e Floriano, considerato il continuatore della cronaca.
Morì a Bologna, prima del 1368 e probabilmente nel 1362, in seguito a un contagio, e fu sepolto nella chiesa di San Domenico.
Floriano nacque a Bologna tra il 1340 e il 1342 e prese il posto ...
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FIORENTINI, Francesco Maria
Maria Pia Paoli
Nacque a Lucca il 4 ott. 1603 da Mario e da Flaminia di Girolamo Tucci. La famiglia era originaria di Camaiore e solo nel 1610 Mario ottenne la cittadinanza [...] morbo, comparso in Sicilia nel 1624 e poi diffusosi da Nord, la Repubblica aveva preso provvedimenti per evitare il contagio, proibendo anche i commerci per determinati periodi. Come negli altri antichi Stati italiani anche a Lucca i conservatori di ...
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ROMUALDO da Parma
Dario Busolini
ROMUALDO da Parma (Aquilante Ugolini di Castellina). – Nacque a Parma l’11 maggio 1590 (o nel 1587 secondo il Libro delle professioni fatte a Faenza citato da Giuseppe [...] emergenza a Parma continuò a servire gli infermi a Bologna e in Romagna, insieme con padre Paolo Angelini da Cesena, scampando al contagio.
La buona prova fornita gli aprì le porte di una lunga serie di incarichi di governo, iniziata con la carica di ...
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SARCONE, Michele
Diego Carnevale
SARCONE, Michele. – Nacque a Terlizzi alla fine del 1731 con il nome di Michele Piacenza da genitori ignoti. Successivamente, tra il 1747 e il 1753, mutò il suo cognome [...] fattori. Sarcone ribadì queste considerazioni anche a proposito del vaiolo. Nel 1770 egli pubblicò ancora a Napoli Del contagio del vaiuolo e della necessità di tentarne l’estirpazione, un trattato di medicina pubblica concepito su invito di Berardo ...
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BRANCACCIO, Clemente
Giuseppe Pignatelli
Nato a Carovigno (Brindisi) verso la fine del sec. XVI da una nobile famiglia, entrò giovanissimo tra i francescani minori riformati della provincia di Napoli [...] anni, e in particolare nel biennio 1656-57, il B. si adoperò con generosità a curare i malati, rimanendo anch'egli vittima del contagio. Morì a Napoli il 22genn. 1658.
Il B. pubblicò i primi tre volumi di un corso completo di teologia, diretto alla ...
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Trattazione o rappresentazione (attraverso scritti, disegni, fotografie, film, spettacoli, video ecc.) di soggetti o immagini ritenuti osceni, fatta con lo scopo di stimolare eroticamente il lettore o [...] ascrivibile a difettoso sviluppo della personalità, oppure può rappresentare un sostituto di sessualità turbata dalla paura di contagio di malattie veneree, soprattutto dell’AIDS. Tutto ciò solleva problemi diversi rispetto al passato anche recente ...
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SEMMELWEIS, Ignác Fülöp
Luigi Torraca
, Ostetrico, nato a Buda (Ungheria) il 17 luglio 1818, morto a Vienna il 14 agosto 1865. Allievo di J. Skoda e di K. Rokitansky, divenne nel 1846 assistente nel [...] delle mani impure, di chi osserva e assiste le partorienti, e infine di aver mostrato come il pericolo del contagio può essere evitato, o per lo meno diminuito, mediante la disinfezione delle mani dell'ostetrico, degli strumenti, delle medicature ...
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Neuropatologia
FFernando De Ritis e Charles E. Lumsden
di Fernando De Ritis e Charles E. Lumsden
NEUROPATOLOGIA
Malattie virali del sistema nervoso centrale
di Fernando De Ritis
sommario: 1. Eziologia. [...] livello più elevato, così come nelle classi sociali più elevate di qualsiasi paese, essendo nell'infanzia minori le occasioni di contagio per la minore promiscuità e le più igieniche abitudini di vita, l'età recettiva si sposta oltre l'infanzia fino ...
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contagio
contàgio s. m. [dal lat. contagium, der. di contingĕre «toccare, essere a contatto, contaminare», comp. di con- e tangĕre «toccare»]. – 1. a. La trasmissione di una malattia infettiva dalla persona malata ad una sana sia direttamente...
contagiare
v. tr. [der. di contagio] (io contàgio, ecc.). – Comunicare una malattia per contagio: s’è ammalato di scarlattina e ha contagiato anche il fratello; in senso fig.: è stato contagiato dalle idee stravaganti dei suoi amici. ◆ Part....