FILELFO, Francesco
Paolo Viti
Nacque a Tolentino, nell'odierna provincia di Macerata, il 25 luglio 1398.
Fu ben presto inviato a studiare a Padova, dove, fra gli altri, seguì i corsi di retorica di [...] superare grazie all'aiuto dell'amico Giovanni Paleologo, marchese del Monferrato. Il 31 dic. 1431, ormai esauritosi il pericolo del contagio, rientrò a Milano. Si portò subito a Lodi, dove si trovava lo Sforza, anche per farsi accordare il permesso ...
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COLONNA, Marcantonio
Franca Petrucci
Nacque il 26 febbraio del 1535 a Civita Lavinia da Ascanio, gran connestabile del Regno, e da Giovanna d'Aragona. Il contrasto fra i genitori, culminato poco dopo [...] . Con una serie di disposizioni, che si protrassero fino all'estate del 1579, egli riuscì, isolando e debellando il contagio, a liberare il paese dall'epidemia, che non aveva mancato di causare riflessi negativi sull'economia isolana. Egli si avvalse ...
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GIORGIO (Zorzi, Zorzo) da Castelfranco, detto Giorgione
Augusto Gentili
Non si conosce con esattezza la data della nascita di G., che dovette avvenire a Castelfranco Veneto tra il 1477 e il 1478. È [...] nel vissuto del pittore l'aperto autoriconoscimento finale, l'esplicita dichiarazione dell'identità giudaica. Poi venne la peste, il contagio, la morte precoce. A Venezia in un giorno imprecisato dell'ottobre 1510.
Fonti e Bibl.: M. Michiel, Notizia ...
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COCCHI, Antonio
Ugo Baldini
Nacque il 3 ag. 1695 a Benevento da Giacinto, di Borgo San Lorenzo nel Mugello, e da Beatrice Bianchi di Baselice, nel Beneventano. Il padre si trovava in Campania per curare [...] , poi nel terzo volume delle Opere), che è uno dei primi scritti italiani sull'argomento, e la relazione Sopra il contagio della tabe polmonare scritta a nome del Collegio medico, in cui il C. esclude la contagiosità diretta della tisi, suggerendo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Petrarca
Domenico Ferraro
La riflessione di Francesco Petrarca si svolge all’interno di una tradizione insolitamente estesa per gli orizzonti del tempo e rivisitata alla luce di una programmatica [...] -21). Persistere oltre in una disposizione di abnegazione era infatti pericoloso per la propria salute, dato il rischio di contagio insito nella malvagità umana: «quante volte è successo che un pastore sia morto» mentre «legava una pecora errante del ...
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FOSCARI, Francesco
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia il 19 giugno 1373, primogenito di Nicolò di Giovanni e di Caterina Michiel, figlia della seconda moglie del nonno Giovanni. Nonostante il padre avesse [...] a Domenico, nel 1437, e il padre l'aveva vegliato tutti i giorni, nonostante gli ammonimenti dei consiglieri, che temevano il contagio. Dunque non gli restava che Jacopo, al quale la moglie diede ben presto due femmine ed un maschio, Nicolò, cui ...
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FANZAGO (Fonsaga, Fansago, Foriseca), Cosimo (Cosmo)
Aurora Spinosa
Nacque a Clusone, vicino Bergamo, nel 1591 da Ascenzio e Lucia Bonicelli, come attesta il suo atto di battesimo del 13 ottobre di [...] rapporti con la Sicilia nonché ulteriori scambi con la Spagna.
D. Del Pesco
Fonti e Bibl.: L. Ghirardelli, Ilmemorando contagio seguito in Bergamo l'anno 1630, Bergamo 1681, pp. 342 ss.; F. Baldinucci, Nota dei pittori, scultori et architettori ...
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FEDERICO da Montefeltro, duca di Urbino
Gino Benzoni
Nasce a Gubbio (Perugia) il 7 giugno 1422, frutto, ci si affretta a spiegare, d'una relazione tra il maturo conte di Montefeltro ed Urbino Guidantonio [...] 'egli si sposta, con la corte, ad Aversa, morendovi però all'improvviso per un fulmineo malore, forse dovuto al contagio.
Straziato dal dolore il padre. Uomo duro, astuto, calcolatore, spregiudicato, dall'indomabile energia Federico. Ma ora si piega ...
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BOCCACCIO, Giovanni
Natalino Sapegno
Frutto di una libera relazione di Boccaccio, o Boccaccino, di Chellino con una donna di cui nulla sappiamo, nacque, forse a Certaldo, ma più probabilmente a Firenze, [...] , dalle deboli invenzioni poetiche che segnano il trapasso da una giornata all'altra. E mentre la descrizione del contagio giustifica, su un piano di assoluta eccezionalità, la spregiudicatezza di alcune novelle, il ricorso inventivo ad un eremo ...
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BERLINGUER, Enrico
Piero Craveri
Nacque a Sassari il 25 maggio 1922 da Mario e da Maria Loriga.
La famiglia era antica, di origine catalana, iscritta negli "stamenti nobiliari della Sardegna" e legata [...] . Sul terreno sociale si poteva anzi constatare un'altra cosa: che l'autunno caldo operaio aveva trasmesso una sorta di contagio a pressocché tutte le categorie di ceto medio, spingendo anch'esse sul terreno rivendicativo, da cui una corretta analisi ...
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contagio
contàgio s. m. [dal lat. contagium, der. di contingĕre «toccare, essere a contatto, contaminare», comp. di con- e tangĕre «toccare»]. – 1. a. La trasmissione di una malattia infettiva dalla persona malata ad una sana sia direttamente...
contagiare
v. tr. [der. di contagio] (io contàgio, ecc.). – Comunicare una malattia per contagio: s’è ammalato di scarlattina e ha contagiato anche il fratello; in senso fig.: è stato contagiato dalle idee stravaganti dei suoi amici. ◆ Part....