FACCIOLI, Giulio
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Verona nel 1810 da Antonio e da Teresa Schiavoni. Poco si sa della sua famiglia, ma parecchi elementi inducono a ritenere che essa fosse molto in vista [...] militare - il vero cuore del sistema di dominio austriaco in Italia. Posta perciò al riparo da ogni pericolo di contagio liberale, la popolazione restò praticamente inerte fino a quando, nel marzo del 1848, l'allentarsi del controllo sulla città ...
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CARACCIOLO, Francesco Marino
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Figlio di Marino, principe di Avellino, e di Francesca d'Avalos, nacque postumo il 29 genn. 1631. Erede universale dei titoli e dei beni del padre, che nel suo testamento [...] soltanto il 9 dicembre il C. poté celebrare con la cittadinanza superstite un Te Deum di ringraziamento per la fine del contagio. Di nuovo a Napoli almeno dal 1659, l'anno dopo inviò un cartello di sfida al connestabile Colonna e nel dicembre ...
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Biologia
Animale o vegetale il cui metabolismo dipende, per tutto o parte del ciclo vitale, da un altro organismo vivente, detto ospite, con il quale è associato più o meno intimamente, e sul quale ha [...] L. Spallanzani dimostrò che gli infusori non nascono per generazione spontanea, ma da ‘germi preesistenti’, aprendo così la via alla dottrina del contagio. N. Andry fu il primo ad attribuire agli elminti un’azione patogena e P.S. Pallas e J.A.E. Göze ...
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BUONAGRAZIA, Girolamo
Anne Jacobson Schutte
Nato a Firenze il 2 febbr. 1470, è noto sia per la sua attività di medico sia per aver preso parte al tumulto antimediceo del 26 apr. 1527 che va sotto il [...] -, il trattato è un affascinante insieme di precauzioni igieniche d'ordine pratico, e tuttora valide per evitare il contagio epidemico, e di fantastiche prescrizioni di un'infinità di pillole, polveri e unguenti ritenuti efficaci contro la peste. Il ...
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FRANCESCO I d'Este, duca di Modena e Reggio
Marina Romanello
Nacque il 6 sett. 1610 da Alfonso III d'Este, futuro duca di Modena e Reggio, e da Isabella, figlia del duca Carlo Emanuele I di Savoia.
Alfonso, [...] peste che, al seguito delle truppe imperiali, fin dal 1629 era passata dalla Lombardia alla riva destra del Po. Il culmine del contagio si ebbe tra la primavera e l'autunno del 1630: la popolazione di Modena, falcidiata, dalle circa 20.000 anime del ...
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GARBARINO, Francesco
Oriana Cartaregia
Nacque a Genova nel 1607 da Raffaele di Francesco e Maria Orengo d'Albenga. La famiglia Garbarino, originaria di Albenga, si era insediata a Genova intorno al [...] contro ribellioni e delinquenze locali che lo colse la terribile pestilenza del 1656. Il G. riuscì a sopravvivere al contagio e probabilmente si distinse per l'impegno prodigato a fronte di situazioni disperate, poiché lo troviamo fra i dedicatari ...
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BORGHESE, Marcantonio
Guido D'Agostino
Nacque a Roma il 20 maggio 1660 da Giovanni Battista e da Eleonora di Ugo Boncompagni.
Impegnato sin dalla prima giovinezza ad illustrare le tradizioni di munificenza [...] e i rapporti con la corte pontificia. Con energia e avvedutezza fece applicare le misure idonee a preservare il Regno dal contagio della violentissima peste scoppiata in Marsiglia l'anno precedente, e, quanto ai rapporti con Roma, ebbe cura di non ...
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ARANGIO, Diego
Anna Cirone
Imprecisabili sono data e luogo di nascita: Catania, Ispica (Ragusa) o Pachino (Siracusa); nulla risulta dai rispettivi archivi comunali. Imprecisabile è anche l'inizio della [...] gli esuli di Egitto e di raccogliere fondi. Dal giugno all'autunno del 1855, a causa del colera, per evitare il contagio, viaggiò lungo il Nilo. Tornato al Cairo, impiantò e diresse un gabinetto letterario, in collaborazione con B. Bonato; si prodigò ...
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EMO, Angelo
Renata Targhetta
Nacque a Venezia il 9 sett. 1666 da Pietro di Gabriele, dei ramo a S. Maria dei servi nel sestiere di Cannaregio, e da Fiordiligi Valmarana di Prospero. Fu il secondo di [...] pontificio, ed in particolare con i mercanti che si recavano alla fiera di Senigallia, sospettata di essere un focolaio di contagio.
L'incarico più prestigioso della sua carriera (ma certo non il più impegnativo) gli venne affidato l'11 sett. 1729 ...
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Iraq
"La prima vittima della
guerra è la verità"
(Erodoto)
Guerra a Saddam Hussein
di Igor Man e Monica Maggioni
20 marzo
Il presidente degli Stati Uniti George Bush, immediatamente dopo la scadenza dell'ultimatum [...] guerra che, in teoria, avrebbe fatto della dittatura irachena un paese-laboratorio dal quale sarebbe partito il flusso benefico - e contagioso - del vivere democratico.
Per dirla in parole povere, la Casa Bianca, in assoluta buona fede, ha pensato di ...
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contagio
contàgio s. m. [dal lat. contagium, der. di contingĕre «toccare, essere a contatto, contaminare», comp. di con- e tangĕre «toccare»]. – 1. a. La trasmissione di una malattia infettiva dalla persona malata ad una sana sia direttamente...
contagiare
v. tr. [der. di contagio] (io contàgio, ecc.). – Comunicare una malattia per contagio: s’è ammalato di scarlattina e ha contagiato anche il fratello; in senso fig.: è stato contagiato dalle idee stravaganti dei suoi amici. ◆ Part....