Raffaele La Capria
Napoli
Napul’è mille culure
Napul’è mille paure
(Pino Daniele)
Tra autocritica e autoincanto
di 5 aprile
Va in scena al Teatro Mercadante, alla presenza del presidente della Repubblica, [...] di cultura ma di informazione, e se non si cerca di riempire quel vuoto instaurando forme di vita più idonee al mondo occidentale, tutte le predicazioni possono irrompervi. I napoletani stessi si rendono contodi diedero segnidi insofferenza. ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Patrizia Stoppacci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il teatro pastorale trae origine nel Cinquecento dalla fusione tra la tradizione [...] scoprirai sull’erba saporosa.
CUSTODE: Come recenti appaion qui i segni dei morsi! Guarda, Michele, come qui mascella e denti ha Elisabetta nei parchi delle residenze del contedi Leicester a Kenilworth o di sir Philip Sidney a Wanstead. Sempre ...
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DUCCIO di Buoninsegna
Ferdinando Bologna
Figlio di un Buoninsegna (o Boninsegna), non si conoscono esattamente la data e il luogo di nascita, ma, poiché il Comune di Siena deliberava un pagamento in [...] stipulata specificando meglio i patti. Ciononostante, dovendo tener conto anche di quel che risulta dalla documentazione successiva (1309-10 nella rappresentazione dello spazio dà però l'impressione disegnare il passo nell'insieme delle Storie della ...
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Corre una singolare fatalità fra l'invenzione dei fratelli Lumière e l'alba del cosiddetto secolo breve. Il cinema ha forse inventato il Novecento: o è stato il Novecento a inventare il cinema? In modo [...] cinema era un altrove: non fu difficile rendersene conto subito ‒ un altrove verso cui convergevano molte esperienze d'arte e molte sperimentazioni conoscitive, segnidi un tempo nuovo e di non facile decifrazione.Sembra il cinema essere stato anche ...
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ESTETICA
V. Stella
La riflessione sull''estetico' nel pensiero medievale non coincide con l'enucleazione di un aspetto in concezioni sistematiche che, come in quell'età fu proprio più che in ogni altra, [...] segnano quella che di solito viene considerata la fine dell'età di mezzo.
Bibl.:
Fonti. - Agostino di Ippona, De ordine, a cura di in san Bonaventura, Teologia, 1979, pp. 223-265; A. Conti, L'evoluzione dell'artista, in Storia dell'arte italiana, II, ...
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NICCOLÒ III
Franca Allegrezza
Giangaetano (Giovanni Gaetano) Orsini nacque a Roma, tra il 1212 e il 1216, da Matteo Rosso di Giangaetano e Perna Caetani. Figlio secondogenito della coppia, era stato [...] ricompensare con significativi segnidi benevolenza. Con la nomina di Giangaetano a cardinale . 419-41; M. Dykmans, D'Innocent III à Boniface VIII. Histoire des Conti et des Annibaldi, "Bulletin de l'Institut Historique Belge de Rome", 44, 1975 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’opera di Karl Marx prende forma negli anni Quaranta e giunge ai suoi esiti maturi [...] cui si avvertono i segni del mutamento e le tensioni nello spazio sociale e politico. I segnidi possibili transizioni. Quelle a critica e confutazione per la sua incapacità di fare i conti con la dimensione concreta della praxis umana come attività ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Giambattista Vico
David Armando
Manuela Sanna
All’interno di un itinerario fra i più significativi nella tradizione filosofica dell’Italia moderna Vico, recuperando il valore creativo e conoscitivo [...] da una lettera diConti che gli suggeriva, di fronte a pagine troppo piene di concetti, di pensare a una dei popoli gentili a partire da una sapienza riposta. L’evento che segna la fine dell’«erramento ferino» è il primo fulmine: pochi bestioni ...
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DE ANDRÉ, Fabrizio Cristiano
Paolo Somigli
Cantautore italiano, nacque a Genova, nel quartiere di Pegli, il 18 febbraio 1940 da genitori benestanti di origini piemontesi. Il padre, Giuseppe De André, [...] a conti fatti definitiva svolta musicale di De André verso una produzione che di nuovo assunse – ancorché in termini più liberi di quanto le musiche. Il lavoro segnò per De André una netta presa di distanza dalle influenze musicali nordamericane ...
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La retorica è, assieme alla grammatica, la più longeva disciplina che studi il linguaggio e il suo uso. Proprio per questa ragione, ogni tentativo di ricostruirne le vicende storiche, oltre che essere [...] con finalità sostanzialmente persuasive.
Questa definizione tiene conto del valore etimologico del termine retorica (tékhnē del copia-e-incolla attraverso la quale parti di testo – segnate dal passaggio di molti – sono collegate e copiate per ...
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segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...
conto2
cónto2 s. m. [lat. tardo compŭtus]. – 1. Nome generico per indicare ogni calcolo aritmetico: fare un c. o i c.; sbagliare un c.; il c. non torna; fam., saper fare di conto, conoscere l’aritmetica elementare, le operazioni; fare il c.,...