Prima di affrontare la descrizione del sistema fonologico dell’italiano, occorre illustrare brevemente il significato del termine fonologia. Lo studio dei suoni prodotti dall’apparato fonatorio è l’oggetto [...] a certe cadenze ritmiche ottimali che si dispongono su un continuum teso tra due opposte polarità. Ad es., in una Naturalmente, le cose cambiano se si osserva la realtà dialettale italiana, nella quale sono presenti varietà di tipo isoaccentuale ...
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Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] si intreccia con quella concernente il continuum formale-informale (➔ registro), che ’italiano. Alcuni studi recenti, in Id. 1978a, pp. 77-93 (1a ed. in «Italia dialettale» 29, 1966, pp. 49-69).
Lepschy, Giulio C. (1978d), La pronuncia dell’italiano, ...
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I verbi fraseologici sono verbi (come mettersi, stare, andare, cominciare, continuare, finire) che, combinati con un altro verbo di modo non finito (il verbo lessicale o nucleare) con l’interposizione [...] la forma più diffusa nell’➔italiano standard; a livello dialettale è però assai raro al Nord, poco diffuso al
Le cinque fasi distinte prima possono essere distribuite su un continuum secondo la natura dell’azione espressa dal verbo nucleare, come ...
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Gli allofoni (o varianti) sono le diverse realizzazioni concrete che un fonema ha nella catena parlata. Per es., a due pronunce della parola pane, di cui la prima contiene una [a] e la seconda una [æ], [...] in questo contesto la sorda [ʦ] verrebbe sentita come dialettale. In altri casi invece la variazione allofonica dell ; Trumper, John (1977), Per un’analisi del «continuum» linguistico veneto, in Aspetti sociolinguistici dell’Italia contemporanea. Atti ...
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