NOBILI, Franco
Luciano Segreto
Nacque a Roma il 2 dicembre 1925, da Costantino, sindacalista cattolico molto vicino a don Luigi Sturzo e inviso al regime fascista, e da Teresa Mancini.
Frequentò il [...] fu assunto per breve tempo dall'inglese Hambros Bank per conto di Michele Sindona e, nel novembre dello stesso anno, delle maggiori società del settore immobiliare, forte di un patrimonio di grande consistenza soprattutto nella capitale. Tre anni ...
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BOLLATI, Riccardo
Alberto Monticone
Nacque a Novara il 15 genn. 1858 da Attilio e da Giuseppina Melchiori. Compiuti gli studi giuridici all'università di Torino, entrò nella carriera diplomatica. La [...] ultimi anni alla Consulta e più le vicende del 1913, viste dalla capitale germanica, indussero il B. a riflettere sugli aspetti , negli ultimi febbrili giorni di luglio, si rese conto delle prospettive che una collaborazione con la Germania sul campo ...
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GENOINO, Giulio
Eugenio Di Rienzo
Nacque nel 1567 a Cava de' Tirreni (e non a Napoli nel 1561, come lui stesso ebbe ripetutamente ad affermare), da una famiglia di artigiani della seta. Ottenne però [...] il viaggio verso Madrid e rinchiuso nel carcere della capitale il 28 ottobre. Il 12 dic. 1620 Borgia venne XVIII secolo, Roma 1979, pp. 64, 91, 95; V. Conti, I tumulti napoletani del 1647-1648, in Annali dell'Istituto di storia della facoltà di ...
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GADDA, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
Nato a Milano il 9 genn. 1822 da Francesco, titolare di un avviato studio legale, e da Paola Ripamonti, seguì i corsi di legge a Pavia, dove si laureò nel 1846. La [...] e provincia. Certo si era tenuto conto della sua esperienza di prefetto dal momento che l'incarico, impegnandolo a rendere esecutiva entro sei mesi la legge del 26 genn. 1871 sul trasferimento della capitale, cumulava nella sua persona l'autorità ...
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Aghlabidi
L. Golvin
Dinastia che governò in Ifrīqiya (od. Tunisia) nel sec. 9°, sotto la quale iniziò la conquista islamica della Sicilia.
Nell'anno 800 d.C. l'Ifrīqiya vide nascere la prima dinastia [...] destinato a diventare il centro di una città satellite della capitale, alla quale diede il nome di al-'Abbāsiya.
Non una larghezza di m. 75; sorprende però l'ampiezza del cortile che, tenendo conto delle gallerie laterali, occupa quasi i 2/3 della ...
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Messina
Enrico Pispisa
Le vicende di Messina sveva prendono le mosse dalle realizzazioni di età normanna, quando la città vide il consolidarsi di un intraprendente ceto burocratico impegnato a occupare [...] capitale e mantenne la sua posizione preminente anche dopo la partenza del sovrano, perché Costanza esercitò la sua reggenza prevalentemente dalla città del urbs, e contò tra i venti e i venticinquemila abitanti.
La vitalità del ceto dirigente locale ...
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BERNARDI, Francesco
Francesco Sirugo
Nacque da Filippo, facoltoso banchiere genovese, che dal 13 nov. 1635 fino alla morte, avvenuta nel 1657, fu console degli Inglesi a Genova.
Una sorella del B. aveva [...] anglo-genovese.
Stabilitosi nella capitale inglese in giovanissima età, il B.finì per considerarsi "nativo" del paese in cui aveva aggiunsero le fughe di molti debitori del B., che, ancora nel 1654, ebbe dal conte Wervyke il rimborso di un vecchio ...
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Nato a Licciana (oggi Licciana Nardi), in provincia di Massa e Carrara, il 4 nov. 1884 da Francesco e da Valeria Ricci, fu fratello minore di Alceste, nonché suo seguace e collaboratore nelle complesse [...] polizia sul suo conto). Nel 1928 aveva sposato Maria Corridoni, sorella del noto sindacalista.
Il , 275; A. Pepe, La ricostituzione dei sindacati tra Stato e partiti 1943-44, in 1944. Salerno capitale. Istituzioni e società, Napoli 1986, pp. 239 s. ...
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ARCOS, Rodrigo Ponce de León duca d'
Gaspare De Caro
Nato nel 1602, fu IV duca d'Arcos, marchese di Zahara, conte di Bialen e Casares, signore di Marqueña e Carzia. Nominato viceré del Regno di Valenza, [...] prese possesso della carica, ma ebbe subito modo di rendersi conto che non a torto il suo predecessore si era opposto alle più di ventisei milioni di capitale. Di questa pesantissima situazione l'A. si affrettò con una lettera del 4 marzo 1646 a fare ...
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MONREALE
EEnrico Pispisa
In seguito alle persecuzioni dell'epoca di Guglielmo I, la presenza musulmana in Sicilia rimase significativa soltanto in Val di Mazara concentrandosi nel territorio montagnoso [...] effetti, non si rendeva conto che non era più possibile ad indicem; C.A. Garufi, Catalogo illustrato del tabulario di S. Maria la Nuova in Monreale , 182, 198, 297-298, 318; G. Schirò, Monreale capitale normanna, Palermo 1978, pp. 25-34; M. Bercher-A. ...
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conto2
cónto2 s. m. [lat. tardo compŭtus]. – 1. Nome generico per indicare ogni calcolo aritmetico: fare un c. o i c.; sbagliare un c.; il c. non torna; fam., saper fare di conto, conoscere l’aritmetica elementare, le operazioni; fare il c.,...
capitalismo compassionevole
loc. s.le m. Concezione capitalistica dell’economia che si propone di contemperare esigenze competitive e coesione sociale. ◆ Dopo essersi dichiarato «preoccupatissimo dalla disinvoltura con cui si parla di guerra...