Musicista, nato a Roma verso il 1550, morto a Firenze il 10 dicembre 1618.
A Roma fu iniziato alla musica dal fiorentino Scipione della Palla, cantore celebre quanto oscuro compositore, il quale lo addestrò [...] per la sua natura come per l'educazione ricevuta, esser tratto fin dai suoi anni romani a pregiare nelle composizioni contrappuntistiche, più che i valori intrinseci del discorso polifonico gli eventuali valori d'espressione od anche d'effetto vocale ...
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L’arte di combinare più melodie contemporaneamente, nata nel Medioevo con la pratica polifonica, dalla sovrapposizione nota contro nota (punctum contra punctum) di una seconda linea melodica, detta discanto, [...] in rapporto alla tonalità e all’armonia: l’opera di J.S. Bach rappresenta il vertice di una ricchissima elaborazione contrappuntistica inserita in un piano armonico-tonale. Influenze innegabili il c. ha esercitato anche su W.A. Mozart (Jupiter), J ...
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Cultore insigne di studî musicali e letterarî, nato a Firenze nel 1534 e morto nel 1612. Di famiglia nobile e ricca, egli ebbe modo di dedicarsi quasi interamente all'opera che più gli stava a cuore, cioè [...] per promuovere il rinnovamento della composizione musicale mediante una scrittura meglio atta di quel che non fosse la contrappuntistica, a ravvivare l'espressione d'un carme, a rendere evidente il dialogo nella rappresentazione drammatica, quale si ...
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VICENTINO, Nicola
Musicista, nato a Vicenza nel 1511, morto a Roma nel 1572. Allievo di A. Willaert alla cappella di S. Marco in Venezia, entrò poi alla corte estense in Ferrara, protetto specialmente [...] tempo volevan seguire per restaurare lo stile musicale dei Greci: criterî che miravano a una riforma delle arti contrappuntistiche. Inoltre egli vi suggerisce una maggiore libertà di movimenti nel trattamento degli otto modi; riprende a sostenere le ...
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Musicista (Palermo 1660 - Napoli 1725). Compì gli studî musicali a Roma, forse con B. Pasquini. Nel 1685 passò a Napoli, maestro del teatro di Palazzo Reale e, nel 1689, ma solo per pochi mesi, al conservatorio [...] Più di ogni altro suo contemporaneo ha contribuito alla formazione di quel linguaggio agile e vario, ricco di risorse contrappuntistiche da un lato, armonistiche e melodiche dall'altro, che da ultimo si risolverà nello stile mozartiano. Più che nella ...
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MUSICA
Gastone ROSSI-DORIA
Alfredo BONACCORSI
Luigi RONGA
. Una distinzione netta tra musica popolare e musica dotta (o d'arte, o aulica, ecc.) ha maggiori probabilità di concretezza quando, rinunziando [...] delle forme struttive. La composizione passa, come s'è veduto, da zone melodiche a zone di compattezza omofonica, da sensi contrappuntistici a sensi armonici, da vocali a strumentali, e - nel seno di questi momenti - da tono, da colore, ad altro tono ...
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Compositore e pianista italiano, morto a Firenze il 19 febbraio 1975. La sua figura, già delineatasi vigorosamente negli anni di poco precedenti il secondo conflitto mondiale, ha assunto dal dopoguerra [...] in un modus componendi del tutto personale, dove la raffinatezza delle scelte timbriche, la lucentezza delle strutture contrappuntistiche, la "naturalezza" nell'uso della voce umana (nelle parti solistiche come in quelle corali) confluiscono in un ...
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Organista, compositore e teorico, nato verso il 1560 a Perugia. La data della morte è tuttora ignota. Ebbe maestri C. Porta, G. Zarlino, A. Gabrieli e C. Merulo, e da tali insegnanti trasse il gusto e [...] : Sopra il vero modo d'intavolare ciascun canto semplice diminuito, ecc. (Venezia 1609, e ristampe) espone dottrine contrappuntistiche e dà istruzioni circa la trasposizione e la registrazione organistica. L'opera didattica del D. sembra, per molti ...
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Compositore, nato probabilmente a Condé circa il 1445 (secondo alcuni circa il 1450), morto a Condé il 27 agosto 1521. Intorno allo svolgimento dei suoi studî musicali mancano notizie esaurienti, ma sembra [...] , alla musica di Josquin va attribuito sommo valore. Nelle sue composizioni l'uso di tutti i più nobili artifici contrappuntistici, così caratteristici della scuola franco-fiamminga, non è fine a sé stesso, ma serve quasi sempre all'espressione più ...
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PACCHIONI, Antonio Maria
Alessandra Chiarelli
PACCHIONI, Antonio Maria. – Nacque a Modena da Bartolomeo e da Lucia Bartolomasi il 1° luglio 1654 (fu battezzato il 5 luglio).
Si formò, visse e operò [...] due oratori pervenuti presentano arie con strumenti e un uso incisivo di cori ben articolati e ricchi di finezze contrappuntistiche; nello stile a cappella, un contrappunto esperto e non artificioso; in quello concertante, una vasta gamma di mezzi ...
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contrappuntistico
contrappuntìstico agg. [der. di contrappunto] (pl. m. -ci). – Che riguarda il contrappunto: problemi c.; stile c.; anche nel sign. che contrappunto ha nella critica letteraria: pagina ricca di effetti contrappuntistici.
sviluppo
s. m. [der. di sviluppare (deverbale a suffisso zero)]. – 1. a. L’azione di sviluppare, il fatto di svilupparsi e di essere sviluppato; il procedimento e il modo con cui si attua; aumento, accrescimento o incremento: lo s. di un centro...