CESARINI, Virginio
Claudio Mutini
Nacque a Roma nel 1595 in una famiglia di antica nobiltà: il padre Giuliano era ducadi Civitanova, la madre Livia era figlia di Virginio Orsini. Giovanissimo fu mandato [...] e a Orazio.
A parte tali ambizioni riscontrabili nella scelta dei modelli, le poesie italiane svolgono una tematica tipicamente controriformistica, sia che lo scrittore si impegni a dimostrare che le calamità della vita, le infermità del corpo sono ...
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GARGANELLO (Garganelli), Marco Tullio
Carlo Alberto Bucci
Nacque a Bologna agli inizi del 1498.
La data si ricava da due delle quarantanove lettere (10 febbr. 1566 e 20 giugno 1568) che egli scrisse [...] 1558). Tale atteggiamento irriverente rimase costante nel corso del tempo, nonostante un certo rigore moraleggiante di marca controriformistica, unito al desiderio di qualche beneficio personale, abbiano poi indotto il G. a dare nelle sue lettere ...
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CARO, Annibale
Claudio Mutini
Nacque nel 1507 a Civitanova Marche da Giambattista, speziale e commerciante che aveva anche ricoperto qualche carica pubblica, e da Celanzia Centofiorini di nobile famiglia.
Nella [...] , e non mica da plebei, ma da uomini nobili e da Signori"). Con l'antologia del Lasca siamo alla consacrazione controriformistica di un genere in cui si erano esercitati - e si eserciteranno - i maggiori letterati dell'epoca, laddove il tributo del ...
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CORSO (Macone), Rinaldo
Giovanna Romei
Nacque il 15 febbr. 1525, come testimonia egli stesso nel nuovo proemio alla Dichiaratione fatta sopra la Seconda Parte delle Rime della Divina Vittoria Colonna, [...] di Discorso a pittori, sopra l'honestà delle imagini. Lo scritto si pone in linea con l'offensiva controriformistica che vede puristi raffaelleschi e teologi concordi nel sottoporre il "nudo" alla "convenienza" moralistica, e che troverà coerente ...
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GUARINI, Alessandro, il Giovane
Monica Cerroni
Nacque a Ferrara da Battista e Taddea Bendidio verso il 1563, essendo diciottenne nel 1581, quando, con l'appoggio del cardinale Ippolito d'Este, entrò [...] Trattato del vero, e real fondamento della catolica fede.
L'opera, dedicata a Urbano VIII, segna una svolta controriformistica rispetto a tutta la produzione precedente. Il problema della conoscenza lecita sembra assillare il G. con maggiore severità ...
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CORRADO, Quinto Mario
Francesco Tateo
Nacque ad Oria, città del Salento, nel 1508, primo figlio di un agricoltore di nome Fabio e di una Aloisa Caputo, sorella di un monaco appartenente all'Ordine di [...] della poesia, in un momento in cui la condanna della sua inutilità trova nuove motivazioni nella prospettiva controriformistica e viene decisamente sostenuta la polemica contro i grammatici, colpevoli di mortificare la funzione più altamente ...
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GIUSSANI (Giussano), Giovan Pietro
Massimo Ceresa
Franco Pignatti
Nacque a Milano tra il 1548 e il 1552, figlio del senatore Ottone e di Susanna Vegio, figlia dell'archiatra e senatore Scipione.
La [...] caricarsi dei significati allegorici o iniziatici che prestigiosi precedenti letterari avrebbero autorizzato, ma che la poetica controriformistica della "moralità esplicata" tendeva a escludere (il nome stesso viene assunto dall'animale solo al cap ...
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GUASCO, Annibale Giuseppe
Giuseppe Girimonti Greco
Nacque ad Alessandria il 19 marzo 1540, secondogenito di Cesare di Annibale, dei signori di Spigno, e di Laura Guasco, appartenente a un altro ramo [...] … L'opera è dominata dal Leitmotiv del carnevale, di cui il G., in obbedienza a una "greve visione controriformistica" (Magnani, p. 175), stigmatizza la pericolosità morale e sociale; su questo "filo" principale si innestano innumerevoli digressioni ...
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CECCHI, Giovan Maria
Claudio Mutini
Nacque a Firenze il 15 maggio 1518da Bartolomeo o Baccio di Sano Cecchi, famiglia del quartiere di Santa Croce, e da una Sannini, figlia di un farsettaio.
Primogenito [...] classicista e la concluse come autore di testi edificanti in quel clima alquanto ristretto di cultura e già votato all'indirizzo controriformistico che fu la Firenze di Cosimo I e poi di Francesco I. Non si esibì mai in enunciazioni di principio, non ...
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CAVRIANI, Filippo
Gino Benzoni
Nacque a Mantova, da Antonio, nel 1536.
Nobile e ricca famiglia, quella del C., eminente già nel sec. XIII e destinata ad imporsi, nel sec. XVIII, come la più ricca proprietaria [...] per le massime già trapelati nelle sue lettere da Parigi.
Opera addirittura rivoltante pel Ferrari: "la corruzione" controriformistica avrebbe indotto il C. "ad una specie di demenza" quella di poggiare sul fondamento d'un machiavellismo deteriore ...
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controriformistico
controriformìstico agg. [der. di controriforma] (pl. m. -ci). – Che si riferisce alla Controriforma, e in partic. ai suoi aspetti negativi (l’opera c. della Chiesa cattolica), o a una controriforma (nel sign. estens.); oppressione...
controriformatore
s. m. e agg. Chi o che pensa e agisce con spirito controriformistico e conservatore. ◆ [Richard] Popkin racconta la storia della crisi scettica che si sviluppò durante il tardo Rinascimento, i tentativi di superarla consumatisi...