Penn, Arthur
Regista cinematografico, televisivo e teatrale statunitense, nato a Filadelfia il 27 settembre 1922. Intellettuale appassionato e militante, P. non si è mai stancato di utilizzare il cinema, [...] all'interno di un classico genere cinematografico come il western, sabotandone quasi interamente i codici e le convenzioni, mentre reinventò il personaggio di Billy the Kid (Paul Newman), soffermandosi sulla sua istintiva rabbia, sulle motivazioni ...
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Wilder, Billy (propr. Samuel)
Leonardo Gandini
Regista e sceneggiatore cinematografico austriaco, di famiglia ebrea, naturalizzato statunitense, nato a Sucha, nella Galizia austroungarica (od. Polonia) [...] sgradevoli, rischiando comunque talvolta l'impopolarità, soprattutto quando il suo desiderio di realismo oltrepassava di gran lunga le convenzioni hollywoodiane. È il caso di The lost weekend, che la Paramount non voleva nemmeno distribuire, ma anche ...
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Scenografia
Alessandro Cappabianca
Per scenografia, in teatro, si intende lo sfondo (in genere, artificiale, appositamente progettato) davanti al quale si svolge l'azione drammatica. Nel cinema tutto [...] in Paris risultano valorizzate le s. di Gibbons, che disegnano da un lato una Parigi minore e quotidiana, tra convenzione e realismo, dall'altro fantastica e onirica, chiara allusione a quella dei grandi pittori impressionisti. Ma certo può accadere ...
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Huayang nianhua
Leopoldo Santovincenzo
(Hong Kong/Francia 1999, 2000, In the Mood for Love, colore, 98m); regia: Wong Kar-wai; produzione: Wong Kar-wai per Jet Tone Films; sceneggiatura: Wong Kar-wai; [...] del comunismo, si consuma in un'ostinata difesa delle tradizioni, nella ripetizione dei rituali sociali e nel rispetto delle convenzioni. Sono immagini che il regista, trasferitosi all'età di cinque anni dalla Cina continentale a Hong Kong, ritaglia ...
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Clouzot, Henri-Georges
Catherine McGilvray
Regista e sceneggiatore cinematografico francese, nato a Niort (Deux-Sèvres) il 20 novembre 1907 e morto a Parigi il 12 gennaio 1977. Pur non avendo diretto [...] a sviluppare con la precisione intensa e dolente, mai astratta, del suo moralismo. Nel tentare di sottrarsi alle convenzioni del modello americano, il cinema di C. mostra ascendenze che affondano le radici nella comédie-ballet di Molière, mentre ...
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Babenco, Héctor Eduardo
Daniele Dottorini
Regista e sceneggiatore cinematografico argentino, naturalizzato brasiliano, nato a Buenos Aires il 7 febbraio 1946 da genitori ebrei emigrati dall'Europa orientale. [...] degli esordi, B. ha cercato di coniugare, con non poche difficoltà, le istanze di una narrazione letteraria con le convenzioni hollywoodiane. In film come Ironweed (1987), che racconta la storia di due barboni nella New York della fine degli anni ...
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Costa, Mario
Sergio Bassetti
Regista cinematografico, nato a Roma il 1° giugno 1908 e morto ivi il 22 ottobre 1995. Interprete di un cinema popolare non indifferente a valori formali e a contenuti anche [...] e di calcolata ironia l'epopea western, C. realizzò Buffalo Bill, l'eroe del Far West, che replicava con puntiglio convenzioni e figure del modello classico. Più tardi, il regista tentò senza convinzione di emulare la formula del western all'italiana ...
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SCORSESE, Martin
Francesco Bolzoni
Regista cinematografico statunitense, nato a New York il 17 novembre 1942. Trascorsa l'infanzia nel quartiere di Queens e trasferitosi poi nella più povera Lower East [...] un attento, sontuoso, accuratissimo spaccato dell'alta borghesia newyorkese di fine Ottocento, serrata in rigide quanto ipocrite convenzioni morali e classiste che soffocano e deformano ogni spontaneità individuale. Vedi tav. f.t.
Bibl.: G.C ...
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Keaton, Buster (propr. Joseph Francis)
Grazia Paganelli
Attore teatrale e cinematografico e regista cinematografico statunitense, nato a Pickway (Kansas) il 4 ottobre 1895 e morto a Woodland Hills (California) [...] fu posticipata all'anno successivo perché K. era insoddisfatto del risultato. Una narrazione più fluida e libera dalle convenzioni del genere slapstick caratterizza il successivo One week (1920), specialmente nel lieto fine ambiguo che lascia non ...
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Ghatak, Ritwik (propr. Ritwik Kumar)
Sergio Di Giorgi
Regista cinematografico bengalese, nato a Dhaka (Bengala Orientale, od. Bangla Desh) il 4 novembre 1925 e morto a Calcutta il 6 febbraio 1976. La [...] costretto al vagabondaggio, e che resta un triste ma visionario testamento di un regista 'maledetto' che seppe sfidare ogni convenzione sociale ed estetica, nell'arte come nella vita.
Bibliografia
A. Rajadhyaksha, Ritwik Ghatak: a return to the epic ...
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convenzionare
v. tr. [der. di convenzione] (io convenzióno, ecc.). – Stabilire per mezzo di una convenzione. Nel rifl., convenzionarsi, impegnarsi tramite una convenzione, riferito in partic. a medici liberi professionisti o a cliniche private...
convenzionato
agg. [part. pass. di convenzionare]. – 1. Che è convenuto, fissato, regolato da una convenzione: merci a prezzi c.; tariffa convenzionata. 2. Vincolato per mezzo di una convenzione a prestare determinati servizî: clinica c. con...