ALIGHIERI La vita. - Condizione sociale e prima educazione. - Nacque in Firenze nel maggio del 1265, di famiglia che si teneva derivata dal gentil seme dei Romani fondatori della città (Inf., XV, 73-78) [...] sì la vita e sì la poesia giovanile di D. è più varia di quanto cotesti critici si dànno a credere. Nel Convivio poi si cercano invano indizî di razionalismo: vi sono al contrario prove continue di soggezione della ragione alla verità rivelata e di ...
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Giurista e dantista (Lochau 1800 - Halle 1883), prof. di diritto romano, bizantino e prussiano, nell'univ. di Breslavia (1823) e poi (1834) di Halle. Dopo una soddisfacente ricostituzione del testo della [...] Vita nuova lavorò sul testo del Convivio e pubblicò (1862) la prima vera edizione critica della Divina Commedia, servendosi principalmente del criterio della lectio difficilior. Della Commedia procurò anche una buona traduzione in giambi non rimati ( ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Dante e il «Buon Barbarossa» ossia Introduzione alla «Monarchia» di Dante
Bruno Nardi
1. - Dopo quanto ebbi a scrivere intorno a La «Donatio Constantini» e Dante, negli [...] Ma, a giudicarne dai suoi amori, pare che le sue rime non sian tutte per Selvaggia. Dante, invece, nel quarto del Convivio e nel terzo della Monarchia è rimasto «legista merus»; e se dal Vangelo ha appreso qualcosa, è proprio questo, che alla Chiesa ...
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ragione
Marta Cristiani
Termine usato correntemente da D. con una serie di significati diversi, conformi ora al linguaggio comune, ora al linguaggio filosofico. Cfr. un'enumerazione dei significati [...] contesto dev'essere tenuto presente per comprendere il valore del termine r. in una frase come quella che D. pone a conclusione del Convivio: Oh quanto e come bello adornamento è questo che ne l'ultimo di questa canzone si dà ad essa [cioè la nobiltà ...
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Le professioni liberali
Giuseppe Trebbi
Premessa. Il patriziato veneziano e le professioni liberali
Come ha ben osservato Carlo Maria Cipolla, uno studio sui ceti dirigenti delle città italiane del [...] nel lungo andare, in Id., Le tre rivoluzioni e altri saggi di storia economica e sociale, Bologna 1989, pp. 263-277.
2. Convivio, trattato III, XI. E cf. Paradiso, XI, 4-5. In generale, cf. Franco Gaeta, Dal comune alla corte rinascimentale, in ...
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Feudalità ecclesiastiche e laiche, regno di Sicilia
EErrico Cuozzo
Nobiltà e aristocrazia
Nel Regno svevo di Sicilia erano attive e operanti almeno due concezioni della nobiltà, che ora esamineremo. [...] il testo della canzone dantesca Le dolci rime d'amor ch'i' solia, e non il commento scritto dal Poeta nel Convivio, non era in grado di risalire a Federico II. Bartolo fece questa annotazione: "Prima ergo opinio fuit quod quidam Imperator dixit ...
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scuola (scola)
Guido Favati
Charles T. Davis
La locuzione ‛ tenere s. ', iterata sinonimicamente con ‛ leggere ', cioè con " tenere lezioni " di livello universitario, appare quanto mai appropriata [...] potrebbe aver ampliato notevolmente la propria conoscenza delle loro opere. Fu U. Leo a mostrare come soltanto nel IV trattato del Convivio (opera composta nel 1304-07 c.), D. qualifica Virgilio come lo maggiore nostro poeta e cita dal quinto e sesto ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] entrambe di dottrina e d'apostolato, per un fine morale e politico l'una, per un fine letterario e civile l'altra, il Convivio e il De vulgari eloquentia s'interrompono per sfociare nella Divina Commedia, in cui non solo l'austera e acuta e profonda ...
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decretali (Dicretale)
Raoul Manselli
Vennero così chiamati i decreti pontifici, successivi alla Concordantia discordantium canonum di Graziano (v.), detta anche Decreto,. Furono riuniti prima per iniziativa [...] Italia " V (1957) 7-42; ID., Il terzo libro della Monarchia, in " Studi d. " XXXIII (1958) 5-142; B. Nardi, Dal Convivio alla Commedia, Roma 1960, 151-313; ove dalla discussione fra i due insigni studiosi emerge con nuova chiarezza l'atteggiamento di ...
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Le accademie e l'istruzione
Gino Benzoni
Fattore indispensabile dell'umana convivenza e sua precipua espressione la conversazione. "Conversare, per praticare insieme". Così, ne La fabrica del mondo [...] sin ossessiva dell'antico, la smania d'imitarlo sono tali da conferire sembiante accademico - già Dante, nel Convivio, aveva sottolineato come si qualificassero accademici i frequentatori del "luogo dove Plato studiava, cioè l'Accademia" - a ...
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convivio
convìvio s. m. [dal lat. convivium, der. di convivĕre «vivere insieme»], letter. – Convito, banchetto: le dolci reliquie de’ convivi (Ariosto). Il Convivio, titolo di un’opera dottrinale di Dante (quasi «banchetto di scienza» per...