L'esercito romano si componeva di due parti distinte, le legioni e le milizie ausiliarie; nelle legioni militavano i cittadini romani, nelle milizie ausiliarie gli alleati, i tributarî ed eventualmente [...] sue provincie. E i suoi avversarî furono pronti a seguire l'esempio. Cesare stesso calcola gli ausiliarî di Afranio e Petreio a 80 coorti, circa 40.000 fanti, e a 5000 cavalieri, e non è da credere che la cifra sia di molto esagerata. Iniziato da ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Previdenza sociale
Onorato Castellino
Delimitazione del tema e cenni storici
La previdenza sociale è un aspetto - si può dire, il più importante - della sicurezza sociale, e ha per fine la tutela dei [...] , come si è visto, è infatti ancora più elevato l'onere a cui debbono sottoporsi, nello spazio di numerosi decenni, le coorti in età lavorativa.Ne segue che una radicale riforma di un sistema a ripartizione, e ancor più un progetto di transizione a ...
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NUMERUS
Plinio Fraccaro
. Dapprima numerus indicava una schiera qualsiasi e in particolare le formazioni irregolari e occasionali, che potevano essere costituite nelle provincie per cooperare con le [...] fra gli abitanti delle provincie di recente annesse e meno romanizzate. Queste nuove unità che stavano alle legioni, ali e coorti dell'esercito, come gli antichi auxilia dell'epoca repubblicana alle legioni e alle ali degli alleati, erano reclutate ...
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Gli alleati, i tributari e i mercenari che, insieme alle legioni, componevano l’esercito romano. Durante la Repubblica, erano i consoli a stabilire da quali Stati dovevano essere inviati gli auxilia, il [...] fuori d’Italia. Augusto riformò radicalmente l’organizzazione di queste milizie: la fanteria leggera (ausiliaria) fu divisa in coorti di 500 o 1000 soldati; alcune di esse, le equitatae, comprendevano reparti di cavalleria. Agli a. era affidato ...
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SIGAMBRI (Sigambri, Sygambri e Sicambri)
Pietro Romanelli
Popolo della Germania, abitante sulla destra del Reno a sud della Lupia (Lippe). Godevano fama di essere fra i più fieri e bellicosi dei Germani, [...] altrove, da Tiberio; sì che di essi dopo questo tempo non si ha più notizia, pur rimanendo il nome sia alle coorti ausiliarie formate in origine di elementi tratti dalle loro tribù, sia anche quasi simbolo della stirpe germanica e della sua costante ...
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Astronomia
Costellazione del cielo boreale, costituita da una lunga fila di stelle di modesto splendore che si trova tra l’Orsa Maggiore e la Minore.
Storia
Soldato di un corpo militare a cavallo, intermedio [...] cavallo italiani (v. fig.). Il nome deriva dallo stendardo del corpo, su cui anticamente era rappresentato un dragone (già simbolo delle coorti romane nel 2°-5° sec. d.C.). Nell’esercito sardo, Carlo Emanuele II istituì nel 1668 i primi reggimenti d ...
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SUCIDAVA (Συκίδαβα)
D. Tudor
Centro della Romania, (oggi Celei) dacico e più tardi romano della Dacia Inferior, di un'area di circa 25 ettari, fortificato con un vallo e un fossato sin dal III sec. d. [...] e la valle dell'Olt. Al momento dell'abbandono della Dacia si mantenne una testa di ponte a S. dove erano stanziate le coorti III e IV della legione V Macedonica.
Costantino il Grande costruisce a S. una nuova fortezza, restaura la strada romana a N ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
I Giulio-Claudii: il consolidamento dell'impero e le origini del cristianesimo
Giovanni Salmeri
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Negli [...] il 68 e il 69, e rappresentato dal fatto che l’imperatore poteva ormai essere scelto anche fuori Roma, e non solo dalle coorti pretorie e dal senato (con o senza il consenso della plebe urbana). A costituire la nuova forza entrata in campo nel ruolo ...
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ALLOCUZIONE (adlocutĭo, allocutĭo)
D. Mustilli
La parola è adoperata nelle due forme - adiocutio, allocutio - dagli scrittori latini, oltre che come termine grammaticale o retorico (Quint., Inst., 9, [...] iscrizione di Lambaesis in Algeria (C. I. L., viii, 2532) riporta il testo dell'a. rivolta da Adriano alla sesta coorte di Commagene: è probabile, quindi, che il testo fosse talvolta inviato per iscritto alle truppe.
La notissima statua di Augusto di ...
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CAMERINO (Camerinum, Καμαρῖνον, Καμέρτης)
L. Mercando
Città della Regione VI Augustea (Umbria) ai confini con il Picenum, poco lontana dalla valle del fiume Chienti, oggi Camerino (Ptol., 3, I, 46; Strabo, [...] foedus, che Settimio Severo rinnovò nel 210, con valore ormai soltanto formale (C.I.L., xi, 5631); durante la guerra cimbrica due coorti dei Camerti ebbero da Mario la cittadinanza romana (Cic., pro Balbo, 20-21-22; Valer. Max., 5, 2, 8, Plut., Mar ...
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coorte
coòrte s. f. [dal lat. cohors -rtis, in origine «recinto» (v. corte), poi con gli altri sign.]. – 1. In età romana: a. Suddivisione della legione dell’esercito romano, in origine formata di tre manipoli, in seguito di tre manipoli e...
legione
legióne s. f. [dal lat. legio -onis, der. di legĕre «raccogliere, scegliere»]. – 1. Nella Roma antica, nome con cui era indicata originariamente la leva dei cittadini, quindi l’intero esercito, e infine l’unità tattica e organica dell’esercito,...