Imperatore romano (n. presso Rieti 9 - m. Cutilie, Sabina, 79). Ricoperse le più alte cariche sotto Caligola e Claudio; alla morte di Nerone si trovava in Giudea, col compito di sottometterla. Fu acclamato [...] dalle forze dell'esercito rinsaldò la disciplina, reclutò prevalentemente i soldati delle legioni fra i provinciali, ridusse le coorti pretoriane da sedici a nove. Scelse come collaboratore il figlio Tito, designato anche come suo successore, lo fece ...
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Città e porto della Penisola Balcanica, sul Mare Adriatico, a 41° 19′ lat. N. e 19°27′ long. E.; oggi fa parte del regno di Albania. È situata all'estremità meridionale della dorsale lunga circa 10 km., [...] IX legione: il tramezzo, che in quel tratto era stato costruito, fu distrutto. Venuto al contrattacco Cesare dispose le sue 33 coorti in 2 colonne con l'intenzione di separare il grosso delle truppe pompeiane (le 5 legioni che avevano preso posizione ...
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UBII
Plinio FRACCARO
. Popolazione germanica che abitava dapprima sulla riva destra del Reno, fra i Sicambri e i Suebi, di fronte a Colonia. Per la vicinanza dei Galli e per essere sulla via del commercio [...] , di commerci e di studî e il più splendido faro di civiltà romana sulle rive del Reno. Essi fornirono coorti ausiliarie all'esercito imperiale. I vici più importanti del territorio degli Ubii erano Juliacum (Jülich), Tolbiacum (Zülpich), Marcodurum ...
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Il governo di Roma e la Nuova Roma
John Curran
«Serdica è la mia Roma»1
Nonostante lo scetticismo degli storici moderni, non vi è in realtà alcun motivo di dubitare che Costantino avesse una sincera [...] Theod. XV 7,13 (nel 414); A.H.M. Jones, The Later Roman Empire, cit., p. 691 riteneva che il tribunus fosse un ufficiale delle coorti urbane.
82 Amm., XV 7,2-5 sul prefetto Leonzio nel 355. Per gli altri eventi, si veda A.H.M. Jones, The Later Roman ...
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INSEGNA
G. Forni
− Contrassegno distintivo per indicare a vista e simbolicamente un'autorità (eventualmente con le specifiche funzioni e i poteri connessi), una dignità, uno stato giuridico, una unità [...] alcuni casi appaiono sormontati da una punta di lancia o da una Vittoria.
Nella tarda età imperiale appare, come i. della coorte, il draco, di origine barbarica, portato dal draconarius. Esso servì anche come i. degli auxilia palatina e, forse, della ...
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GIAVELLOTTO (ἀκόντιον, ἄκων, ἀποτομὴ, σίγυννος, ecc.)
Guido LIBERTINI
Gioacchino MANCINI
Puccio PUCCI
Presso i Greci era un'arma da getto, usata nei giuochi ginnici. Il primo ricordo lo abbiamo in [...] .
Per i Romani il giavellotto o pilum fu l'arma caratteristica dei legionarî e dei soldati dei corpi speciali, quali le coorti pretorie e le urbane. Le hastae delle antiche milizie durante la guerra di Pirro erano divenute impotenti a raggiungere la ...
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GUERRA
Mario Silvestri
Angelo Panebianco
Antonio Cassese
Storia
di Mario Silvestri
I primi conflitti armati
La guerra come fenomeno sociale, o come continuazione della politica 'con altri mezzi', [...] 1/10 di quella della fanteria. I legionari servivano per 25 anni e taluni, volontariamente, anche di più. Invece i pretoriani (le coorti speciali stanziate in Italia, per la maggior parte a Roma) servivano per 16 anni. In totale le forze di terra si ...
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I geografi indicano col nome di Aquitania una grande regione naturale, situata nella Francia di SO., e corrispondente press'a poco all'antico Duché d'Aquitaine, che giungeva fino ai declivî del Massiccio [...] : cohortes Aquitanorum; alcune volte troviamo aggiunta l'indicazione: Aquitanorum Biturigum: con essa sembra si volessero distinguere le coorti formate da Aquitani di stirpe gallica, mentre le prime erano invece quelle degli Aquitani in senso proprio ...
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La città, che portava il nome semitico di Dura e quello macedonico di Europo, e che era distinta da altre dello stesso nome per mezzo dell'indicazione πρὸς 'Αραβίᾳ ovvero ἐν Παραποταμίᾳ, è stata oggetto [...] 100 km. dal confine romano-partico. Ebbe una guarnigione romana che nel tempo degli Antonini, constava probabilmente di una coorte ausiliaria (II Ulpia). Nel tempo di Severo e di Caracalla il presidio di Dura acquistò un'importanza abbastanza grande ...
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Imperatore romano. Nacque a Lanuvio il 31 agosto 161 dall'imperatore Marco Aurelio e da Faustina minore, figlia di Antonino Pio. Ebbe sorelle e due fratelli che morirono entrambi in tenera età: rimase [...] principale di Paterno era stato il suo collega nel comando dei pretoriani, Perenne, il quale rimase solo a capo delle coorti, ed ebbe nelle mani il governo dell'impero, mentre C., diffidente e pauroso, si teneva chiuso nel palazzo. È facile ...
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coorte
coòrte s. f. [dal lat. cohors -rtis, in origine «recinto» (v. corte), poi con gli altri sign.]. – 1. In età romana: a. Suddivisione della legione dell’esercito romano, in origine formata di tre manipoli, in seguito di tre manipoli e...
legione
legióne s. f. [dal lat. legio -onis, der. di legĕre «raccogliere, scegliere»]. – 1. Nella Roma antica, nome con cui era indicata originariamente la leva dei cittadini, quindi l’intero esercito, e infine l’unità tattica e organica dell’esercito,...