LOMBARDIA
F. Cervini
Regione dell'Italia settentrionale, comprendente la parte centrale della pianura Padana, delimitata a N dalle Alpi Centrali, dal Mincio e dal lago di Garda a E, dal corso del Po [...] di Teodolinda (già Milano, Castello Sforzesco, Civ. Raccolte di Arte Antica), dove le forme plastiche dei precedenti ravennati e copti subiscono un processo di decisa astrattizzazione per forza di una linea che incide la pietra quasi in forma di ...
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CLASSICISMO
F. Pomarici
Il fenomeno del c. nell'arte medievale è una vicenda articolata e ricca di sfaccettature, che si snoda non solo all'insegna dell'alternanza fra sopravvivenze, recuperi, copie [...] di forme tardoromane - frutto di un ininterrotto tramando nelle regioni della Gallia - sia l'accoglimento di influssi copti, offrono anche uno squisito esempio di c. nella decorazione a conchiglie del cenotafio della badessa Teodechilde (Romanini ...
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ANIMALI
J.P. Roux
Nell'iconologia e nell'iconografia dell'arte medievale gli a. rivestono un'importanza fondamentale, in un repertorio di straordinaria ricchezza cui va ascritta in primo luogo, verosimilmente, [...] Istoritscheskij Muz., Add. gr.129, c. 147v, dell'830 ca.; Parigi, BN, gr. 139, c. 1v).Nei tessuti, in particolare in quelli copti dei secc. 6°-8°, compaiono dapprima scene di caccia al leone e immagini stilizzate di animali. Fra il sec. 8° e il 12 ...
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CANDELABRO
C. Barsanti
Il termine c. (lat. medievale candelabrum, cereostata, cerostatum) designa un sostegno di grandi dimensioni per candele o ceri, la cui tipologia veniva di norma adottata - sia [...] figurine di uccelli molto simili a quelle presenti nei c. spagnoli del tipo di quello di Copenaghen.Più vicini ai modelli copti di ispirazione classica, che non legati a prototipi limosini come sostenuto da Melikian-Chirvani (in Arts de l'Islam, 1971 ...
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BIBBIA
C. Bertelli
Il termine che designa comunemente questa collezione di libri ritenuti sacri dagli Ebrei e dai cristiani deriva dal sostantivo femminile latino biblia coniato, a sua volta, sul plurale [...] , incoronato in mezzo alla sua famiglia, che concorda con la descrizione data da un apocrifo. Il codice è in dialetto copto sahidico e si data al sec. V. Specialmente in Egitto la storia di Giuseppe dovette essere particolarmente popolare, e, come ...
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CERAMICA
G. Fehérvári
Lo studio della c. medievale prese avvio già nel sec. 19°, con le prime collezioni antiquariali dedicate a oggetti più o meno intatti, rinvenuti nel corso di sterri in occasione [...] lustro venne per la prima volta applicata alla c. è argomento ancora discusso; è comunque accertato che in Egitto i copti impiegavano questa tecnica su vetro già in epoca preislamica. Tali manufatti di vetro vennero prodotti anche dopo l'avvento dell ...
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KIEV
H. Faensen
(ucraino Kiiv)
Capitale dell'Ucraina, situata sulla riva destra del fiume Dnepr su un ripiano terrazzato, al margine settentrionale della zona delle terre nere.Nella c.d. Cronaca di [...] , oltre alla collezione di antichità, piccole opere di scultura e ceramiche originarie dell'area del mar Nero, arte orientale (tessuti copti), alcuni esemplari, fra i più antichi, di icone del Sinai (secc. 6°-8°), avori tedeschi e francesi, per la ...
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ALTARE
D. Mustilli
Civiltà preistoriche. - Nello strato neolitico della grotta detta del Tamaccio, nelle Alpi Apuane, è stato rinvenuto un blocco squadrato con due cavità nella parte superiore, che [...] o rettangolari, con prevalenza del tipo semicircolare (o a sigma). Molti di questi hanno in comune con altri a. copti - nei quali manca il motivo degli incavi sui bordi - la particolare depressione della parte centrale della mensa, terminante verso ...
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APOCRIFI
M.V. Marini-Clarelli
Nella letteratura cristiana più antica il termine a. designava i libri 'segreti', in quanto non letti pubblicamente (Origene, Comm. ser. 46 in Mt. 24, 23-28, PG, XIII, [...] il nucleo narrativo, sul quale si innestarono leggende posteriori. Gli Atti di Paolo, dei quali sopravvivono alcuni frammenti copti, furono parzialmente utilizzati dagli Atti di Paolo e Tecla, composti in greco e più volte tradotti in latino ...
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Vedi LUCERNA dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
LUCERNA
H. Menzel
J. Elgavish
H. Menzei
H. Menzel
J. Elvagish
La l. (λύχνος, lychnus, lucerna) è un utensile nel quale si brucia, per produrre la luce, [...] trovati altrove sono, in ogni caso, prodotti di esportazione egiziana, da valutare allo stesso modo dei monumenti copti del primo Medioevo.
(H. Menzel)
10. Lucerne della Palestina. - Anche le lucerne siro-palestinesi seguono una propria ...
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copto
còpto (o còfto) agg. e s. m. [dall’arabo Qubṭ o Qifṭ, Qufṭ, adattamenti della voce copta che è un’alteraz. del gr. Αἰγύπτιος «egizio»]. – Dei Copti, in origine denominazione etnica degli egiziani non arabi, poi passata a indicare i cristiani...
saidico
saìdico agg. e s. m. [der. della denominazione araba, Ṣa῾hīd, dell’Alto Egitto] (pl. m. -ci). – Denominazione di uno dei due principali dialetti copti, parlato nella regione di Tebe (Alto Egitto), di notevole importanza sia perché...