IBN ‛ABBĀS, ‛Abd Allāh
Carlo Alfonso Nallino
Giovane cugino in primo grado di Maometto (aveva da 10 a 13 anni quando questi morì), venerato dai musulmani quale trasmettitore di copiosissimi ḥadīth (v.) [...] o tradizioni canoniche intorno al profeta e quale fondatore dell'esegesi coranica; visse per lo più a Medina e morì ad aṭ-Ṭā'if nel 68 èg. (687-688 d. C.). A. Sprenger (1861) e L. Caetani lo considerano come un mistificatore e falsario senza scrupoli ...
Leggi Tutto
Hijaz (ar. «barriera»)
Hijaz
(ar. «barriera») La regione, parzialmente montuosa, che si estende sul versante nordoccidentale della Penisola Arabica, affacciata sul Mar Rosso. Terra santa dell’islam, [...] in quanto sede della Mecca con la Ka’ba e di Medina, luogo natale del profeta Maometto e teatro della rivelazione coranica, lo H. è inoltre la sede storica delle principali tribù arabe settentrionali, e il suo possesso rivestì, fino alla conquista ...
Leggi Tutto
IBN al-KALBĪ, Hishām
Erudito arabo musulmano morto nel 204 èg. (819-820 d. C.) o 206; cultore di studî archeologici e genealogici al pari di suo padre Muḥammad, che prese viva parte alla vita politica [...] nel sec. I dell'ègira, e si occupò di commenti a divani poetici e di esegesi coranica. I numerosissimi scritti di Hishām (tra cui meritano speciale menzione uno sulle genealogie degli Arabi, e una monografia sugl'idoli dell'Arabia pagana), furono di ...
Leggi Tutto
(ebr. Golyat) Nella tradizione ebraica, gigante filisteo, ucciso da David (I Sam. 17). Durante una campagna di Saul, sfidò a duello gli eroi ebrei. Solo David osò muovere incontro al gigante, con una [...] fionda e cinque pietre; e appunto con una pietra lo uccise, colpendolo in mezzo alla fronte. La leggenda di G. compare anche nella tradizione coranica. ...
Leggi Tutto
fatwā Risposta fornita a un giudice musulmano da un giurisperito (faqīh) su un quesito presentatogli per sapere se una certa fattispecie sia regolamentata dalla sharī‛a e quali siano le modalità per applicarne [...] caso il faqīh viene detto muftī.
I tribunali sciaraitici, attualmente non più operanti, salvo ove sia stata reintrodotta la legislazione coranica, agivano in base alla sharī‛a, vale a dire in base a quanto contemplato dal Corano e dalla Sunna. La ...
Leggi Tutto
Talebani (o Taliban) Gruppo di fondamentalisti islamici formatisi nelle scuole coraniche afghane e pakistane (dal pashtō ṭālib «studente»), impegnato nella guerriglia antisovietica in Afghanistan; tra [...] successiva al ritiro dell’URSS e, conquistato il potere, hanno imposto un regime teocratico basato sulla rigida applicazione della legge coranica. Rovesciati dall’intervento NATO del 2001 per i loro legami con al-Qā‛ida e con il terrorismo di matrice ...
Leggi Tutto
Scrittore arabo musulmano, nato ad Āmul nel Ṭabaristān nel 224 o 225 eg.-839 d. C., morto a Baghdād nel 923. Si occupò di diritto (e fondò anzi una propria scuola o sistema giuridico, sostanzialmente affine [...] ‛ita, e caduto in disuso verso la metà del secolo V ègira), di raccolta e studio di tradizioni canoniche, di esegesi coranica, di storia.
Delle sue numerose opere sono giunte sino a noi piccole porzioni del libro sulle discrepanze d'opinione fra i ...
Leggi Tutto
Letterato e drammaturgo egiziano (Alessandria 1898 - Il Cairo 1987). Figura eminente nel panorama della letteratura araba contemporanea per il suo contributo nella saggistica, nel giornalismo, nella narrativa, [...] Ahl al-Kahf ("Quelli della Caverna", 1933), in cui al-Ḥ. rielabora con spirito moderno la leggenda cristiana e coranica dei sette dormienti, e Shahrazād (1934), reinterpretazione filosofica della novella introduttiva delle Mille e una notte. Tra i ...
Leggi Tutto
ISLAMISMO.
Carlo Alfonso NALLINO
Bruno DUCATI
Ernst KUHNEL
Sommario. - 1. Generalità (p. 603); 2. Distribuzione geografica e statistica dei musulmani (p. 604). - Sistema religioso: 3. Considerazioni [...] perché è stato mandato all'umanità intera e non ad un popolo solo, e perché egli è "il sigillo dei profeti" (espressione coranica), sì che nessun altro verrà dopo di lui; la serie delle rivelazioni si è chiusa per sempre con il profeta dell'islamismo ...
Leggi Tutto
(H̱omeyn·i, Rūḥ Allāh Mūsav·i)
Capo religioso iraniano sciita, nato a Khomein il 17 maggio 1900 (secondo altre fonti il 24 settembre 1902), morto a Teherān il 3 giugno 1989. Terminata la scuola secondaria, [...] studiò presso il maggior teologo del tempo, l'āyatollāh Baieri, seguendolo poi all'università coranica di Qumm dove si specializzò in etica e giurisprudenza islamica. Dopo la morte del supremo leader religioso sciita Borūǧerdī (1960), K. entrò a ...
Leggi Tutto
ramadan
ramadàn s. m. [dall’arabo ramaḍān, propr. «il mese caldo», perché anticam. cadeva in estate]. – Nono mese dell’anno lunare musulmano, nel quale, secondo una prescrizione coranica, i musulmani devono osservare, dall’aurora al tramonto,...
fondamentalismo
s. m. [dall’ingl. fundamentalism]. – 1. Movimento religioso protestante, diffuso soprattutto negli Stati Uniti, che, in opposizione al protestantesimo liberale e a tutte le tendenze razionalistiche e critiche, accoglie ed impone...