SCANDELLA, Domenico detto Menocchio
Andrea Del Col
– Nacque a Montereale Valcellina, presso Pordenone, verso il 1532. Il padre si chiamava Giovanni e la madre Domenica.
Si sposò ed ebbe undici figli, [...] . Due opere invece erano proibite, il Decameron di Giovanni Boccaccio nell’edizione non espurgata, citato da Scandella, e il Corano, attribuitogli da un testimone. Di esso Domenico non parlò mai, ma lo aveva letto sicuramente, perché in una risposta ...
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SPAGNA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gi. La.
(España, A. T., 37-38, 39-40, 41-42, 43).
Sommario. - Nome e confini (p. 196); Struttura e morfologia (p. 197); Clima (p. 200); Idrografia (p. 201); Suoli [...] e nella condanna li accumunò ad al-Manṣūr, in politica interna e in quella finanziaria considerato violatore delle massime fissate nel Corano.
In tale stato di cose la morte di al-Manṣūr, il quale aveva retto lo stato con mano di ferro, provocò ...
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SCATOLA (fr. boîte; sp. caja; ted. Schachtel; ingl. box)
Filippo Rossi
Arte. - Recipiente di forma per lo più prismatica o cilindrica, destinato a contenere oggetti o materie di vario genere, fornito [...] assenza nella loro decorazione di motivi che ne rivelassero l'origine non cristiana. Forma di scatole ebbero anche le custodie da Corano che si fecero specialmente in Egitto dopo il sec. XIII, di legno oltre che d'avorio. Nell'arte cristiana l'avorio ...
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GOG e MAGOG
Leone Tondelli
. Gōg "della terra di Māgōg, principe di Roš (?) e di Mosok (nell'ebr. Mešek) e di Tübāl" è un personaggio misterioso d'una profezia d'Ezechiele (c. XXXVIII-XXXIX), passato [...] Attraverso le leggende siriache concernenti Alessandro Magno, le notizie bibliche giunsero a Maometto e ai musulmani; perciò, secondo il Corano (XVIII, 93-98; XXI, 96-97), il popolo barbaro di Yādgiūǵ e Māgiū, rinserrato da Alessandro (Dhū 'l-Qarnain ...
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La civilta islamica: osservazioni, calcolo e modelli in astronomia. Miqat, qibla, gnomonica
Ahmad Dallal
Mīqāt, qibla, gnomonica
Si può affermare che il contributo più originale dell'astronomia araba [...] dell'arco diurno è D=arccos(−tgδ tgφ).
La determinazione delle ore della preghiera
Le cinque preghiere prescritte dal Corano devono essere recitate entro limiti di tempo prestabiliti, diversi a seconda dei periodi dell'anno e della località, che ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra XI e XII secolo si assiste a un grandioso processo di trasmissione del sapere conosciuto [...] andrà sotto il nome di Collectio), in primo luogo del Corano, convinto che solo una conoscenza diretta dei testi arabi Marco di Toledo, che compone la seconda versione latina del Corano, dopo quella commissionata da Pietro il Venerabile e Michele ...
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IBN SA῾BĪN
Filosofo islamico d'ispirazione mistica, autore delle risposte alle questioni filosofiche dette 'questioni siciliane', poste da Federico II ai sapienti islamici del suo tempo.
Abū Muhammad [...] . In seguito, espone le posizioni dell'ortodossia musulmana, per la quale le premesse della teologia si trovano nelle fonti islamiche (Corano, sunna, ecc.). Espone quindi la posizione del sufismo, al quale egli stesso aderisce: per il sufi, tutta la ...
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GREGORIO (Gregorio Giovanni Gaspare Barbarigo) Barbarigo, santo
Gino Benzoni
Primogenito di Gianfrancesco (1600-87, del ramo di S. Maria del Giglio) di Gregorio e di Lucrezia di Pietro Lion, nacque [...] si precipita nella tipografia seminariale a verificarvi a che punto sia la composizione della Summa di s. Tommaso e del Corano. L'indomani, festa di S. Antonio, celebra, nella basilica omonima, la messa pontificale. Il 14 ammette di non sentirsi bene ...
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BOSRA
P. Cuneo
(gr. Βόστϱα; lat. Colonia Bostra, Nova Traiana Alexandrina; turco Eski Şam)
Città della Siria meridionale, a S-O delle propaggini del Jebel al-Drūz, nell'altopiano basaltico del Ḥawrān [...] qui 'riconosciuto' dal monaco cristiano Baḥīra, l'altra al fatto che a B. sarebbe stata portata la prima copia del Corano arrivata in Siria: due celebrati 'primati' della città, collegati all'origine di alcune sue moschee quali quelle di Fāṭima, al ...
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LEGGIO
M. Di Fronzo
Il termine l., dal gr. λογεῖον 'pulpito, tribuna', incrociato con il lat. medievale legivum o legium, usato nel senso di 'luogo dal quale si legge', designa un oggetto di uso liturgico [...] Thermes de Cluny) del 1384 e moltissimi altri di datazione più tarda, ormai del 15° secolo.L. per la lettura del Corano sono documentati per tutto il Medioevo; un prezioso esempio è quello ligneo del sec. 13° prodotto in Anatolia, decorato finemente ...
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corano
(o Corano) s. m. [dall’arabo qur’ān «lettura, recitazione liturgica», e quindi anche il testo recitato]. – Libro sacro dell’islamismo, costituito dall’insieme delle rivelazioni che Maometto affermò essere a lui venute da Dio; scritto...
corata
s. f. [lat. volg. coratum, pl. corata, der. di cor «cuore»]. – 1. Nell’uso ant. e letter., denominazione complessiva del cuore, polmoni, fegato, milza nell’uomo e negli animali: Tra le gambe pendevan le minugia, La corata pareva [=...