Musicista (Trento 1672 - Padova 1749). Nel 1691 entrò al Collegium Germanicum di Roma, dove studiò teologia. Ebbe lezioni di musica da O. Pitoni e forse da A. Corelli. Ordinato sacerdote, si stabilì a [...] Trento. Compose molta musica, specialmente strumentale (Sonate a 3 da chiesa e da camera, partite, invenzioni, concertini e serenate per violino), in un'arte ancora oggi interessante per la frequente novità ...
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CALCAGNINI, Mario
Werther Angelini
Nato a Ferrara da Alfonso, agli inizi del sec. XVII, nel 1632 ebbe una contesa con un proprietario terriero del Fusignanese, Rodolfo Corelli che attentò alla sua vita [...] e che perciò fu giustiziato. Anche il C. tuttavia uscì compromesso dalla vicenda, tanto che dovette rinunziare ai suoi diritti sul feudo di Fusignano in favore del cugino Borso. Per sé il C. mantenne invece ...
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Musicologo (Costantina, Algeria, 1888 - Parigi 1974), presidente (1948-56), poi presidente onorario della società francese di musicologia. Tra le opere: A. Vivaldi et la musique instrumentale (2 voll., [...] 1948); Corelli et son temps (1954); Le monde des virtuoses (1961); Le violon (1966). ...
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Nato a Venezia nel 1674 e ivi morto nel 1745, fu "musico di violino, dilettante veneto", come egli stesso si chiama. Sta tra il Corelli e il Vivaldi, quale compositore di transizione pieno di aspirazioni [...] nuove e suscitatore di nuove energie; e occupa un posto a sé nella storia della musica strumentale e più specialmente in quella della sonata a tre (due violini e basso) e del concerto. Le sue 12 sonate ...
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Musicologo (Londra 1719 - ivi 1789). Fu uno dei fondatori della Madrigal Society di Londra. Scrisse una General history of the science and practice of music (5 voll., 1776) e un saggio su A. Corelli. ...
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Termine non tecnico usato genericamente per indicare uno stato di alienazione mentale.
Danza cinquecentesca d’origine iberica, in movimento moderato e misura in 3/4, spesso trattata dai compositori italiani [...] (G. Frescobaldi, A. Corelli, B. Pasquini, A. Scarlatti ecc.) in forma di tema variato. ...
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Musicista (Brunswick 1640 - Dresda 1700). Allievo del padre, l'organista Delphin (1601-1694), fu celebre violinista, attivo ad Amburgo, Hannover, Celle. Nominato Ratsmusikdirektor ad Amburgo (1678), fu [...] in Italia (1685-86), dove conobbe A. Corelli, al quale si ispirò per la propria produzione sonatistica. Operò anche presso la corte di Dresda (dal 1688) e fu direttore dell'Opera di Lipsia (1693). Compose opere teatrali, un oratorio e varie musiche ...
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QUARTETTO ITALIANO
Gregorio Moppi
Il Nuovo Quartetto Italiano debuttò il 12 novembre 1945 nella Sala dei Mori al Castello Comunale di Carpi, ospite della locale, neonata stagione degli Amici della [...] Musica. In programma musiche di Corelli (Sarabanda, Giga e Badinerie, trascrizioni dalle Sonate per violino e basso continuo op. V nn. 7, 9 e 11), il Quartetto di Debussy, il Concertino di Stravinskij, il Quartetto op. 59 n. 1 di Beethoven; fuori ...
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Nacque a Bologna, di nobile famiglia, il 20 settembre 1663; vi morì il 22 giugno 1735. Appartenne a quella classe di patrizî nei quali era vivo a quel tempo l'amore per la musica, sì da conoscerne perfettamente [...] e la proteggevano con oculato mecenatismo. L'Albergati Capacelli ebbe dimestichezza coi principali maestri del suo tempo, e del Corelli fu grande estimatore ed amico.
È autore di numerose musiche d'ogni genere. Scrisse due melodrammi: Gli amici ...
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VIOLINO e VIOLINISTI
Mario CORTI
Francesco VATIELLI
VIOLINISTI - Sugli strumenti ad arco antecessori dell'attuale violino e della famiglia che ne derivò, sono date notizie alla voce viola.
La tendenza [...] tedesco. Il quale, dopo H.J.F. von Biber, ebbe a Berlino J.S. Graun, allievo di J.G. Pisendel che studiò con il Corelli, F. Benda, seguace del Vivaldi, J.P. Salomon, K. Haack e F.W. Rust (1739-96) geniale compositore; a Mannheim, ove si seguivano le ...
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corella
corèlla s. f. [etimo incerto]. – Pappagallo della famiglia psittacidi (Kakatoe tenuirostris), con piumaggio bianco e un ciuffo di penne sul capo; originario dell’Australia, vive bene in cattività.
centro di trattenimento temporaneo
loc. s.le m. Struttura pubblica destinata a ospitare gli immigrati clandestini che stanno per essere espulsi dal territorio nazionale. ◆ Mancano i centri di «trattenimento temporaneo» previsti dalla nuova...