Musicista (Bonn 1770 - Vienna 1827). Contemporaneo e lettore di I. Kant, W. Goethe e F. Schiller, incarna la nuova figura del compositore moderno: con lui l'espressione dell'interiorità dell'artista e [...] versioni dell'ouverture intitolata Leonora e l'ouverture in mi maggiore che conserva il nome dell'opera, Fidelio): Egmont, Coriolano mostreranno l'eroe che - di fronte alla società ostile - afferma la propria libertà scegliendo la morte. Per ora, il ...
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PERTI, Giacomo Antonio
Francesco Lora
PERTI, Giacomo Antonio. – Figlio di Vincenzo e di Angiola Beccantini, nacque a Bologna il 6 giugno 1661.
Come si legge negli appunti biografici raccolti dall’allievo [...] la ricca produzione di cantate, e per i teatri dell’Italia settentrionale. A Venezia diede alle scene nel 1683 Marzio Coriolano (Francesco Silvani; Ss. Giovanni e Paolo), nel 1689 La Rosaura (Antonio Arcoleo; S. Angelo), indi (sempre nel teatro di S ...
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FRANCO, Battista, detto il Samolei
Antonella Sacconi
Figlio di Iacopo, nacque a Venezia probabilmente intorno al 1510. Nella biografia che gli dedicò nelle Vite G. Vasari scrive che a vent'anni si stabilì [...] a S. Maria Formosa, realizzando un affresco in una lunetta (raffigurante, molto probabilmente, scene tratte dalla Vita di Coriolano) per il quale esistono disegni preparatori a Windsor, all'Albertina di Vienna e al Louvre. Alla fine degli anni ...
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COCCHIA, Enrico
Piero Treves
Nacque in Avellino, il 6 giugno 1859, dal direttore dell'Ospedale civico, dottor Michele, e da Rosa del Franco. La famiglia, cattolicissima (lo zio paterno Nicola Cocchia, [...] nella "guida", Roma 1921, di V. Ussani, il C. diede il meglio di sé, massime nell'articolo (1895-1896) La leggenda di Coriolano e le origini della poesia in Roma (ristampato in Saggi filologici, II, Napoli 1902, pp. 1 ss.; e vedi Lett. latina avanti ...
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ARIOSTI, Attilio Malachia (Ottavio)
Riccardo Nielsen
Nacque a Bologna il 5 nov. 1666 da Giuseppe (che apparteneva a un ramo bolognese della famiglia nobile Ariosti) e da Caterina Sgargioli; fu battezzato [...] a fianco per i successi ottenuti ai due grandi dominatori delle scene di Londra, Haendel e G. B. Bononcini) Caio Marzio Coriolano sulibretto di N. Haym (19 febbr. 1723), Vespasiano (14 genn. 1724), Artaserse di A. Zeno, ma rivisto da N. Haym (10 ...
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Drammaturgo e poeta inglese (Stratford-upon-Avon 1564 - ivi 1616). Terzo degli otto figli dell'agiato commerciante di pellami John (che ricoprì cariche pubbliche a Stratford durante il regno di Maria la [...] a R. Burbage, che aveva fatto vivere sulla scena i grandi monarchi dei drammi storici, e Amleto, Otello, Lear, Macbeth, Antonio, Coriolano e infine Prospero; e agli attori J. Heminge e H. Condell.
Il testo. - A questi ultimi spettò il compito di ...
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CALETTI (Caletti-Bruni), Pietro Francesco, detto Cavalli
Lorenzo Bianconi
Nacque e fu battezzato nella parrocchia di San Benedetto in Crema il 14 febbr. 1602, terzo dei nove figli del musicista Giovanni [...] .
è indicativo che l'ultima opera eseguita del C. (perduta) fosse destinata a un teatro di corte d'altro Stato: Il Coriolano di C. Ivanovich recitato a Piacenza il 28 maggio 1669 "nel Teatro di Piazza da Musici forestieri" (ma non veneziani) e ...
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GALLI BIBIENA
Anna Coccioli Matroviti
Famiglia di architetti e scenografi, pittori e quadraturisti originari di Bibbiena nel Casentino, attivi anche in ambito europeo tra il XVII e il XVIII secolo. [...] i prestigiosi allestimenti di Astarto e Sirita approntati al teatro Formagliari di Bologna (1721) e di Caio Marzio Coriolano al teatro Vicini di Cento.
Il periodo di maggiore attività fu quello viennese, siglato dal conferimento del prestigioso ...
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ALDROVANDI, Ulisse
Giuseppe Montalenti
Nacque a Bologna l'11 sett. 1522 da Teseo, notaro e segretario del Senato bolognese, e da Veronica d'Antonio Marescalchi. Manifestò precocemente spirito avventuroso [...] realistica ed esatta, sebbene piuttosto semplice, essenziale. Lo stesso si può dire delle xilografie, intagliate da Cristoforo Coriolano di Norimberga. Molti dei blocchi lignei però sono andati dispersi.
L'erbario di piante essiccate e i agglutinate ...
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CASTELNUOVO TEDESCO, Mario
Cesare Orselli
Nacque a Firenze il 3 apr. 1895 da Amedeo e Noemi Senigaglia, in una fami,glia di banchieri ebrei. Dalla madre ricevette le prime lezioni di pianoforte, per [...] del X festival di musica contemp., Venezia 1947, pp. 33 s.; R. Maiani, M. C.T. e l'Ouverture per il "Coriolano", in Programma dell'XI Festival di musica contemporanea, Venezia 1948, pp. 43-46; A. Hernet, Aucassin et Nicolette, in Radiocorriere, s ...
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coriolo
corìolo s. m. [lat. scient. Coriolus]. – Genere di funghi basidiomiceti delle poliporacee, comprendente la specie Coriolus versicolor, comune sui tronchi morti, che produce la carie bianca sul legno del faggio: ha cappello sottile,...