Socialismo
Maurizio Degl'Innocenti
Il termine e il problema delle origini
Anche se sarebbe più corretto parlare di 'socialismi' (più che di 'socialismo') per la varietà e l'evoluzione, nel XIX e nel [...] Al dominio degli oisifs, cioè dei ceti parassitari (aristocratici, militari e redditieri), si sarebbe così sostituito quello dei esuli politici. Così, dalla metà degli anni quaranta prese corpo il movimento del 'vero' socialismo, o socialismo tedesco ...
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Costituzionalismo
Nicola Matteucci
Definizione
Con il termine 'costituzionalismo' generalmente si indica la riflessione intorno ad alcuni principî giuridici che consentono a una costituzione di assicurare [...] in De laudibus legum Angliae parte dall'analogia fra il corpo politico e il corpo umano, ma poi cerca una distinzione fra il regnum tutti in una fase di transizione da un regime aristocratico-censitario a uno democratico, da un regime monarchico a ...
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L’amministrazione centrale
Guido Melis
Torino, 4 aprile 1863. Al centralissimo teatro Alfieri va in scena per la prima volta una commedia in dialetto piemontese di Vittorio Bersezio. È un testo che [...] della egemonia borghese che lo caratterizzava.
Borghesi (o aristocratico-borghesi), legati ai modi di vita della civiltà su una amministrazione dei telegrafi elettrici dello Stato e un corpo del Genio civile dotati entrambi, in modo diverso, di ...
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I plebisciti e le elezioni
Gian Luca Fruci
La congiuntura politica decisiva per il processo di unificazione, che si apre nell’aprile 1859 con la guerra franco-piemontese all’Austria e si conclude nel [...] fittizia l’«eleggibilità universale» a favore di notabili aristocratico-borghesi in grado di sostenere continui viaggi e l’ideale dell’unità di tempo e di luogo del corpo elettorale che caratterizza la pubblicistica e la normativa ottocentesca, ...
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Le accademie e l'istruzione
Gino Benzoni
Fattore indispensabile dell'umana convivenza e sua precipua espressione la conversazione. "Conversare, per praticare insieme". Così, ne La fabrica del mondo [...] , c'è quella di richiesta - auspica, nel De aristocratia indirizzato al doge Loredan, la trasformazione del grande palazzo patrizio anche se, nella persistenza d'autonomie, e del corpo docente e di quello studentesco, d'ascendenza medievale, ...
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La monarchia e lo Statuto
Giorgio Rebuffa
Quando il processo unitario si era già concluso, Alessandro Manzoni, in uno dei suoi ultimi scritti, La rivoluzione francese del 1789 e la rivoluzione italiana [...] vecchio Piemonte alla deriva», secondo l’espressione di qualche aristocratico intimorito, erano cambiati. L’Europa liberale si era collegato l’idea di nazione – che sottintendeva quella di corpo elettorale – con l’idea di costituzione, che implicava ...
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Guido Melis
Abstract
Con l’editto di Racconigi (18.8.1831) Carlo Alberto istituisce nel Regno di Sardegna un Consiglio di Stato alle dirette dipendenze del sovrano. Nel 1859 una prima riforma attribuisce [...] pure – come si vedrà – un suo intrinseco valore) la composizione del corpo dei consiglieri mutò con una certa rapidità: da collegio prevalentemente di estrazione aristocratica e nella confidenza del sovrano (la legge istitutiva del 1831, non a ...
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Giancarlo Caporali
Abstract
La presente voce si propone di esaminare in astratto e in concreto il principio di separazione dei poteri da un lato fornendone una ricostruzione in chiave filosofico-giuridica, [...] . Tutto sarebbe perduto se la stessa persona, o lo stesso corpo di grandi, o di nobili, o di popolo, esercitasse questi di governo in cui l’elemento monarchico, quello aristocratico e quello democratico risultano fra loro ben bilanciati, ...
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COMMENDONE, Giovanni Francesco
Domenico Caccamo
Nacque a Venezia il 17 marzo 1524 da Antonio, di famiglia originaria del Bergamasco, medico e cultore di studi umanistici, e dalla nobile Laura Barbarigo, [...] , ma trae forza dall'azione vivificante del solo principio aristocratico. Il potere del papa, principe "nuovo" e non "deve esser la prima a purgarsi per non andare tuttavia riempiendo il corpo de' mali umori", e come "capo" della stessa "deve volere ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Progetti costituzionali: Mario Pagano
Dario Ippolito
Le tendenze costituzionalistiche della cultura giuspolitica italiana, già cospicue all’inizio del Settecento, si accentuarono nel corso del secolo, [...] ’uomo in società», «Doveri dell’uomo in società», «Doveri del corpo sociale» – stabilisce, nell’elenco di questi ultimi, che «la dei Saggi, Pagano fu accusato di «aver biasimato l’aristocratico e monarchico governo lodando soltanto la democrazia» (F. ...
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libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...
govèrno s. m. [lat. gŭbĕrnum «timone della nave»; in alcuni sign., der. di governare]. – 1. ant. Timone: barca ... Disarmata di vele e di governo (Petrarca). 2. L’atto e l’ufficio di governare, in tutti i sign. del verbo: a. La guida di una...