L'Universita Cattolica per l'Italia
Maria Bocci
Un progetto nazionale
La progettazione di un ateneo cattolico nell’Italia di Porta Pia, della questione romana e del divario tra appartenenza religiosa [...] l’attività economica è morale, nel senso che può avvicinare o allontanare l’uomo dal suo destino eterno. Il corporativismo era dunque interpretato come un tentativo di ordinare la società a fini non capitalistici e di conformare le scelte economiche ...
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Partecipazione
GGiuliano Urbani
di Giuliano Urbani
Partecipazione
Sommario: 1. Significati e dimensione politica della parola. a) L'evoluzione storica del fenomeno partecipativo. b) L'analisi politologica [...] da parte di molti osservatori si segnala nelle società di più avanzata industrializzazione la tendenza a un risorgente ‛corporativismo sociale' (verso un ‟Medioevo prossimo venturo", com'è stato anche definito), si usa un'espressione forse non molto ...
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TORREGROSSA, Ignazio
Claudia Giurintano
– Nacque a Palermo il 15 settembre 1864 da Giovanni, contabile, e da Eleonora Gaudiano.
Nel 1879 entrò nel seminario arcivescovile di Palermo e, ancora studente, [...] realizzazione, cominciò a considerare la cooperazione come una tappa comunque necessaria per raggiungere la corporazione. Un corporativismo che, agli antipodi di quello che sarebbe stato propagandato dal fascismo, non avrebbe soppresso la libertà ...
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MOSSA, Lorenzo
Antonello Mattone
MOSSA, Lorenzo. – Nacque a Sassari il 29 gennaio 1886 da Antonio – avvocato, libero docente di diritto penale all’Università, discendente diretto del rivoluzionario [...] Stato, fu al centro delle riflessioni. Pur antifascista, Mossa finì per identificarsi con la politica sociale del regime. Il corporativismo iniziava a infliggere, come avrebbe osservato, dei veri e propri «colpi d’ariete» alla dogmatica corrente e a ...
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BUCCI, Agostino
Roberto Zapperi
Nacque a Torino l'8 dic. 1531 da Domenico, medico non privo di interessi scientifici che insegnò nell'università di Torino dal 1532 al 1535. Di lui si ricorda l'opera [...] il corpo e lo Stato che tanta fortuna ebbe in clima di trionfante Controriforma. All'impostazione dottrinaria del vecchio corporativismo medievale il B. aggiunse in effetti solo la lustra di una sapienza medica pseudoscientifica in tutto degna del ...
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CHESSA, Luigi (Gigi)
Antonio Pandolfelli
Nacque aTorino il 15 maggio 1898 da Carlo, litografo e pittore, e da Lucia Carelli, pittrice. Visse gli anni dell'infanzia a Parigi. Dal 1909 risiedette a Torino, [...] .
Il loro fu un movimento essenzialmente di gusto, in opposizione alla proclamata romanità dei novecentisti e al loro corporativismo ostile ad ogni influenza straniera. Il gruppo torinese, al contrario, si riconosceva proprio nelle comuni premesse ...
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SANTARELLI, Enzo
Gilda Zazzara
– Nacque ad Ancona il 12 gennaio 1922, secondogenito di Silvio e di Idea Sestilli. La famiglia apparteneva all’alta borghesia cittadina, il nonno materno era proprietario [...] 1981: all’interpretazione del fascismo come dittatura borghese e capitalistica associò prospettive di ricerca originali sul corporativismo, la politica coloniale e la dimensione internazionale del fascismo.
A partire dagli anni Sessanta, sulla scorta ...
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dottrina sociale della Chiesa
Stefano Zamagni
Insieme di principi, teorie, insegnamenti e direttive emanate dalla Chiesa cattolica in relazione ai problemi di natura sociale ed economica del mondo contemporaneo.
Evoluzione [...] sempre, anzi quasi mai, tale progetto ha trovato il modo di realizzarsi appieno. Le deviazioni dall’alveo – nelle forme del corporativismo, del capitalismo senza regole, del comunismo – sono state la norma più che l’eccezione nel corso del tempo. Ma ...
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PERROTTI, Nicola
Alessandra Tarquini
PERROTTI, Nicola. – Nacque a Penne, in provincia di Pescara, il 22 dicembre 1897 da Massimantonio e da Emilia Rasetti.
Nel 1919, dopo aver preso congedo dal servizio [...] i problemi gravi e urgenti della modernità, e si sarebbe allineata «agli imperativi egualitari, economici e sociali del corporativismo fascista» (Ben-Ghiat, 2000, pp. 169, 175).
In sintonia con l’orientamento culturale del periodico che aveva ...
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SACCO, Italo Mario
Paolo Acanfora
SACCO, Italo Mario. – Nacque a Torino il 5 marzo 1886 da Carlo e da Teresa Fiore, in una famiglia della piccola borghesia.
La sua educazione si caratterizzò, da una [...] di un «minor distacco dalla politica culturale del regime» (Griseri, 1990, p. 571), soprattutto sulla tematica del corporativismo (punto di incontro privilegiato tra cultura cattolica e fascista), compì studi quali Verso la Magistratura dell’Economia ...
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corporativismo
s. m. [der. di corporativo]. – Dottrina e prassi politico-sociale ispirata inizialmente (cioè verso la fine del sec. 19°) all’esperienza cristiana delle corporazioni medievali, in seguito ripresa dal fascismo (e attuata anche,...
corporativista
s. m. e f. e agg. [der. di corporativo] (pl. m. -i). – Fautore del corporativismo; come agg.: stato c., che applica la prassi del corporativismo.