RAZZA, Luigi
Giuseppe Parlato
RAZZA, Luigi. – Nacque a Monteleone di Calabria (oggi Vibo Valentia) il 12 dicembre 1892 da Leone e da Carmela De Luca, primo di tre fratelli (Domenico, nato il 17 maggio [...] ’Agro pontino, sia nelle colonie, soprattutto in Libia.
Alla fine del 1933, nel pieno del dibattito sul corporativismo, fu rimosso dalla presidenza della Confederazione nazionale dei sindacati fascisti dell’agricoltura, ma, per non privarsi della sua ...
Leggi Tutto
Termine usato in economia politica per indicare l'indipendenza assoluta o relativa, permanente o temporanea, della vita economica di un paese, concepito come mercato chiuso.
Il problema dell'autarchia [...] istituzionale. Né alla disciplina istituzionale si poté pensare nei primi anni dell'esperienza corporativa, allorché il corporativismo era inteso esclusivamente in funzione dei problemi del lavoro e si limitava all'ideale della conciliazione degli ...
Leggi Tutto
LIBERISMO e PROTEZIONISMO
Gino Luzzatto
. La parola liberismo è usata in due sensi: nel senso più ristretto di libero scambio, di libertà cioè completa nel commercio internazionale, per cui essa è contrapposta [...] di privilegi e di ostacoli d'ogni genere, creati alla produzione e agli scambî dalle sopravvivenze del corporativismo, dell'esclusivismo cittadino, delle dogane interne, dei divieti d'importazione e di esportazione, dei monopolî, dei regolamenti ...
Leggi Tutto
Giuridicamente è il fatto di chi si sottrae all'arresto e poiché l'arresto e il conseguente stato di detenzione sono conseguenza d'un atto d'autorità del potere statale, molte legislazioni considerano [...] , mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice. Già nel 1926, nella legge 6 aprile, che è la base del corporativismo e nel relativo regolamento, era comminata una pena per chi si fosse rifiutato di eseguire una sentenza pronunciata dalla ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] vita sociale in tutti i suoi aspetti: punto teorico che fu forse il maggiore elemento totalitario del regime. Il corporativismo ne fu, tuttavia, un altro tratto fortemente distintivo e alimentò tutta una letteratura economica e politica che ebbe ...
Leggi Tutto
L'Ottocento: fisica. Il seminario di ricerca e la fisica teorica
Kathryn M. Olesko
Il seminario di ricerca e la fisica teorica
Lo storico Charles McClelland ha definito il seminario un "segno caratteristico [...] . I seminari avevano successo in quanto soddisfacevano i bisogni di una società che stava smantellando rapidamente il corporativismo, ma non aveva ancora certezze sulla costituzione e la struttura della società civile democratica. Un fatto era ...
Leggi Tutto
FRATTARI, Ettore
Roberto Parisini
Nacque a Ravenna il 9 sett. 1896 da Guglielmo, manovratore ferroviario, e da Paola Carlini. Diplomatosi perito agrimensore all'istituto tecnico di Ravenna, il 22 nov. [...] principale organizzazione agricola locale di quei possidenti che mal sopportavano la tutela imposta dal protezionismo e dal corporativismo statali.
Nell'ottobre 1932 il F. passò a dirigere come commissario ministeriale il sindacato degli agricoltori ...
Leggi Tutto
SANTORO-PASSARELLI, Francesco
Marco Sabbioneti
– Nacque il 19 luglio 1902 ad Altamura (Bari) da Giuseppe e da Maria Passarelli.
Figlio di un colonnello medico, direttore dell’ospedale militare di Taranto [...] diritto del lavoro contro le pretese di una sua indebita pubblicizzazione avanzate nella temperie culturale del corporativismo fascista. Santoro-Passarelli recupera invece le origini storiche, peraltro neanche troppo risalenti, del diritto del lavoro ...
Leggi Tutto
MARAVIGLIA, Maurizio
Daniele D'Alterio
Nacque a Paola il 15 genn. 1878 da Pietro e da Emilia Miceli, in una delle famiglie più ricche e influenti del Cosentino.
Giovanissimo, cominciò a militare nel [...] prospettiva il suo impegno a costruire un regime rispettoso dell'istituto monarchico e della Chiesa, ma anche un corporativismo pensato come necessario puntello sociale del fascismo, e in cui le singole categorie dei produttori, sebbene subordinate ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A partire dall’esperienza ottocentesca del lavoro di fabbrica, i sindacati, intesi come [...] , cioè caratterizzato dall’aggregazione di lavoratori e datori di lavoro relativi a un circoscritto settore produttivo. L’opzione corporativista è ribadita dall’enciclica Rerum novarum (15 maggio 1891) di papa Leone XIII (1810-1903), nella quale la ...
Leggi Tutto
corporativismo
s. m. [der. di corporativo]. – Dottrina e prassi politico-sociale ispirata inizialmente (cioè verso la fine del sec. 19°) all’esperienza cristiana delle corporazioni medievali, in seguito ripresa dal fascismo (e attuata anche,...
corporativista
s. m. e f. e agg. [der. di corporativo] (pl. m. -i). – Fautore del corporativismo; come agg.: stato c., che applica la prassi del corporativismo.