CASTELNUOVO, Arturo
Bruno Di Porto
Nacque a Livorno, il 5 sett. 1856, da Giacomo, patriota e medico del re Vittorio Emanuele II, che lo nominò barone, e da Rachele Herrera. Studente di chimica farmaceutica [...] a coronamento e sostituzione dei parassitistici salvataggi (cfr. la discussione sull'argomento nell'annata 1931).
Nel contesto del corporativismo inserì i temi della cooperazione (XI [1930], 25, p. 11 e successivi) e dell'ordinamento razionale della ...
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MONDAINI, Gennaro
Mirco Carrattieri
– Nacque il 6 febbr. 1874 a Venezia, figlio di Fulvio, ferroviere, e di Felicita Piasentin. Dopo aver frequentato nella sua città il liceo Foscarini, si trasferì [...] dei Georgofili; nell'agosto 1934 fu nominato commendatore dell'Ordine della Stella d'Italia; e intervenne su Colonie e corporativismo (Rocca San Casciano 1934) al II convegno di studi coloniali di Napoli (dove l'anno successivo fu chiamato a ...
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VINCI, Felice
Manfredi Alberti
VINCI, Felice. – Nacque a Palermo il 20 novembre 1890 da Giuseppe, di professione avvocato, e da Giovanna Vinci.
Ricevette la sua prima formazione nella città natale, [...] anni Trenta fu uno dei pochi economisti italiani che tentò di recepire, seppure nella ristretta cornice del corporativismo fascista, le suggestioni provenienti della teoria keynesiana. Nel 1939, durante la quinta riunione della Società italiana di ...
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Nato a Licciana (oggi Licciana Nardi), in provincia di Massa e Carrara, il 4 nov. 1884 da Francesco e da Valeria Ricci, fu fratello minore di Alceste, nonché suo seguace e collaboratore nelle complesse [...] parte di Mussolini, favoriva l'immissione di ex socialisti, e soprattutto sindacalisti, nel ruolo dei quadri dirigenti del corporativismo. Va qui però rimarcato un notevole ritardo storiografico che ci impedisce di seguire più in dettaglio le vicende ...
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CAFFI, Andrea
Carlo Vallauri
Figlio di Giovanni e di Emilia Carlini, nacque a Pietroburgo il 1º maggio 1887. Il padre, che si era trasferito da Belluno nella capitale russa, dove lavorava nell'amministrazione [...] elementi di differenziazione dal cinismo dei capi. In questo senso cerca di penetrare nello stesso dibattito sul corporativismo. Sono sottili distinzioni, che non trovano all'inizio consensi negli ambienti antifascisti degli esuli: sembrano anzi ...
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COLAMARINO, Giulio
Silvio Lanaro
Nato a Torre de' Passeri in provincia di Pescara da Giovanni e da Chiara Tonnani il 12 nov. 1883, intraprese la carriera giornalistica come redattore del Messaggero [...] "fronda" fascista. L'autore, infatti, si preoccupa di contrastare per un verso quanti minacciano di far svanire il corporativismo nelle nebbie dell'ideologia (si veda, in Scienze sociali,filosofia e scienza economica del 1931, la polemica con Ugo ...
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ROCCA, Agostino
Gian Luca Podestå
– Nacque a Milano il 25 maggio 1895 da Giuseppe, ingegnere della Società ferrovie dell’Alta Italia, e da Enrichetta Sismondo (figlia di Filippo, tenente generale, senatore [...] perché offriva opportunità allettanti: proprio in quegli anni il presidente Juan Domingo Peron, ammiratore del corporativismo fascista, concepì il programma di industrializzazione che avrebbe dovuto trasformare l’economia, mediante la pianificazione ...
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RICCI, Renato
Giovanni Teodori
RICCI, Renato. – Nacque a Carrara il 1° giugno 1896 da Ernesto e da Emma Checchi, in un contesto umile.
Il padre faceva il cavatore (per la precisione il riquadratore) [...] del ministero, che non lo avrebbe certo infastidito con inconcludenti teorizzazioni, sarebbe riuscito a bloccare il dibattito sul corporativismo.
Ricci svolse da ministro un lavoro di routine: per Sandro Setta (1986) «non rimane traccia, negli oltre ...
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TIVARONI, Jacopo
Massimo Paradiso
TIVARONI, Jacopo. – Nacque a Padova il 15 marzo 1877 da Carlo e da Marianna Keller Foscarini.
Il padre (v. la voce in questo Dizionario), dalmata di nascita, era stato [...] Partito radicale, nelle cui fila nel 1913 aveva partecipato senza successo alle elezioni comunali di Padova. Il corporativismo non ebbe posto nella sua produzione scientifica, salvo il necessario riferimento alla finanza corporativa nel suo Compendio ...
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TILGHER, Adriano. –
Alessandra Tarquini
Nacque l’8 gennaio 1887 a Resìna (l’odierna Ercolano), in provincia di Napoli, da Achille, un vetraio di origine tedesca, e da Rosa Eufrasia Oteau (cognome che [...] la Carta del lavoro del 1927, che aveva espresso i principi sociali del movimento fascista e la dottrina del corporativismo.
In realtà, le dichiarazioni pubbliche di Tilgher non convinsero la polizia politica fascista, che non smise di pedinarlo ...
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corporativismo
s. m. [der. di corporativo]. – Dottrina e prassi politico-sociale ispirata inizialmente (cioè verso la fine del sec. 19°) all’esperienza cristiana delle corporazioni medievali, in seguito ripresa dal fascismo (e attuata anche,...
corporativista
s. m. e f. e agg. [der. di corporativo] (pl. m. -i). – Fautore del corporativismo; come agg.: stato c., che applica la prassi del corporativismo.