La scuola romana di filosofia
Cecilia Castellani
Il legame con Gentile
In due principali significati la scuola romana di filosofia si legò a Gentile.
In primo luogo essa coincise con la nascita della [...] di fuori dei confini nazionali, con interesse per l’economia sovietica, principalmente studiata in relazione al concetto di corporativismo, che della rivista costituiva il titolo e in quello il nucleo concettuale. Dai «Nuovi studi» nacque la teoria ...
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DE STEFANI, Alberto
Franco Marcoaldi
Nato il 6 ott. 1879 a Verona da Pietro e da Carolina Zamboni, studiò presso la scuola superiore di commercio a Ca' Foscari a Venezia e nella facoltà giuridica dell'università [...] fascista nel periodo dei pieni poteri, in Annali d. Fondazione L. Einaudi, Torino 1982, pp. 609-65; Id., Corporativismo "keynesiano" e statalismo cattolico: A. D., in Gli italiani e Bentham. Dalla "felicità pubblica" all'economia del benessere ...
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Croce e il marginalismo
Riccardo Faucci
La criptoeconomia crociana degli anni giovanili
Di tutti i filosofi italiani del secolo scorso, Benedetto Croce appare quello che ha dato il maggiore rilevo alla [...] Spirito rilevava che a questo punto Croce aveva espunto per sempre l’economia degli economisti dalla filosofia dell’economia (Il corporativismo, 1970, p. 164), il che per il gentiliano autore era un grave danno, stante che scienza e filosofia sono un ...
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D'ARAGONA, Ludovico
Francesco Maria Biscione
Nacque a Cernusco sul Naviglio (Milano) il 23 maggio 1876 da Salvatore e Francesca Lepori.
Di famiglia agiata, abbandonò a dieci anni la casa paterna e "si [...] , p. 53 - perché non era stato dimenticato il manifesto da lui sottoscritto con altri sindacalisti di adesione al corporativismo fascista").
De Gasperi, davanti alle pulsioni ancor vive della Resistenza della classe operaia del Nord, si era impegnato ...
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GRASSI, Paolo
Giorgio Taffon
Nacque a Milano, il 30 ott. 1919, da Raimondo e Ines Platesteiner.
Il padre, pugliese, di Martina Franca, si era trasferito a Milano, dove collaborò a Il Sole occupandosi [...] lotta intestina il G. accusò il consiglio d'azienda, molti dei cui membri erano comunisti, di esercitare privilegi e corporativismi, di coprire assenteismi, abusivismi e ostruzionismi; si aprì un vero e proprio scontro con i sindacati che andò oltre ...
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MATTEUCCI, Nicola
Nicola Matteucci (nome completo: Nicola Matteucci Armandi Avogli Trotti) nacque a Bologna il 10 gennaio 1926 da Lionello, ingegnere e ufficiale della Marina, e da Giuseppina Acquaderni [...] una visione del potere concertata tra gli interessi dominanti (di qui la sua attenzione critica per il neo-corporativismo elaborato in America negli anni Settanta). Gli “anni di piombo” gli avrebbero dato drammaticamente ragione.
Gli ...
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CABRINI, Angiolo
SSantarelli
Nacque a Codogno (Milano) il 9 marzo 1869 da Emilio e da Rosa Pedrazzini. Giovanissimo aderì al partito operaio e nel 1892 fu tra i fondatori del Partito socialista, nel [...] (1862-1907), Firenze 1957, pp. 20 1, 216, 222 s., 245; R. Colapietra, L. Bissolati, Milano 1958, ad Indicem; S. Merli, Corporativismo fascista e illusioni riformistiche nei primi anni del regime, in Riv.stor. del socialismo, II (1959), pp. 121-137; A ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Società civile
Luigino Bruni
I mercanti e il monastero
È ormai un dato storiografico consolidato considerare l’Italia, nell’arco temporale che va dal Medioevo alla modernità, il principale (sebbene [...] ha generato due gravi malattie: le mafie, che sono una risposta sbagliata all’antico urgente bisogno di comunità, e il corporativismo fascista, che ha raccolto la tradizione comunitaria dell’economia civile (e il suo desiderio di ‘corpo’), ma in un ...
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MALVESTITI, Pietro
Matteo Truffelli
Nacque il 26 giugno 1899 ad Apiro, in provincia di Macerata, da Giovanni e da Ernesta Garzonio, primo di dieci figli. Durante gli anni dell'infanzia e dell'adolescenza [...] , Il pensiero economico di P. M. e i rapporti internazionali, in Pensare l'Italia nuova. La cultura economica milanese tra corporativismo e ricostruzione, a cura di G. De Luca, Milano 1997, pp. 355-376; M. Bocci, Oltre lo Stato liberale. Ipotesi ...
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GERMANIA (XXXII, p. 667)
Pino FORTINI
Clarice EMILIANI
Alberto BALDINI
Carlo DE ANGELIS
Ugo FISCHETTI
Anna Maria RATTI
Carlo ANTONI
Ernst RABEL
Il 13 marzo 1938 i territorî della repubblica austriaca [...] ai 13 distretti in cui era diviso, in seguito alla legge 20 gennaio 1934 sull'ordinamento del lavoro nazionale (v. corporativismo, App.), il Fronte del lavoro (le prime e i secondi suddivisi a loro volta in organizzazioni minori), mentre le camere ...
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corporativismo
s. m. [der. di corporativo]. – Dottrina e prassi politico-sociale ispirata inizialmente (cioè verso la fine del sec. 19°) all’esperienza cristiana delle corporazioni medievali, in seguito ripresa dal fascismo (e attuata anche,...
corporativista
s. m. e f. e agg. [der. di corporativo] (pl. m. -i). – Fautore del corporativismo; come agg.: stato c., che applica la prassi del corporativismo.