Giurista (Napoli 1828 - ivi 1916). P. avversò il positivismo filosofico e metodologico applicato alle scienze giuridiche e l'empirismo semplicistico di antropologi, psicologi e sociologi criminalisti. [...] Borboni, fu sostituto procuratore generale presso la gran corte criminale di Napoli, quindi segretario generale nel dicastero di (3 voll., 1893-95); Manuale del diritto pubblico costituzionale (1900); La crisi del diritto penale nell'ultimo ...
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Giurista (Intra 1886 - Milano 1960), prof. di istituzioni di diritto pubblico e diritto internazionale (dal 1914) nelle univ. di Bari, Napoli, Roma, membro della Corte permanente di arbitrato e della commissione [...] generale del contenzioso diplomatico; deputato all'Assemblea costituente (1946) per il PRI; giudice costituzionale dall'inizio d'attività della Corte; socio nazionale dei Lincei (1957). Tra le sue opere: Corso di diritto internazionale pubblico ...
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Unità capace di esplicare una determinata funzione, sia isolatamente, sia come parte di un sistema.
Biologia
Unità anatomica, fisiologica e funzionale costituita da diversi tipi di tessuti associati per [...] ente, gli altri svolgono funzioni ausiliarie (per es. la Corte dei conti è, nell’esercizio della sua funzione di controllo introdotto da A. Adler, che chiama in causa l’insufficienza costituzionale di un o. (anatomica o funzionale) per l’insorgenza ...
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Figlio (Bordeaux 1367 - Pontefract 1400) di Edoardo il Principe Nero, nipote e successore (1377) di Edoardo III, durante la sua minorità il consiglio di reggenza fu esautorato da Giovanni di Gaunt (1340-1399), [...] ) gli successe sul trono inglese nel luglio 1377; trascorse la minore età tra le lotte del partito costituzionale contro il partito della corte capeggiato da Giovanni di Gaunt, duca di Lancaster. Il consiglio di reggenza fu costituito in parti uguali ...
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Generale e uomo politico (Saint-Roch de Chavagnac, Alvernia, 1757 - Parigi 1834). Deputato della nobiltà agli Stati generali (1789), cercò un accordo con il Terzo Stato. Scoppiata la rivoluzione, ebbe [...] di La F. aveva il proprio perno in una monarchia costituzionale e in un regime liberale coincidente con il predominio della alta; esso era quindi esposto al duplice attacco della corte (soprattutto della regina Maria Antonietta) e, più tardi, ...
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Figlia (Vienna 1755 - Parigi 1793) dell'imperatrice Maria Teresa e di Francesco I di Lorena. Nel maggio 1770 sposò a Versailles il delfino, poi re Luigi XVI. Popolarissima all'inizio per l'avversione dimostrata [...] riforme e a rifiutare l'appoggio dei moderati Lafayette e Mirabeau, fautori di una monarchia costituzionale. I suoi contatti con gli aristocratici emigrati e con la corte di Vienna, per favorire un intervento delle monarchie europee contro la Francia ...
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Giurista (Germantown, od. Midland, 1755 - Filadelfia 1835). Ufficiale durante la Rivoluzione, passò a esercitare con grande successo la professione forense. Delegato all'assemblea della Virginia (1782-91; [...] di unificazione, riaffermando il potere dello stato federale nei confronti dei singoli stati e riservando alla Corte ogni decisione in materia costituzionale sia contro il Congresso sia contro i singoli stati. M. poneva in tal modo quei principî ...
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Magistrato italiano (Napoli 1930 - Milano 2019). Entrato in magistratura nel 1956, è stato nominato nel 1987 procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Milano. Dal 1992 al 1999 è stato a capo [...] . Dal 1999 al 2002 ha esercitato le funzioni di procuratore generale presso la Corte di appello di Milano, difendendo con fermezza il principio costituzionale della indipendenza della magistratura. Nel maggio del 2006, in seguito al grave scandalo ...
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Uomo politico (Moncalvo 1768 - Torino 1843); entrato nella pubblica amministrazione sotto i Savoia, vi rimase durante il dominio francese, quale consigliere generale delle Finanze; fu poi primo presidente [...] della Corte d'appello di Genova dal 1809 al 1814. Destituito dalla restaurazione sabauda, ne criticò il sistema giuridico e del patrimonio familiare. Esule in Svizzera alla caduta del governo costituzionale, passò (1823) in Inghilterra, poi (1831) a ...
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Pubblicista (Stoccarda 1701 - ivi 1785). Consulente (dal 1724) per tutti gli affari di stato alla corte imperiale; prof. di diritto nelle univ. di Tubinga (1729-34) e di Francoforte sull'Oder (1736-39); [...] , fu in carcere dal 1759 al 1764, quando fu assolto e reintegrato nella carica. È considerato il fondatore del diritto costituzionale in Germania. Tra le sue numerose opere, molto importante è anche il Neues Teutsches Staatsrecht (24 voll., 1766-75 ...
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costituzionale
agg. [der. di costituzione]. – 1. a. Regolato e determinato da una costituzione politica: governo c., forma di governo in cui la potestà governativa è attribuita, mediante una ripartizione di funzioni, a più organi, i quali...
corte
córte s. f. [lat. cōrs cōrtis (cohors -tis) «cortile, terreno adiacente alla villa», affine a hortus «orto»]. – 1. a. Spazio scoperto entro il perimetro di un fabbricato, per dar luce e aria alle stanze che vi si affacciano (se di un...