Letteratura e società
Vittorio Strada
Boris Dubin
Lev Gudkov
Introduzione
Impostazione del problema.Il rapporto tra letteratura e società è suscettibile di varie interpretazioni non soltanto perché [...] tipo è la società come equivalente dell''alta' società dei circoli dicorte, dell'aristocrazia e dei rappresentanti colti del Terzo Stato. Il . Ciò crea una situazione di permanente crisi o fine della letteratura, l'appellarsi alla quale diventa, in ...
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Cronachistica
Lidia Capo
È necessario premettere che non esiste una cronachistica che abbia come oggetto specifico Federico II, e meno ancora una commissionata o ispirata da lui.
Nel primo caso gli [...] che esercitano una funzione a corte, pur non scrivendo in veste pubblica. Si tratta di una produzione colta, curata è il modo con cui è condotta, con l'appello continuo e immediato di entrambe le parti all'opinione pubblica, che ingigantisce la lotta ...
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Giordano Bruno e Tommaso Campanella: Opere
Augusto Guzzo
Romano Amerio
La figura di Giordano Bruno è - oltre alla potenza e originalità della sua mente - così tragica, che la coscienza italiana non [...] di cui facevano parte, s'accordavano col dogma, e, se i teologi giudici non lo capivano, eran essi gli ignoranti, e lui Bruno s'appellava e grandi speranze, il Bruno non dovè trovare alla corte dell'imperatore Rodolfo II l'accoglienza che se n' ...
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Illuministi Italiani: Introduzione
Franco Venturi
L'Italia più arcaica, il Settecento delle antiche repubbliche, dei vecchi ducati, dello Stato pontificio e delle isole mediterranee: questa è la realtà [...] appello della Corsica risposero le voci di Rousseau e di Boswell, di Genovesi e di Parini, di Raimondo Cocchi e di Luca Magnanima, di Alberto Fortis e di sulla storia culturale, di cui ricorderemo soltanto DAVID SILVAGNI, La corte e la società romana ...
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Giulio Ferroni
Classici
"Canzone, io t'ammonisco
che tua ragion cortesemente dica"
(Francesco Petrarca, Canzoniere)
I classici oggi
di Giulio Ferroni
8 maggio
Si inaugura ai Musei Civici agli Eremitani [...] tecnicizzato di segni arbitrari. Aveva impostato tutte le grandi battaglie della nuova cultura umanistica: l'appello a , che latinizzò il nome in Tebaldeo, poeta presso le cortidi Mantova e Ferrara, imitatori entrambi del Petrarca più concettoso e ...
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Narrare con la voce
Bruno Tognolini
La voce che parla nel buio all'inizio del tempo
C'è una voce che parla da molto lontano. La notte è nera, la brace è poca, là fuori ci sono orrori che non dormono. [...] al principe che lo chiama perché racconti a corte. Il principe è contento e lo paga. Quando è stagione di tornare ai campi, quell'uomo si fa i grande scrittore di teatro della nostra cultura, nel prologo dell'Enrico V fa appello alla forza dell ...
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Trattatisti e narratori del Seicento - Introduzione
Ezio Raimondi
«Secolo del genio», come volle definirlo lo Whitehead in rapporto alla stupefacente avventura della nuova scienza, il Seicento è un'epoca [...] di Sancio Panza dell'Appennino bolognese, di Socrate paesano, che deve difendere la sua libertà di figlio della terra, facendo appello negli intrighi di una piccola Corte, il Frugoni tenta di fondere le sue esperienze di vagabondo e di lettore in ...
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GREGOROVIUS, Ferdinand
Alberto Forni
Nacque a Neidenburg, in Prussia orientale, il 19 genn. 1821 da Ferdinand Timotheus e da Wilhelmine Charlotte Dorothea Kausch. A partire dal 1838 studiò a Königsberg [...] con uno religioso, idea che gli fruttò l'appellativodi precursore del modernismo con il quale venne accomunato nel sparire come gli incantesimi di Prospero nella Tempesta di Shakespeare, Vittorio Emanuele e la sua corte gli pareva facessero nella ...
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PALOMBA, Antonio
Raffaele Mellace
PALOMBA, Antonio. – Nacque a Napoli il 20 dicembre 1705.
Scarse le notizie biografiche accertate. Le fonti lo designano come ‘notaro’: apparteneva cioè al ceto forense, [...] antica e moderna, ha sempre addebitato a Palomba juniore (senza appello la sentenza di Cimaglia, 1817 B, p. 96, pur tra i rari in occasione della ripresa al teatro diCorte a Vienna nel 1795 Beethoven compose due note serie di variazioni, WoO 69 e 70 ...
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CAMPI, Giuseppe
Piero Treves
Nato a San Felice sul Panaro (Modena) il 29 sett. 1788 da Gaspare, facoltoso possidente terriero, e da Francesca Piombini, di nobile famiglia della limitrofa Cento, crebbe [...] di Modena un'annua pensione (con decorrenza 1º ott. 1814) di L. 34,54 mensili. Non mancò di rispondere all'appellodi personalmente non conosceva, ma di cui gli erano note le idee politiche e le fatali entrature a corte nonché l'intrinsichezza con E ...
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appello
appèllo s. m. [der. di appellare; in alcune accezioni, ricalca il fr. appel]. – 1. Il chiamare più persone per nome, secondo un ordine stabilito (per lo più alfabetico), per accertarsi che siano presenti o per altri motivi: fare l’a....
corte
córte s. f. [lat. cōrs cōrtis (cohors -tis) «cortile, terreno adiacente alla villa», affine a hortus «orto»]. – 1. a. Spazio scoperto entro il perimetro di un fabbricato, per dar luce e aria alle stanze che vi si affacciano (se di un...