BERARDO DI CASTAGNA (DI CASTACCA)
EEnrico Pispisa
Sulle origini e sulla casata di B., uno dei più fedeli e autorevoli collaboratori di Federico II dagli inizi dell'attività politica dello Svevo fino [...] da B. nella corte fridericiana e il suo ininterrotto interesse per gli affari di stato. Scritte tra l Apricena. Nominato giudice d'appello, pronunciò nello stesso anno una sentenza riguardo alla lite tra il vescovo di Ravello, Pietro, e Roberto ...
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GRANDI, Dino
Paolo Nello
Nacque a Mordano, presso Imola, il 4 giugno 1895, da Lino e Domenica Gentilini.
Il padre era un piccolo imprenditore agricolo fattosi da sé; la madre una maestra elementare. [...] conte di Mordano nel giugno 1938, il G. riuscì anche a spingere Chamberlain a rivolgere un appello personale Nenni, tentò la via della traduzione del G. davanti alla corte alleata per i crimini di guerra; ma ne fu impedito con sdegno dagli Inglesi, ...
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Città, Regno di Sicilia
Giovanni Vitolo
I trent'anni compresi tra la scomparsa di Guglielmo II (1189) e la celebrazione della Curia generale di Capua da parte di Federico II nel dicembre del 1220, che [...] cittadine. Ma in tali casi era possibile far appello alle autorità superiori, vale a dire ai giustizieri, retorico-letterario, peraltro valorizzate proprio da esponenti di rilievo della corte federiciana, primo fra tutti Pier della Vigna, ...
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SIRICIO, santo
Elena Cavalcanti
Nacque a Roma; il padre si chiamava Tiburzio. S. successe a Damaso poco dopo la morte di questi avvenuta l'11 dicembre 384, e il suo pontificato durò quindici anni. Fonte [...] di Tessalonica, a cui viene assegnata una sorta di vicaria del sinodo ("vicem synodi recepistis": P.L., XIII, col. 1177A). Bonoso si appellò negli ambienti dicorte. Ambrogio, nella risposta, mostra ogni genere di rispetto per il vescovo di Roma e ...
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INNOCENZO XIII, papa
Gino Benzoni
Michelangelo Conti, secondogenito di Carlo, duca di Poli, e di Isabella Muti (e non Monti: si veda copia dell'atto di battesimo in Arch. segr. Vaticano, Proc. Dat., [...] " da lui costituita. E fatto proprio anche da Zeno il giudizio della corte; anche per il poeta cesareo, I. XIII è "uomo da bene , appunto, si appellano per la soppressione di una bolla - l'Unigenitus - che, infetta di arianesimo, pelagianesimo e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Paolo Giovio
Franco Minonzio
Storico tra i più autorevoli nell’età sua, Paolo Giovio andò incontro a un pesante e duraturo discredito a partire dalla seconda metà del Cinquecento fino alla rivalutazione [...] tra Giovio e la corte pontificia, e neppure la mancata concessione a lui dell’auspicata sede vescovile di Como. Nel 1549 Giovio prima della morte dello storico.
Le Historiae constano di 45 libri, ma mancano all’appello i libri V-X (1498-1513) e XIX ...
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BIRAGO, Renato (Renato Carl)
Michel François
Figlio di Galeazzo, il B. nacque a Milano il 2 febbr. 1507, quando la città era già sotto la dominazione francese. La madre, Anna del conte Renato Trivulzio, [...] di rientrare a Milano sotto pena di fellonia. Il B. rifiutò di rispondere all'appello e si vide confiscare la sua parte del feudo di missione rispettivamente presso le cortidi Filippo II e del papa. Arrivato a Trento alla fine di maggio, senza d' ...
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GREGOROVIUS, Ferdinand
Alberto Forni
Nacque a Neidenburg, in Prussia orientale, il 19 genn. 1821 da Ferdinand Timotheus e da Wilhelmine Charlotte Dorothea Kausch. A partire dal 1838 studiò a Königsberg [...] con uno religioso, idea che gli fruttò l'appellativodi precursore del modernismo con il quale venne accomunato nel sparire come gli incantesimi di Prospero nella Tempesta di Shakespeare, Vittorio Emanuele e la sua corte gli pareva facessero nella ...
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DEL BALZO (de Baux), Raimondo
Joachim Göbbels
Nipote di Raimondo (III) de Baux, signore di Courthézon del ramo dei principi di Orange, era figlio di Ugo - il quale insieme con i fratelli Amiel, Bertrando [...] del Regno.
Dopo la morte di Luigi di Taranto (24 maggio 1362) il D. dovette allontanarsi dalla corte, dato che non è D. riuscì a convincerlo a desistere dalla lotta, facendo appello agli interessi della comune famiglia: certamente la sua azione ...
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JACHIA
Gino Benzoni
"Sultan Jachia gran principe ottomano": così J. - un nome che in arabo si avvicina al nostro Giovanni; Jachia semplifica Yahyâ - sottoscrive una lettera dell'8 sett. 1615 da Parigi [...] gironzolio, puntò su Cracovia per alfine giungere, il 20 giugno 1608, alla corte cesarea di Praga, a farvi valere la propria prestigiosa nascita.
Ma era troppo recente il trattato di pace di Zsitvatorok dell'11 nov. 1606 tra la Porta e l'Impero, a ...
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appello
appèllo s. m. [der. di appellare; in alcune accezioni, ricalca il fr. appel]. – 1. Il chiamare più persone per nome, secondo un ordine stabilito (per lo più alfabetico), per accertarsi che siano presenti o per altri motivi: fare l’a....
corte
córte s. f. [lat. cōrs cōrtis (cohors -tis) «cortile, terreno adiacente alla villa», affine a hortus «orto»]. – 1. a. Spazio scoperto entro il perimetro di un fabbricato, per dar luce e aria alle stanze che vi si affacciano (se di un...