Psicologia
Complesso di facoltà psichiche e mentali che consentono di pensare, comprendere o spiegare i fatti o le azioni, elaborare modelli astratti della realtà, intendere e farsi intendere dagli altri, [...] . nel lobo frontale, mentre la seconda attribuisce l’i. al funzionamento globale del cervello, specialmente della cortecciacerebrale nella sua capacità integrativa. Quest’ultima ipotesi, stando alla quale i circuiti d’informazione sarebbero non solo ...
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Patologia degenerativa del sistema nervoso caratterizzata da un quadro di demenza presenile o senile, descritta per la prima volta nel 1909 dallo psichiatra tedesco Alois Alzheimer (Marktbreit 1864 - Breslavia [...] macroscopico, il m. di A. è caratterizzato da un quadro tipico di atrofia cerebrale, dovuto alla perdita neuronale, soprattutto a carico della cortecciacerebrale temporo-parietale. Si verifica una rarefazione accentuata a carico dei neuroni la cui ...
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Riduzione di volume di tessuti e organi dovuta alla diminuzione di volume delle singole cellule e della sostanza intercellulare; è per lo più accompagnata anche da diminuzione numerica degli elementi cellulari. [...] -Perusini, encefalopatia spongiforme subacuta, corea di Huntington). La lesione di base è una degenerazione diffusa della cortecciacerebrale in tutti i suoi strati. Istologicamente, oltre alla degenerazione dei neuroni corticali, c’è una profusione ...
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Anatomia
In anatomia comparata, formazione del telencefalo dei Vertebrati che compare nella porzione mediana dell’archipallio (area d’i.), come centro di correlazione olfattoria. In Rettili, Uccelli e [...] umana, l’i., assieme alla fascia dentata, assume una conformazione non paragonabile alle altre zone della cortecciacerebrale. Nell’i. propriamente detto si distinguono: lamina midollare esterna, strati molecolare, lacunoso, radiato, lucido, oriens o ...
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Neurologo e neurochirurgo (Spokane, Washington, 1891 - Montreal 1976). Ha svolto la parte più significativa della sua attività a Montreal, come prof. di neurologia e di neurochirurgia nella McGill University [...] e della neurochirurgia. Tra i suoi numerosi contributi meritano particolare menzione gli studî sulle funzioni della cortecciacerebrale, sull'epilessia e specialmente quelli sull'epilessia temporale, la sua concezione del centroencefalo e la sua ...
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Il complesso delle strutture encefaliche che partecipano all’integrazione emotiva, istintiva e comportamentale. È formato da diverse strutture, corticali e sottocorticali: il lobo l. propriamente detto, [...] che è quella porzione di cortecciacerebrale localizzata sulla faccia mediale degli emisferi, a ridosso del tronco cerebrale; il complesso amigdaloideo, topograficamente vicino al lobo l., diviso in due gruppi nucleari principali e collegato dalle ...
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In oculistica, il mancato uso della funzione visiva. È determinata per lo più da strabismo, opacità della cornea, del cristallino ecc., e può condurre ad ambliopia poiché la retina di un occhio fuori esercizio [...] acutezza visiva può essere completo nei bambini, mentre negli adulti è di solito parziale.
A. degli aviatori A. temporanea dovuta a ischemia locale (retina, cortecciacerebrale) in rapporto a eccessive accelerazioni; è detta comunemente visione nera. ...
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Neurologo tedesco (Liggersdorf 1868 - Monaco 1918); diresse il laboratorio d'anatomia nella clinica psichiatrica di Tubinga e la sezione istologica dell'Istituto psichiatrico di Monaco. Si può considerare [...] il fondatore della citoarchitettonica comparata del cervello dei mammiferi; è autore di una partizione della cortecciacerebrale in aree su base citoarchitettonica. ...
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Botanica
P. radicale
In fisiologia vegetale, la p. che spinge verso l’alto la linfa nei vasi del fusto delle piante terrestri e che si origina nella radice, forse in corrispondenza all’endoderma; è uno [...] fra loro, lo sono anche, attraverso dispositivi di fibre nervose, con un centro dell’ipotalamo e con la cortecciacerebrale; d) centro ipotalamico, in cui si possono distinguere: un’area cardioacceleratoria, da cui prendono origine rami simpatici che ...
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Periodo della storia delle civiltà umane contraddistinto dall’assenza di documenti scritti e studiato attraverso dati archeologici, paleontologici e antropologici.
Cenni storici
J. Boucher de Perthes [...] che Homo ergaster aveva sviluppato il senso di simmetria, indicativo di un sufficiente grado di organizzazione a livello della cortecciacerebrale. Intorno a 1 Ma Homo ergaster sarebbe migrato dall’Africa raggiungendo la Georgia (Dmanisi) e da qui ...
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cerebrale
agg. [der. di cerebro, con influenza, nel sign. fig., del fr. cérébral]. – 1. a. In anatomia, del cervello o dei suoi costituenti: circonvoluzioni c., emisferi c.; arterie c.; corteccia c., sostanza grigia che forma lo strato superiore...
corteccia
cortéccia s. f. [lat. cortĭcea, femm. di corticeus, agg. di cortex -tĭcis «corteccia»] (pl. -ce). – 1. Nelle piante, la parte periferica del fusto e della radice: c. primaria, quella costituente il cilindro corticale, formata dai...